Take back what's mine

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"Come vuoi te Maslow. A dopo allora. Un bacione tesoro." 

"Si, ciao." Riattaccò ed io sbuffai. 

"Prova solo a baciarla e giuro che ti ritrovi senza palle Maslow, chiaro?" Esclamai guardandolo malissimo. Mi afferrò per i fianchi e mi avvicinò a sé. 

"Abbiamo una ragazza gelosa qua, sbaglio?" 

"Non sono gelosa." 

"Sì, che lo sei." Sbuffai. 

"Sei il solito pallone gonfiato." Feci per alzarmi quando mi riprese per i fianchi e mi riportò giù. "No, io so che ti piaccio e anche molto." 

"James smettila." Sibilai. 

"Dai Mads scherzo." Provò a baciarmi la guancia ma mi spostai e mi baciò a stampo. Ci staccammo immediatamente, sembravamo due ragazzini al loro primo bacio. 

"James, scusa..." 

"Avrei dovuto già farlo da molto tempo." 

"Cosa?" 

"Riprendere ciò che è mio." Non feci in tempo a chiedere cosa intendeva che mi baciò. Le mie labbra si unirono alle sue in un bacio pieno d'amore e in quel momento mi dimenticai di tutto; 

"Mi sei mancata." Mormorò e poi continuò a baciarmi. Apri leggermente le labbra per lasciargli libero accesso alla mia bocca e continuare quel meraviglioso bacio. Con la mano sinistra gli accarezzai il petto e con la destra gli afferrai dolcemente i capelli. Mi accarezzò la testa avvicinandomi più a sé. 

"Mads, ti voglio." Sussurrò baciandomi il collo. Gemetti e tirai indietro la testa lasciandogli tutto lo spazio necessario. In quel momento il mio cervello si staccò, non riuscì più a ragionare lucidamente. 

"Dio, James..." Subito mi ribaciò sdraiandomi sul divano con lui sopra mentre mi baciava il collo. Aggiustò con molta delicatezza la mia gamba sinistra sopra il divano e continuò a baciarmi. 

"Ogni volta che ti vedevo, volevo baciarti. Farti mia." Sussurrò mentre iniziò ad accarezzarmi dolcemente i seni. Inarcai la schiena gemendo e afferrandogli i capelli tra le dita. 

"James fai qualcosa, ti prego." 

"Dimmi che sei mia, solo mia." Abbassò le spalline del vestito. Mi baciò i seni mordendo di tanto in tanto la pelle lasciata scoperta dal reggiseno. Lanciai un gridolino e poi gettai indietro la testa. 

"Sono tua." Quasi urlai. Mi squillò il telefono proprio mentre James si stava togliendo la maglietta. Se la tolse con un sorrisino malizioso e mi porse il telefono. 

"Guarda è Logan.... il bastardo." Esclamò con un sorriso vendicativo sulle labbra. Si riposizionò tra le mie gambe e continuò a baciarmi, a lasciarmi segni ovunque. Deglutì e risposi ugualmente al telefono. 

"Pronto?" 

"Mads, sono io. Torno a casa più tardi stasera, ho un'intervista a Santa Monica." James prese a baciarmi il ventre mentre continuava a massaggiarmi i seni. 

"Va benissimo." Dissi trattenendomi dallo scoppiare lì per telefono. 

"James ti ha già riportato a casa?" 

"Sì, è stato davvero carino, è ancora qui. Voleva rimanere a farmi compagnia fino a quando non arrivavi." Mentii. 

"Chiedigli se rimane anche a cena con noi." 

Love is on its way 2 - SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora