Capitolo 30.

3.2K 161 57
                                    

Stephen alzò lo sguardo e lo puntò su Thomas, il quale si mosse di qualche passo e indicò Brenda con lo sguardo. "Ci guiderà Brenda. Lei sa come muoversi in questo posto. Poi vado io, poi Minho, seguito da te e la tua nuova amica, e per ultimo Newt con Elena." annunciò disponendosi subito dietro la ragazza mora.
Quest'ultima corse verso la curva del corridoio e si sporse oltre il bordo per controllare che nessuno arrivasse. "Non sento nessuno, ma non ci resta molto tempo. Sbrighiamoci." ordinò lei, poi tornò verso di noi e ci fece cenno di seguirla.

Vidi Thomas asciugarsi le mani sudate sui pantaloni, poi stringere il lanciagranate con forza e partire dietro Brenda; Stephen aspettò che il ragazzo fosse poco distante e dopo prese anche lui a correre, trascinandosi dietro la guardia e obbligandola ad accelerare il passo per evitare di cadere a terra; Minho scattò all'avanti, arrivando quasi al pari di Stephen e sempre puntando il suo lanciagranate contro la donna per evitare che facesse brutti scherzi.
Vidi Brenda girare a destra velocemente e sparire nel prossimo corridoio, poi io e Newt partimmo insieme, fianco a fianco.

Sentivo il ragazzo respirare forte dal naso, nel tentativo di riuscire a calmare il fiatone creatosi e non potei fare a meno di preoccuparmi della sua salute: tutta quell'azione e quella corsa non avrebbero di certo fatto bene alla sua caviglia. Forse avremmo dovuto rallentare il passo in modo da facilitarlo, ma Brenda non avrebbe mai accettato.
Raggiungemmo la fine del primo corridoio e svoltammo anche noi a destra senza fermarci. Il nuovo tratto era identico al precedente: le pareti biancastre proseguivano davanti a noi per almeno una quindicina di metri e terminavano con una porta a due ante. 

Continuammo a correre – diretti probabilmente verso la porta – e a ogni mio passo potevo sentire la felicità e il sollievo crescere in me: non riuscivo a credere che ce l'avevamo finalmente fatta, che eravamo riusciti a mettere K.O. sia Janson, che i suoi stupidi cani da guardia. Non vedevo l'ora di varcare quella porta e gustarmi la libertà di una vita piena di decisioni e priva di controlli e oppressioni. Ma prima di cantare vittoria volevo essere sicura che dietro a quell'entrata non ci fossero altre guardie pronte a stecchirci come insetti.
Prima di arrivare in fondo al corridoio, Thomas tirò fuori dalla tasca la tessera magnetica dell'Uomo Ratto e la strinse tra le dita, come ad assicurarsi di averla lì e di non perderla. 

"Non lo farei se fossi in te." gli gridò l'ostaggio. "Scommetto che dall'altra parte ci sono venti guardie armate pronte a bruciarvi vivi."
Per quanto le sue parole fossero cariche di avvertimenti, in realtà il suo tono si era rivelato tutto meno che minaccioso. Sembrava quasi disperata, come se non riuscisse a trovare nulla di meglio per convincerci a lasciarla andare. O forse era agitata? Forse aveva capito che saremmo riusciti a uscire fuori dalla W.I.C.K.E.D. senza troppi sforzi. Dopotutto la donna aveva anche detto che gran parte delle guardie erano state trasferite in altre sezioni, quindi la sorveglianza pronta a fermarci scarseggiava.
In ogni caso dovevamo riuscire a trovare Jorge e la sua Berga in poco tempo.
Ancora pochi attimi e saremo liberi. 

Nel momento in cui finii quel pensiero, mi vennero in mente tutti i miei amici: Violet, Frypan e tutti gli altri – incluse le sorelle di Stephen. Non li avrei abbandonati così facilmente. Sapevo che fossimo tutti d'accordo sul non perdere tempo per attuare la fuga, ma salvare degli amici non era di sicuro uno spreco di tempo. Ero sicura che Stephen mi avrebbe seguita senza indugio e se agli altri non andava a genio potevano anche andarsene: avremmo trovato un'altra Berga con cui fuggire.

Non appena Thomas arrivò alla porta si voltò verso di noi. "Abbiamo solo cinque lanciagranate, e di sicuro ci saranno altre guardie ad aspettarci dietro questa porta. Siamo pronti?"
Minho si avvicinò al pannello di apertura, poi indicando la donna col mento, parlò: "Questa ce la apri tu, così noi potremo concentrarci sui tuoi amichetti. Resta qui e non fare niente finché non te lo diremo. Non ti conviene scherzare con noi."
"No." disse freddo Stephen, tirando la guardia più a sé.
"Cosa vuoi dire?" chiese Thomas sconcertato. "Eravamo tutti d'accordo sul..."

The Maze Runner - RunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora