Love is on its way 2 - Sequel

They don't know about us

Più tardi cercai un vestito semplice e leggero. Le temperature si erano innalzate notevolmente e quindi mi sembrava opportuno vestirmi comoda e leggera. Dopo essermi truccata ed aver spruzzato un profumo preso a caso e di nascosto dal mobiletto di Charlie scesi le scale. 

"Sei una favola, Ashton ti scoperà!" Esclamò ridendo. 

"Charlie!" La ripresi per quello che aveva detto. 

"Ma aspetta... ehi, ma questo è il mio profumo." Si lamentò incrociando le braccia al petto. 

"Probabile." Le mandai un bacio e lei mi alzò il dito medio. Controllai il telefono e vidi qualche chiamata persa di James e dei messaggi:

'Mads, scusa per oggi. Sono veramente stressato e ieri non è stata un granché come serata, chiamami appena puoi. Ti amo.'

'Tesoro, Nicole oggi s'è comportata benissimo e le ho dato due biscotti al cioccolato. Non ti arrabbiare ;) '

'Mads, sono qui fuori dove mi hai detto te. -Ash xx '

"Charls, Ashton è arrivato." Urlai mentre mettevo le cose dentro la mia borsa. Appena entrai in salotto la vidi al telefono che rideva. 

"Aspetta un secondo, amore... Mads, divertiti stasera!" Esclamò mandandomi un bacio, le sorrisi e mentre stavo uscendo urlai un 'salutami Ken, i ragazzi e Beli'.

Uscì sul vialetto e in lontananza vidi Ashton appoggiato alla sua macchina che stava fumando una sigaretta. Aveva i jeans attillati neri, maglietta abbastanza lunga grigia e una giacca nera di pelle con il suo inseparabile cappello. Mi incamminai verso di lui e quando mi vide sorrise dolcemente. 

"Tutta questa bellezza è per me stasera?" Esclamò avvicinandomi a lui, prendendomi per i fianchi per baciarmi la guancia. Si allontanò per sorridermi mentre io non feci altro che arrossire. 

"Ho una sorpresa per te." Esclamò dopo qualche secondo come se si fosse risvegliato da un sogno. Aprì lo sportello posteriore e tirò fuori una rosa rossa. 

"Ad una ragazza come te come si fa a non regalarle rose tutti i giorni?" Risi di gusto ringraziandolo. 

"Dov'è finito l'Ashton timido?" Chiesi alzandomi in punta di piedi e picchiettandolo giocosamente sul petto. 

"Beh... ok, ho chiesto a Luke qualche dritta su cosa fare e cosa dirti e a quanto pare ci sto riuscendo..." 

"Ash, sii te stesso. Adoro la tua personalità." Gli sorrisi dolcemente e lui mi strinse al suo petto improvvisamente. 

"Ora andiamo, facciamo tardi sennò." Salì in macchina e mise un po' di musica. 

"Quindi a quanto ho saputo farai un tour tra qualche settimana." 

"Già, ormai è già passato poco più di un anno e rincomincio quello che più amo." Annusai la rosa e sorrisi come un ebete. 

"La rosa è stato un consiglio di Luke o..." 

"Un consiglio di Ashton Irwin, signorina." Esclamò ridendo. 

"Nicole?" 

"Da mia madre, ho aiutato la mia migliore amica con sua figlia così ho evitato di farle troppa pressione con due bambine piccole in casa nei momenti in cui è da sola. Ultimamente sono spesso alla Columbia, perciò..." 

"Capisco, un giorno mi devi presentare la piccoletta." Inarcai un sopracciglio e lo guardai confuso. 

"Charlotte?"