Camminammo per un'ora e per tutto il tragitto non vidi nemmeno una singola automobile, men che meno un taxi. Incrociammo solo qualche persona qua e là, che camminava in modo veloce, come se avesse paura di rimanere in strada per troppo tempo.
In lontananza si sentivano spesso dei suoni che per qualche motivo risvegliavano in me i ricordi della Zona Bruciata: qualcuno che parlava a voce troppo alta, un grido, una strana risata. Mentre la luce soccombeva al buio, ero sempre più agitata: a quell'ora avremmo già dovuto essere fuori dalla città, invece stavamo ancora camminando in mezzo al nulla.
Alla fine Brenda si fermò e si rivolse a tutti: "Dovremo aspettare domani." disse. "Non troveremo nessun mezzo questa sera e siamo troppo lontani per arrivarci a piedi. Dobbiamo dormire per essere riposati domani mattina.""No." ribattei convinta. "Deve esserci un modo per uscire da qui ora. E credetemi: non mi importa se l'unica via d'uscita è scalare a mani nude tutto il caspio di muro di protezione."
"È inutile, hermana." replicò Jorge, dandomi una pacca sulla spalla che mi fece solo innervosire ancora di più. Forse non tutti i presenti ne erano a conoscenza, ma quando ero agitata o arrabbiata volevo essere lasciata da sola in pace, senza avere contatti fisici e senza dover dare nessuna spiegazione. Questo ovviamente non si adattava a Newt: lui era l'unico a cui permettevo di entrare nei miei spazi personali e privati, soprattutto perché fino ad ora si era dimostrato l'unico in grado di calmarmi e farmi ritrovare la ragione."L'aeroporto è a più di quindici chilometri di distanza. E dall'aria che tira in questa città, ci deruberanno o spareranno o picchieranno a morte prima di arrivarci." spiegò l'uomo.
"Senti, ho affrontato i Dolenti, mi sono fatta tutta la Zona Bruciata a piedi, ho corso nel mezzo di diverse sparatorie e ho affrontato più mostri che uomini. Non saranno di certo dei cavolo di criminali a fermarmi." mormorai, iniziando tuttavia a essere incerta, ma senza mostrarlo. Sarei veramente riuscita ad affrontare un pazzo o un malvivente da sola? In tutte le avventure che avevo passato – o almeno nella maggior parte – non ero mai stata da sola, o perlomeno quando lo ero stata non era mai andata a finire bene."Pasticcino, ritrova il senno della ragione." mormorò Stephen avanzando di qualche passo tenendo la sorellina per mano. "Sono sicuro che poche ore non cambieranno nulla per Newt, ma per te sì. Puoi decidere se raggiungerlo domani integra, oppure farlo adesso, ma solo con lo spirito." spiegò il ragazzo in tono talmente tanto gentile e calmo che quasi mi sorprese, poi però il mio stupore svanì quando lo sentii pronunciare un'ultima frase: "Andiamo! Sappiamo tutti che non riuscirai mai a difenderti, sei troppo sensibile e ingenua per riuscire a fare del male a qualcuno."
Alzai un sopracciglio scocciata. Era forse una sfida?
Minho lesse il mio sguardo e subito si mise nel mezzo per riparare il danno fatto da Stephen. "Ehi!" mi richiamò, dando una spinta a Stephen e avanzando. "Non ascoltarlo, non intendeva dirtelo, okay? Semplicemente siamo preoccupati per te." spiegò l'asiatico, afferrandomi per le spalle e obbligandomi a fissarlo negli occhi. "Credimi, anche io voglio raggiungere quel pive al più presto, e di certo ti sosterrei in qualsiasi impresa tu voglia compiere per tornare a quella Berga. Ma non questa. Questo piano è il risultato di un pensiero suicida, perciò mi ritengo obbligato a frenarti, bambolina."
"Ma Newt ci sta...""Sì, lo so: ci sta aspettando. Però ti giuro che non vorrebbe mai che rischiassi la vita per tornare da lui. Ci tiene troppo a te e se ora io ti lascio andare, ti assicuro che non la prenderà bene." continuò Minho, aumentando sempre di più la presa sulle mie spalle.
"Okay." concessi rilasciando uno sbuffo. Abbassai lo sguardo sconfitta, pensando che in ogni caso non sarei riuscita a dormire per niente al pensiero di Newt, solo e annoiato dentro la Berga.
"Bene così." mormorò Stephen lanciando uno sguardo di rimprovero, ma anche di gratitudine a Minho. "Torniamo all'albergo?"
"Certo." disse subito Jorge. "È solo a pochi isolati da qui."
"Questa volta però il letto è mio." spiegò Minho indicando sia me che Stephen.
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The Maze Runner - Run
Fanfiction{Threequel di The Maze Runner - Remember} I Radurai sono riusciti a sopravvivere anche alla Zona Bruciata e hanno conseguito il loro obbiettivo: raggiungere il Porto Sicuro entro due settimane per trovare la cura all'Eruzione, lo spietato morbo che...