Capitolo 62 - Strada

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« Ciao Matthew! »

Infine aveva deciso.

Nonostante il cellulare avesse continuato a vibrare e la mente a tremare, alla fine la strada più difficile era stata intrapresa.

Avrebbe potuto scappare, correre da Harry senza mai voltarsi a ciò che, per l'ennesima volta, stava lasciando in sospeso.

Ma la nuova Faith non l'avrebbe mai scelta. Essa aveva compreso pienamente quanto la verità andasse ricercata tuffandosi e sporcandosi in quella melma che le menzogne sicuramente avevano creato. Perché un punto era decisamente indubbio.

Qualcuno sta mentendo.

Vuoi Matt e la sua preparata vendetta, vuoi Susie ed il suo probabile tentativo di allontanarla dal suo ex, in un caso o nell'altro Faith avrebbe scoperto la verità.

Un'ultima volta, prima di Harry.

I dettagli erano tanti: il luogo, le parole, il piano. Se si fossero verificati Faith se ne sarebbe accorta. Ma poi? Come difendersi? Lasciargli fare? Permettergli di vendicarsi cosicché il suo ego venisse appagato? Oppure improvvisare? Cercare di farlo ragionare prima che la commedia arrivasse al suo atto finale?

Il tempo per pensare si era rapidamente esaurito accompagnato dal suono lontano della vibrazione del cellulare sul tavolo. Era stata costretta a rispondere con un laconico: "Arrivo!", dettato più dall'inerzia del momento che dalla voglia di un incontro.

Aveva salutato sua madre, guardandola negli occhi e mentendole. Due passi in giro era la scusa migliore che la mente confusa di Faith aveva partorito.

Sapeva non glielo avrebbe mai permesso. L'ultima cosa che Cece desiderava per sua figlia era vederla sparire in quel vortice di droga che tanto profondo per lei si era rivelato. E quel ragazzo ne era l'incarnazione vivente e degenere.

Un ultimo incontro.

Se solo si riflettesse di più. Se solo ci si capacitasse che una porta chiusa è stata serrata da mandate che avevano avuto motivo di esistere ma che la mente facilmente dimentica.

Strana creatura la psiche. Eppure Faith ne era conscia in una parte preponderante di sé. Sapeva che quel comportamento da instancabile crocerossina era stato, il larga parte, causa dei suoi mali. Sapeva che quell'ultimo incontro poteva far risorgere mostri mai dei tutto uccisi.

Sapeva che le persone difficilmente cambiano.

« Ce ne hai messo di tempo! »

« Sai come siamo fatte noi donne! » rispose sorridente Faith. « Ci piace farci attendere. »

« E sai come siamo noi ragazzi: odiamo attendere! » rispose altrettanto sorridente.

Aveva cambiato, anzi finalmente comprato, una macchina. Una Ford Mustang del settanta, grigia metallizzata, con i cerchioni a raggi ed una gigantesca presa d'aria sul cofano. Una muscle car che di certo non passava inosservata.

Nuovo Matt, nuova strategia.

Saggiare le sue intenzioni senza farsi scoprire. Esisteva un unico modo: abbassare le difese, ciò che lui voleva.

« È con questa che hai conquistato Susie? » esordì cercando di apparire il più invidiosa e risentita possibile.

« Diciamo che ci siamo incontrati a metà strada: io ho cercato di assomigliare più a lei e lei a me! »

« Quindi non è per me che sei cambiato? »

Una corda sempre più tesa per farlo uscire allo scoperto. Una tattica rischiosa per chi predatore non è sicuro di essere.

Ma forse era l'approccio giusto.

« Faith, sai che siamo solo amici vero? »

Prima conferma.

« Ma certo! Era solo per stuzzicarti un po'! Scherzavo! » si spiegò entrando in macchina. « Allora... dove mi porti? »

Gettò l'esca ricoprendola di finto entusiasmo.

« Ti ricordi il lago Old Hickory? »

© G.

Angolo dell'autore:
Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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