Era passata ormai un'ora abbondante da quando Thomas e Brenda avevano varcato la soglia, firmando forse la loro condanna a morte.
Le persone presenti nella stanza si erano subito messe a discutere tra di loro, continuando a ripetere quando fossero in disaccordo con la scelta effettuata dai miei amici e insistendo con le guardie sulla necessità di uscire da quel posto. In quel momento, forse per la millesima volta, mi ritrovai a riflettere sulla stupidità umana. Era possibile che continuassero a blaterare quando sapevano per certo che nulla si sarebbe mai risolto con delle lamentele? Le guardie avevano spiegato più volte quanto fosse pericoloso uscire di lì eppure nessuno sembrava credere loro.Dopo aver continuato a discutere con tutti nella stanza, le guardie avevano deciso di mettersi in disparte rispetto al resto della folla, attendendo forse il momento migliore per sgattaiolare via.
I miei amici, invece, si erano presto raccolti in gruppetti e solo pochi – come Minho, Jorge, Stephen ed Hailie – avevano deciso di raggiungermi e sedersi accanto a me.
"Questa è veramente una situazione del caspio." borbottò Minho, con ancora in mano la pistola.
"Credo che per Brenda e Thomas sia ancora peggio." spiegò Stephen, lanciando un'occhiata preoccupata alla sorellina. "Il destino di tutti ora è nelle loro mani. Spero solo che usino il cervello prima di prendere ogni decisione.""Sono sicuro che quella testa puzzona di Thomas alla fine farà qualcosa di stupido e non mi stupirei se quella caspio di doppiogiochista di Brenda lo stecchisse con una botta in testa e lo trascinasse da qualche parte per poter vivere l'eternità con lui." continuò Minho, ignorando del tutto ciò che Stephen stava cercando di dirgli.
"Attento a come parli, muchacho." sottolineò Jorge, rifilandogli un'occhiataccia.
"Oh, andiamo, Minho." lo rimproverai anche io. "Stai pur sempre parlando di Thomas..."
"Appunto.""Be', forse non hai tutti i torti a preoccuparti." mormorai ricordandomi di tutte quelle volte in cui Thomas aveva fatto una scelta alquanto stupida, trascinandoci tutti in ballo.
"E poi quella sanguisuga di Brenda gli annebbia il cervello." aggiunse Minho grattandosi la fronte.
"Lo fai apposta, hermano? Seriamente, sono qui e ti sento." borbottò Jorge alquanto infastidito.
"Riguardo a lei," aggiunsi, alzando di poco gli angoli della bocca. "posso solo dire che mi sono gustata a pieno la sua faccia quando Thomas ha deciso di lasciarla per andare a parlare con Teresa."
"Sì, lo state facendo decisamente apposta." mormorò l'uomo, sospirando e alzandosi in piedi, per poi allontanarsi blaterando qualcosa."Puoi dirlo forte, bambolina." esclamò Minho ridacchiando. "Teresa è proprio una gnocca, come si fa a non tifare per lei?"
Spalancai gli occhi e lanciai uno sguardo di rimprovero a Minho. Non poteva dire certe cose quando Violet era a pochi metri di distanza.
"Minho, credo di doverti parlare." dissi rivolta al ragazzo, ricordandomi improvvisamente delle priorità che mi ero imposta qualche ora prima. Mi girai verso Stephen e la sorellina. "Ti dispiace lasciarci un attimo da soli?"
Stephen annuì comprensivo e, dopo aver preso sulle spalle la bambina, si incamminò verso il Gruppo B, saltellando ogni tanto per far ridere la sorellina."Ti prego, dimmi che non mi dovrò sorbire una ramanzina per aver sparato a quell'uomo." disse Minho immediatamente, ancora prima che potessi parlargli.
"Cosa? No, anche io avrei fatto lo stesso." lo rassicurai, iniziando a giocherellare con le mie dita per l'ansia. Quello di cui volevo parlargli era un argomento abbastanza complicato e delicato, e persino una parola detta al momento sbagliato avrebbe potuto rovinare tutto, perciò dovevo stare molto attenta e procedere per gradi. "Minho, ti ricordi quando Thomas ha detto che gli altri ci hanno lasciato alla W.I.C.K.E.D. perché pensavano che ce ne fossimo già andati senza di loro?"
Immediatamente il ragazzo voltò lo sguardo e mi lanciò un'occhiata sbilenca, probabilmente intuendo dove stavo andando a parare."Okay, ascolta..." continuai ancora più decisa di prima, voltandomi completamente verso di lui e fissandolo dritto negli occhi. "So come sei fatto e perciò so che sarà difficile convincerti, però ti prego di ascoltarmi."
"Me ne starò zitto fino alla fine solo perché ti sei beccata tutto questo pur di difendermi." concesse il ragazzo, indicando con una smorfia il mio volto dolorante, probabilmente pieno di sangue secco.
"Bene così." annuii. "Tu ti fidi di me, vero? E sai anche che la mia fiducia negli altri è spesso traballante, proprio per questo credo solo alle persone che conosco bene, non è vero?"
Minho annuì neutro, come se non capisse perché gli stessi facendo un discorso del genere.
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The Maze Runner - Run
Fanfiction{Threequel di The Maze Runner - Remember} I Radurai sono riusciti a sopravvivere anche alla Zona Bruciata e hanno conseguito il loro obbiettivo: raggiungere il Porto Sicuro entro due settimane per trovare la cura all'Eruzione, lo spietato morbo che...