Capitolo 50.

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Il Palazzo degli Spaccati era un posto orribile, sudicio. La guardia più bassa si dimostrò molto loquace e, mentre attraversavamo il caos di quel luogo spaventoso, ci fornì più informazioni di quante ne volessimo. Descrisse il villaggio degli infetti come una serie enorme di anelli concentrici, con tutte le aree comuni – caffetteria, infermeria, spazi ricreativi – situate al centro, e intorno file su file di alloggi squallidi. I Palazzi erano stati concepiti come un gesto di umanità, un rifugio per gli infetti finché non avessero raggiunto il punto in cui la follia avrebbe preso il sopravvento. In seguito venivano mandati in luoghi remoti che erano stati abbandonati durante le fasi peggiori delle eruzioni solari. 

Chi aveva costruito i Palazzi lo aveva fatto con lo scopo di dare agli infetti un'ultima chance di vita decente prima della fine. Erano sorti progetti vicino alla maggior parte delle città rimaste del mondo. Ma l'idea nata con le migliori intenzioni si era rivelata pessima. Riempire un luogo di persone senza speranza e consapevoli di essere destinate a una spirale di follia terribile, putrida, aveva portato alla creazione di alcune delle zone anarchiche più abiette mai esistite. Essendo i residenti ben consci del fatto che non potevano esserci vere punizioni o conseguenze peggiori di quella che già stavano affrontando, il tasso di criminalità era cresciuto a livelli astronomici. E così i progetti edilizi erano diventati il paradiso della depravazione.

Mentre superavamo una fila di case – baracche ridotte allo sfacelo, niente di più –, non riuscivo a non pensare a come stesse Newt. Se non altro quello era un luogo orribile in qui vivere, ma la sporcizia e il costante pensiero della morte imminente erano nulla rispetto al dover convivere con altri Spaccati, altrettanto malati e sull'orlo della pazzia. Ero sicura che Newt avesse incontrato diverse teste calde e il terrore che avessero potuto fargli qualcosa di male mi faceva venire la nausea. Era solo un ragazzino, non aveva nemmeno diciotto anni, eppure le guardie non avevano battuto ciglio mentre lo spedivano in quel luogo da incubo.

Mi strinsi a Minho, cercando di scacciare i cattivi pensieri, poi mi concentrai sull'ambiente intorno. Molte delle finestre delle abitazioni accanto a cui passavamo erano rotte e la guardia spiegò come permettere la presenza di vetro in quelle città fosse stato un errore enorme, dato che era diventata l'arma più usata. La spazzatura inondava le strade e, benché non avessi ancora visto nessuno, avevo la perenne sensazione che qualcuno ci stesse osservando. Sentii qualcuno urlare delle oscenità in lontananza; poi, da un'altra direzione, arrivò un grido che mi inquietò a tal punto da obbligarmi a stringermi ancora di più al braccio di Minho, il quale ancora non si era lamentato della mia stressante vicinanza.

"Perché non lo chiudono e basta?" chiese Thomas, il primo del gruppo a parlare. "Insomma... se è ridotto così male."
"Ridotto così male?" chiese la guardia. "Ragazzino, male è un termine relativo. Le cose stanno così, punto. Cos'altro vorresti fare con queste persone? Non puoi lasciarle gironzolare in mezzo alla gente sana nelle città fortificate. Non puoi semplicemente mollarle in un posto pieno di Spaccati ben oltre l'Andata e lasciare che le mangino vive. E nessun governo è ancora così disperato da cominciare a uccidere la gente appena si è presa l'Eruzione. Non ci sono alternative. Ed è un modo per noi immuni di fare bei soldi, visto che nessun altro è disposto a lavorare qui."

Solo in quel momento mi resi conto di quanto il mondo fosse precipitato in uno stato pietoso. La W.I.C.K.E.D., a differenza da ciò che avevo sempre pensato, si stava rivelando quasi un paradiso in cui vivere, lontano dal mondo esteriore. Certo, avevamo affrontato dei mostri orribili, perso tante vite in imprese quasi impossibili, ma alla fine eravamo al sicuro dai pericoli esterni come Spaccati e malattie infettive. Se solo la W.I.C.K.E.D. non ci avesse mandato nella Zona Bruciata, forse Newt sarebbe ancora sano.
Era buffo come la W.I.C.K.E.D. fosse la causa della malattia del ragazzo, ma allo stesso tempo anche la speranza di curarlo. Se solo fossimo tornati indietro per collaborare alla Cura, forse non saremmo finiti a cercare Newt in un palazzo di Spaccati.

The Maze Runner - RunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora