Figlia, sorella, madre e moglie.
Pensare che solo pochi mesi prima Faith poteva fregiarsi del solo primo titolo.
Ma eccola là, la tempesta delle scelte si era placata declassandosi a misero destino e lei era sul molo della vita adulta, approdata dolcemente.
O forse spiaggiata rovinosamente.
Non sapeva come definire tutto ciò che era accaduto.
Fato? Destino? Fortuna?
Ora la via era tracciata ed in discesa, liscia come una pista per slittini.
Lei, Faith, si truccava allo specchio. Era tanto che non le capitava. Non di truccarsi, ma di truccarsi con quello spirito.
Rilassata e controllata.
Niente fretta di correre a lavoro, niente panico perché la gravidanza divorava avidamente ogni suo attimo di pace, niente tuffi al cuore quando la mattina gli occhi osservavano quel suo strano mondo.
Solo lei ed il suo viso.
Maya, entusiasta, l'aveva afferrata e strizzata costringendo Faith a rammentarle la sua condizione. Ma la gioia era troppo grande da contenere. Forse neppure Maya sperava in tanta buona sorte, ma tant'era.
Per una sola, singola volta la fortuna aveva bussato alla sua porta e cacciato le ombre dell'incertezza.
Ora altri dubbi, sicuramente più futili, andavano dipanati. Un matrimonio doveva essere organizzato e sia Faith che Cameron avrebbero fatto di tutto perché potesse essere celebrato il più presto possibile.
Erano fuggiti da tutto e da tutti. Lo avevano sempre fatto, anche il giorno della proposta di matrimonio, lasciando a Destiny il compito di asciugare le lacrime Savannah al North.
Erano corsi sul prato. Si erano gettati su di esso privi di respiro quando gli occhi ricordavano a vicenda ciò che era appena stato deciso.
Increduli e confusi. Esattamente ciò che ci si aspetterebbe da una giornata come quella. In fondo ciò che ci si aspetta dall'amore.
Un insolito sole dai raggi primaverili li aveva scaldati in quel freddo venti dicembre.
Ed ora, chiusa nel suo bagno, la mente di Faith ritornava a scorrere tutti i suoi vecchi natali, quei pochi giorni felici quando un barlume di normalità ed amore illuminava la sua famiglia, quando si giocava a fare la famiglia felice per nascondere la verità.
Sarà tutto diverso per me! Io sarò diversa!
Già. Strano rapporto quello con sua madre. Inesistente per circa sedici anni della sua vita, imbarazzato il diciassettesimo ed infine incredibilmente normale durante gli ultimi due.
Quante cose avrei da dirle.
Ma al di là di qualche sporadico messaggio, la madre evitò l'ipocrisia dell'apprensione. Così l'aveva lasciata vivere quegli intensi mesi da sola, libera di commettere i propri errori che sono la base delle proprie esperienze.
Forse dovrei tornare a casa a Natale, dovrei raccontarle... tutto.
Non l'avrebbe certo giudicata. Non poteva certo farsi rinfacciare la dura realtà della sua presenza-assenza.
Ma Faith optò diversamente. La sua vita era in divenire e le sue scelte obbligate. Nulla di ciò che le avrebbe potuto dire sua madre le avrebbe fatto cambiare idea su Cameron.
« Amore! » chiamò rientrato in casa dalle lezioni.
« Al piano di sopra! »
Faith era... felice. Semplicemente felice. Ed era quella, per lei, la prova principe del suo sentimento: la semplicità con il quale esso veniva vissuto.
« Faith! »
Si incontrarono entusiasti lungo il corridoio in cima alle scale. Un salto. Le gambe ad avvinghiarsi al suo bacino, la lingua a cercare la sua nella bocca.
Ormoni. Era sempre stato un fatto di ormoni. Dal primo all'ultimo giorno, loro li avevano guidati e spinti anche all'errore. Ma quel bacio era tutto fuorché uno sbaglio.
« Come sta la mia futura moglie? » esclamò Cameron.
« Dio, com'è strano sentirselo dire! Direi bene! Dove sei stato? »
« A lezione e poi... »
« E poi? »
« E poi a casa dei miei! »
Cazzo!
« E... com'è andata? » chiese facendosi posare a terra.
« Ho detto a mia madre che ci sposeremo! »
Cazzo! Cazzo!
« Come l'ha presa? » chiese Faith fingendo indifferenza.
« Direi bene anche se... non le ho detto che sei incinta. »
« Non glielo hai detto? » esclamò Faith.
« No! Perché so com'è fatta. Penserà subito che mi hai incastrato, che lo hai fatto per ripicca nei suoi confronti, per avere... »
« Cosa? I vostri soldi? È questo che pensi? » incalzò alzando la voce.
« Assolutamente no Faith! Questo è quello che penserebbe lei se sapesse della tua gravidanza! »
« E come fai a saperlo? »
« Perché è già successo! »
© G.
Angolo dell'autore:
Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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TWO | Prima Stesura
Teen Fiction__ SEQUEL DI "ONE" __ Sono trascorse tre settimane. Faith è cambiata. Le sue priorità, la visione che aveva del mondo, della vita, del passato. Tutto cancellato. E se da un lato, quello del cuore, la direzione è tracciata, le ultime rivelazioni han...