Capitolo 10 - Confronto

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Merda! Merda!

Cameron non sarebbe dovuto uscire senza fare rumore. Non avrebbe dovuto baciarla delicatamente sulla guancia prima di vestirsi. Non avrebbe dovuto essere così perfetto.

Ora Faith era in ritardo. Un ritardo cronico.

Nove e trenta!

La lezione del professor Brown era iniziata già da venti minuti. Tutti l'avrebbero notata e tutti si sarebbero ricordati chi fosse.

Anche lei. Anche Savannah.

In quei giorni non c'erano state tante occasioni per le spiegazioni, ammesso che potessero esistere.

Certo, dopo la visita di Adelaine Raileigh le possibilità e la disponibilità di Faith verso di esse, verso quel chiarimento francamente ipocrita, si era ridotta quasi a zero, quasi quanto l'interesse di Savannah.

Entrò trafelata nell'ingresso a quell'ora deserto. Guardandosi intorno concepì la vergogna che la attendeva.

Forza Faith!

Ma lei era cambiata. Non la spaventavano le minacce della potente signora Raileigh, non la intimorivano le prepotenze di Destiny. Di sicuro la aveva timore ad entrare in una classe.

Aula 101.

« ... la psicologia dell'autore di potrebbe riassumere in tre macroperiodi... signorina De Nisio! »

Il professor Brown interruppe la spiegazione al suo ingresso.

« Chiedo scusa per il ritardo! » esclamò Faith concentrandosi su di lui ed ignorando il brusio dei suoi compagni di corso.

La coda dell'occhio catturava quegli sguardi che la studiavano e sottolineavano i suoi trascorsi.

« Fa niente! » la perdonò il professore. « Lì in fondo c'è un posto libero. Va a sederti vicino a Savannah! »

Perfetto...

Il brusio si fece meno sommesso e maggiormente scandito. Tanto chiaro da percepire frasi come: "Ora la ammazza!" oppure "Che sfortuna, povera Savannah!".

Quelle frasi, in realtà, non la colpivano più di quanto la indifferenza di Savannah non facesse.

Si rassegnò a trascorrere la restante ora e mezza in silenzio accanto a colei che le aveva indirettamente promesso vendetta.

Evidentemente il professor Brown non sapeva. Non era tipo da agitare le acque delle ripicche adolescenziali soprattutto durante le sue lezioni.

In quelle decine di minuti Faith si concentrò sulle sue parole cercando di escludere l'ingombrante presenza alla sua sinistra. Anche Savannah sembrava attuare la stessa tecnica limitandosi a furtivi sguardi tra un movimento e l'altro.

Cinque minuti al termine della lezione.

Le mani sudate. L'agitazione del momento. Una penna cadde sotto la sedia di Faith.

Era la penna di Savannah.

Lei non si scompose minimamente. Afferrò la sua borsa dalla quale ne estrasse una seconda.

« Oh smettila Savannah! » disse Faith riconsegnandole la penna. « Possiamo comportarci da persone adulte? »

« Tienitela pure! Tanto è tua abitudine prendere ciò che non ti appartiene! »

« Credi che Cameron ti appartenesse? Credi che una persona possa essere un possesso? Lui non è mai stato tuo! » rispose sottovoce.

« Lui mi amava fin quando non sei arrivata tu! Ti sei finta mia amica e io ti ho ricambiata! »

« Io non ti ho mai dato modo di pensare fossimo amiche! »

« Io ti ho aperto il mio cuore! Ti ho confidato i miei problemi e tu hai finto di non sapere di cosa stessi parlando quando eri tu stessa la causa del tradimento del mio Cameron! » esclamò a voce alta facendo voltare l'intera classe.

« Ora calmati! »

« Signorine... »

« Faccia silenzio professore! » lo zittì Savannah. « Sei solo una spregevole vipera! Tu, con la tua aria da santarellina e i tuoi vestiti da suora, sei un lupo travestito da pecora. Ma non preoccuparti avrai la tua punizione te lo prometto! »

« Ragazze... » pregò il professore inascoltato.

« Mi minacci Savannah? » chiese Faith alzandosi in piedi. « Almeno la prossima volta abbi le palle di venire tu a casa mia e non delegare ad altri il compito di intimorirmi! Ma tu in fondo sai che non mi fai la minima paura! Sei talmente stupida che non ti sei accorta che il tuo ragazzo ti tradiva con decine di ragazze molto prima del mio arrivo! Sei sempre stata solo la sua ragazza di facciata! Se vuoi prendertela con qualcuno guardati allo specchio e vergognati della tua intelligenza! »

« Non finisce qui! » chiosò Savannah raccogliendo le sue cose e guadagnando l'uscita.

« Sono qui che ti aspetto! »

Quando l'adrenalina scemò nella consapevolezza Faith si accorse del luogo in cui si trovava.

« Professor Brown... le chiedo scusa. »

« Che non accada mai più! »

Ne dubito...

© G.

Angolo dell'autore:
Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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