Capitolo 4 - Nuovo

1.9K 120 33
                                    

Una cosa era indubbia: era cambiato.

Profondamente, intimamente. Era un Cameron nuovo, un Cameron libero. Lontane le preoccupazioni su cosa avrebbero o non avrebbero potuto pensare i suoi confratelli. Non si nascondeva e non nascondeva Faith dagli sguardi di quegli spocchiosi figli di papà che alla Beta Chi la squadravano dall'alto in basso.

Per essi Faith si era coperta di una duplice colpa: la prima quella di aver strappato Cameron alla sua confraternita, un pezzo da novanta di cui la Beta Chi era lieta di fregiarsi; secondo aver collateralmente influito all'espulsione di Savannah dalla stessa. Già perché la confraternita in questione non era certo un opera di carità. Savannah aveva perso i suoi diritti e privilegi nel momento stesso in cui Cameron non era più al suo fianco.

Risultato?

Savannah era la vittima della situazione, vista da tutti come il bersaglio degli intrighi operati da Faith. Ed in un certo senso era stato proprio cosi. Era stata il danno collaterale di quel amore e colei che ne aveva pagato il prezzo più alto pagando con il cuore, perdendo l'amicizia di Faith ed il suo posto d'onore alla Beta Chi.

Eppure la vita andava avanti.

Faith sopportava con noncuranza quegli sguardi affilati e le frasi taglienti ai quali, per forza di cose, il suo ruolo al North la esponeva. Esse si moltiplicavano in un vocio sommesso ed inquisitorio quando Cameron varcava la soglia e la baciava profondamente di fronte ai clienti.

Lui era cambiato. Il suo posto alla confraternita era comunque assicurato pur non vivendoci. Egli preferiva rimanere accanto a Faith, addormentarsi abbracciati e svegliarsi in piena notte con la voglia di fare l'amore.

Quella era la loro vita. Una vita che avevano combattuto per avere e che il destino aveva, in un modo o nell'altro aiutato.

E come ogni giorno all'ora di pranzo lui era lì.

« Ciao piccola! »

« Amore! » urlò Faith desiderosa che la sua voce arrivasse anche al tavolo nove occupato da cinque consorelle Omega Lambda.

« Come stai? Tanta gente? » chiese Cameron guardandosi attorno.

« Come sempre a quest'ora e non ho nemmeno un minimo di aiuto da quel giorno del licenziamento di Harry. »

« Sei bravissima e vali per tre! Però amore lo sai... »

« Sì Cameron! Lo so benissimo, ma voglio guadagnarmi da sola il diritto di stare in questa università. Tu hai già fatto tanto per me: l'affitto, le tasse universitarie. Non voglio approfittarmi... »

« Ma non è approfittarne se sono io ad offrirtelo! Dai Faith! Lascia questo lavoro! Non mi piace che la mia ragazza venga guardata da tutti, lo sai quanto sono geloso! »

« Cameron, questo lavoro mi fa stare bene. Mi fa sentire utile in qualche modo e poi lo sai che nessuno ci prova con me. »

« Perché non sanno cosa si perdono! » rispose malizioso.

« Che scemo che sei! Dai, vai a sederti che porto i menù! »

« Ti aspetto! »

Era bello. Lui, le sue premure, sentirsi desiderata ogni giorno. Erano tutti sintomi di un amore nascente ma al contempo già radicato. Anche quella sua gelosia per lui tanto nuova ed estranea. Il tempo dei dubbi e delle scelte era passato. Faith era conscia del suo sentimento. Lo spiegava ogni giorno a Cameron, ad un Cameron che aveva rischiato tutto per lei ed ora temeva di perderla.

Qualcuno interruppe i suoi pensieri.

« Faith! » chiamò il suo datore di lavoro Tuck.

« Arrivo! »

Una nuova comanda attendeva di essere trasportata. O forse no.

Si diresse in cucina dove Tuck non era solo.

« Faith, ti presento il tuo nuovo collega di turno. Lui è Nicholas! »

© G.

Angolo dell'autore:
Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

TWO | Prima StesuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora