Capitolo 41 - Visita

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Camminare.

Camminare e non percepire il proprio peso calcare l'asfalto. Camminare e non sentire i rumori che il mondo, maleducato, emette.

Camminare. Ultima spiaggia, ultimo rimedio di un inutile tentativo.

Cercare e non trovare.

Camminare non è sinonimo di avanzare. Ogni passo avanti era uno indietro. Ogni volta lo stesso fallimento.

Come è possibile?

La Main. Il mare. La Shoreline. Tunnel oscuri nei quali molte delle domande erano travestite da risposte, dove ogni certezza è una menzogna.

Il freddo dell'inverno. Una foglia intrappolata nel ghiaccio di una pozzanghera. Il calore che condensa appena uscito dalla marmitta di un'utilitaria.

Dettagli.

Troppo a lungo Faith si era focalizzata su di essi. Il quadro generale ignorato. La sua attenzione risucchiata da quel vile mistero che ammantava Nick.

Curiosità.

Questo. Solo questo era riuscito a scatenare in lei. Lui che aveva il compito di farla innamorare. Lo stesso che doveva strapparla dalle braccia di Cameron.

Come è possibile? Come si concepisce un piano tanto malato?

Ma soprattutto... perché?

Preservare i soldi di famiglia? Faith non aveva chiesto nulla. Gelosia? Una madre non può certo sperare di avere un figlio per sé tutta la vita. Ritrovato slancio materno? Un po' tardi dopo le sue passate mancanze nell'infanzia di Cameron.

E allora perché?

Queste le domande che si trasformavano in pensieri e, per ultimi, in paure.

Ventitré dicembre. Dicono il Natale rendi tutti più buoni. Forse solo la maggior parte.

Il civico centoventi apparve alla sua sinistra come uno spettrale fardello.

Regalo di Natale in anticipo.

« Faith! Siamo arrivati! » la destò Maya dal suo sonno ad occhi aperti.

Aveva organizzato tutto l'amica. L'appuntamento, giorno, ora, persona. Maya continuava a ripetere quanto fosse bravo ed affidabile e quanto quella esperienza fosse d'obbligo.

L'interno dell'appartamento era pulito, scevro di ogni amenità non fosse utile ad intrattenere le persone in attesa ed i possibili bambini al loro seguito.

La accolse un telefono dalla rumorosa suoneria.

« Salve abbiamo un appuntamento! » esordì Maya trascinando Faith per il braccio.

« Sì... il nome? »

« De Nisio! »

« Certo! Sei e trenta, siete puntualissime! Potete accomodarvi nello studio in fondo al corridoio. Cinque minuti ed il dottore sarà subito da voi. » spiegò la cortese segretaria prima di gettarsi verso uno dei numerosi telefoni squillanti dietro il banco di accettazione.

Alle pareti quadri minimalisti volevano dire tutto ed il contrario di tutto. Una vivace moquette porpora guidava lo sguardo ed i pazienti verso le stanze adibite a studi medici.

« Mi spieghi perché siamo dovute venire dal ginecologo? » chiese Faith una volta a destinazione.

« Davvero devo spiegartelo? Non conosci la tua situazione? »

La stanza ricalcava all'incirca l'arredamento esterno molto essenziale. Non un tocco di colore che potesse mettere a proprio agio la paziente, non un oggetto che non le ricordasse dove si trovava. Solo diplomi, lauree, cartelloni con le principali malattie veneree e spaccati di vagine che facessero terrorizzare chiunque posasse gli occhi su di loro e la spingessero a pensare: "Non dirmi che anch'io sono così!".

« Hai ragione... mi sono espressa male. Volevo dire: "Perché siamo entrambe qui?" »

« Non mi inganni mica! Hai cosi tanta fifa che non avresti neppure alzato la cornetta per fissare l'appuntamento! »

« Come al solito, hai ragione! »

La porta si aprì con un cigolio.

« Salve! Sono il dottor Kelser! Piacere di conoscerla! » esclamò il signore di mezza età appena entrato. « Maya! Come stai? »

« Bene dottore, grazie! Ma oggi non sono qui per me! »

« Lo avevo intuito! Allora cosa abbiamo qui? » disse rivolgendosi direttamente a Faith.

« Piacere mi chiamo Faith De Nisio e... sarei incinta. »

« Molto bene! Molto bene! Faith? Che bel nome!» disse il dottore senza abbozzare la minima sorpresa. « Facciamo una visita di controllo allora? Sì? Bene! Si spogli e si posizioni sul lettino! 

Perfetto...

Ne uscirono mezz'ora più tardi con centocinquanta dollari in meno nel portafoglio ed una buona dose di dignità insieme ai soldi.

« Era davvero necessario? » chiese Faith arrabbiata.

« Non fare la bambina! Non sei più rilassata? Ha detto che va tutto bene! »

« Ha anche detto di stare attenta! »

« Come tutte le donne nei primi mesi di gravidanza! Perché vedi solo il lato peggiore delle cose? »

« Mi viene naturale in questo periodo! » rispose ironica Faith salendo nuovamente sulla Chevy guidata da Maya.

Mezz'ora di macchina più tardi, le prime decorazioni di North Windfield diedero loro il bentornate.

« Pensi che glielo dirai? » chiese sommessamente Maya.

« Del dottore? »

« Ma no! Quello che ti ha detto Nick! »

« Non immagino come la potrà prendere... ma devo. Ha anche lui il diritto di sapere quale essere spregevole sia sua madre. »

« Solo trova un momento adatto. » consigliò parcheggiando la macchina nel vialetto del numero venti di Park Avenue.

« Grazie Maya. Al di là di quello che la mia bocca ha detto spinta dagli ormoni... avevi ragione: era davvero fondamentale andare oggi! »

« Lo sai che ci sono sempre per te! »

La osservò sparire dentro casa pregando un'entità in cui non aveva quasi mai creduto di averla davvero sempre al proprio fianco.

Ma il freddo penetrante della sera ebbe la meglio sui sentimentalismi.

Corse dentro dove qualcuno la attendeva. Più o meno.

« Cazzo! » esclamò Cameron gettando a terra la lampada sul tavolo del soggiorno.

« Che fai! » gli urlò Faith.

Era visibilmente adirato. Le mani gli tremavano e lo sguardo era concentrato sui cocci appena creati.

« Faith... scusami! »

Forse sa già tutto...

« Mi spieghi cosa è successo! »

« Sono stato dai miei! Ti giuro non li sopporto più! Obblighi! Sempre e solo obblighi? »

« Gli hai detto della gravidanza? » chiese timorosa.

« No! Ma non preoccuparti, avremo l'occasione di dirglielo! »

« Noi? »

« Sì! A Natale andremo da loro! »

© G.

Angolo dell'autore:
Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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