Capitolo 47.

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Continuammo a correre a perdifiato per diversi minuti e quando alla fine capimmo che nessuno ci stesse inseguendo, rallentammo il passo fino a svoltare un altro angolo e accasciarci al suolo, stremati per la fatica. Minho mi mollò il polso e si piegò all'avanti, appoggiando le mani sulle ginocchia e respirando pesantemente. Jorge si accasciò direttamente al suolo, portandosi una mano sul petto e prendendo grosse boccate d'aria, mentre Brenda si asciugava il sudore dalla fronte, seduta contro la parete, con la testa rivolta verso l'alto e gli occhi chiusi. Io invece mi ero gettata subito contro il muro freddo, premendo il viso contro di esso nel tentativo di placare le mie guance in fiamme. Stephen appoggiò la sorellina a terra e strascinando i piedi e respirando sonoramente mi si avvicinò, puntandomi addosso un dito ancora prima di parlare.

"Tu." buttò fuori a gran fatica, fermandosi contro il muro e mettendosi una mano sul fianco. "Mi spieghi..." prese un bel respiro. "cosa ti è... saltato in testa?" domandò poi, cercando di battere il fiatone.
Mi limitai a scuotere la testa, incapace di trovare il fiato per una sola parola e allo stesso tempo non sapendo nemmeno rispondere a quella domanda. Perché ero intervenuta? Alla fine quello era solo uno sconosciuto, avrei potuto fregarmene come avevano fatto tutti, ma avevo comunque deciso di mettermi in mezzo, attirando i guai.

"Be', la prossima volta... avvisami." spiegò il ragazzo facendo una smorfia. "E non... darmi più... gomitate... donna pazza."
"E tu non... mi fermare... la prossima volta." replicai scocciata, strusciando la mia guancia contro il muro.
"Non ci sarà una prossima volta." disse Minho normalmente, guardandomi severo. A quanto pareva il ragazzo sembrò aver recuperato velocemente le forze, ma dopotutto non mi sarei dovuta stupire dato che in fin dei conti era ancora un Velocista. Era normale che fosse abituato a correre dato che era la sua unica salvezza dai pericoli. "Mai più. Sai quante legnate mi prenderei se Newt sapesse cosa ti abbiamo lasciato fare?"

Solo dopo aver pronunciato quelle parole il ragazzo si fermò di colpo, come se si fosse ricordato solo in quel momento del biondino. "Dobbiamo sbrigarci. Forza, muovete quelle chiappe. Dobbiamo trovare quella testa puzzolente di Thomas." ordinò l'asiatico, girandosi di spalle e prendendo a camminare verso una direzione qualsiasi. "Perché cacchio non ci ha seguiti?"  bisbigliò poi tra sé e sé.
"Ehi!" gridai distaccandomi dal muro e tentando di raggiungerlo. "Come facciamo a sapere dove lo portano?"

"Be' non lo so. Limitiamoci a..."
Il suono della voce del ragazzo venne improvvisamente interrotto da un forte rumore di spari continui. Sussultai sul posto e, quasi come se temessi che questi arrivassero da dietro e fossero diretti a noi, mi voltai di scatto allarmata.
Quell'attimo di terrore passò velocemente poiché gli spari cessarono nello stesso istante in cui incrociai nuovamente lo sguardo di Minho. Vidi il ragazzo fissarmi in modo assente, come se stesse riflettendo, e quasi senza volerlo mi venne da collegare quegli spari a Thomas. Magari era in pericolo.

Minho sembrò pensare la mia stessa cosa dato che spalancò gli occhi preoccupato e ordinò agli altri di seguirlo, per poi prendere a correre velocemente, come se non sentisse per nulla la stanchezza della corsa di pochi attimi prima.
Per la prima volta la mia pigrizia venne vinta dalla preoccupazione e dal terrore che quegli spari potessero aver coinvolto in qualche modo anche Thomas, perciò ripresi a correre – anche più velocemente di prima – senza fare troppe lagne.

Seguii Minho e anche quando gli altri dietro di noi iniziarono a rallentare sempre più per la stanchezza, io continuai a correre, urlandomi di dovercela fare a tutti i costi.
Chissà come avrebbe reagito Newt se avesse perso il suo migliore amico. Come minimo sarebbe impazzito e io non lo avrei mai permesso.
Svoltammo per due volte a sinistra e dopo diversi minuti di corsa – che a me sembrarono un'eternità – iniziai a pensare che Minho non sapesse nemmeno dove fossimo diretti. Svoltammo a destra, poi a sinistra e nuovamente a destra.

The Maze Runner - RunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora