Capitolo 58 - Resistenze

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Gli occhi colsero ciò a cui le orecchie non credettero. Quel suono familiare, una voce sospirata nelle orecchie così tante volte da accorgersi, al suo ritorno, quanto a fondo fosse stata inconsciamente radicata.

Le dilatate pupille del sonno colsero una figura. Capelli corvini a perdersi nella penombra del giardino sul retro.

La guardava. Rovistava nei ricordi di Faith facendo riaffiorare in superficie anche i meno piacevoli.

« Cosa vuoi? » chiese spazientita.

« Solo parlarti! »

Non un accenno di rabbia o di severità. Solo l'implorante richiesta di una colpa distante.

Non sarebbe stata certo una seconda occasione. Troppe e troppo spesso. Le possibilità si erano esaurite mesi prima. L'ultima era stata spesa quella notte in cui la polizia trovò cocaina nella Chevy.

« Per noi è tardi Matthew e, per me, le sei di mattina troppo presto! »

« Ti ho aspettata! »

« Nessuno te lo ha chiesto! » urlò sottovoce.

« Non sono più quello di un tempo! »

« L'ho già sentita questa, ed anche di recente! Nessuno cambia! »

« Concedimi solo la possibilità di spiegare! » pregò lui.

« Non mi hai cercato per mesi... perché dovrei? »

« Sapevo che non volevi parlarmi ma io ho sempre chiesto informazioni a tua madre! »

« Non mi ha mai detto nulla... »

« Ciò non toglie che io mi sia preoccupato. Ti ho lasciato i tuoi spazi lavorando su me stesso! Mi sono disintossicato. Non tocco più alcool da quando te ne sei andata! Sono diverso... per te! »

Possibile che la madre le avesse mentito? Possibile l'avesse protetta da Matthew non rivelandogli quelle richieste di informazioni? In fondo, Cece stessa l'aveva spinta a scappare da quel ragazzo rifugiandosi a North Windfield. Ma la domanda principe era un'altra: le persone cambiano davvero?

« Dammi due minuti... » capitolò Faith in conclusione.

Qualcosa più forte di lei. Non lo avrebbe ammesso mai. La sua parte combattiva e rancorosa lo avrebbe negato fino alla morte. Ma, aprendo quella finestra, Faith aveva riaperto una vecchia strada, una strada dissestata e dalle rovine che occupavano il passaggio. Una strada che portava al suo cuore.

Un paio di jeans ed un cappotto sopra al pigiama.

Non si preoccupò più di tanto della sua apparenza. L'aspetto doveva ricalcare il suo distacco.

Con mano tremante aprì silenziosa la porta sul retro.

« Ciao Faith! » la salutò appoggiato al tronco dell'abete in giardino.

« Buongiorno Matt. »

« Mi sembra una vita che non ti vedo! »

« Già. »

Spazio. Cinque metri che rimasero immutabili tra loro.

« Ti ricordi quando mi arrampicavo fino alla finestra di camera tua? »

« Cosa vuoi Matthew? »

« Solo farmi vedere da te! » disse uscendo dall'ombra dell'albero.

Ciò che vide non fu ciò che la sua rabbia attendeva. Una figura sconosciuta, un Matt nuovo, distante anni luce da quello sciatto e sregolato ragazzo che tanto male le aveva fatto.

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