Kiss me like you wanna be loved

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Tornata a casa, non sentì nessun rumore e la cosa mi preoccupò assai. 

"Charlie?" La chiamai ma niente. 

"Charlotte!" Urlai un po' più forte e sentì dei rumori dal piano superiore. Salì di sopra e sentì delle risatine e la voce di un ragazzo, aspetta ma cosa ci faceva lì...

"Kendall!" Urlai confusa spalancando la porta di camera loro. C'era Charlotte in mutande e reggiseno che mi sorrideva e Kendall con le coperte che gli coprivano mezzo corpo. 

"Scusate!" Urlai imbarazzata e scesi al piano inferiore. Speravo tanto che non ci fossero anche gli altri ragazzi... non lo sopporterei un dolore del genere.

Mi sdraiai sul divano e sbuffai, come diavolo avevo fatto ad essere così stupida? Accesi la televisione e mi presi delle patatine per affogare il mio dolore. Mentre mi stavo riempiendo di patatine, il telefono vibrò e mi arrivò un messaggio da Ashton. L'aprì e vidi che era la foto ad un foglio, dopo aver visto meglio la foto notai che era il foglio della prenotazione per la sala prove di ballo alla Columbia. Dopo due secondi mi arrivò il messaggio:

'Lo stalker professionista colpisce ancora, ora so quando quella stupenda ragazza chiamata Madison Keys farà le prove. Avrai uno spettatore!'

Roteai gli occhi al soffitto e sbuffai. Chiusi tutto, non avevo voglia di rispondergli ero ancora ferita dopo la sua affermazione. Mi squillò il telefono e risposi. 

"Madison, mi stai tradendo?" Urlò James arrabbiato dall'altra parte del telefono. 

"Maslow non mi rompere, sono stanca dei tuoi giochetti. Pensavo che dopo tutti i messaggi non risposti e le chiamate evitate tu avessi capito che è finita." Esclamai iniziando ad irritarmi. 

"Non puoi dirmi questo!" 

"Certo che posso, è finita!" 

"Come puoi essere così crudele da dirmelo solo per telefono?" 

"Avrei il coraggio di dirtelo anche in faccia, mi fai veramente schifo ed ora non ho più voglia di stare ai tuoi giochini." 

"Madison..." Sbuffai e aspettai che finisse di parlare mentre me ne andavo in giardino. 

"Io... mi dispiace." 

"Tanto so che se avessi avuto l'occasione te la saresti portata a letto quella notte." Urlai arrabbiata. 

"Possiamo parlarne a voce?" 

"Come possiamo parlarne a voce se sei a più di 5000 chilometri da qui?" Urlai sull'orlo di una crisi di nervi. 

"Girati." Sussurrò e quando lo vidi sull'uscio della porta-finestra mi venne da piangere. 

"Madison." Mormorò e mi venne incontro. 

"Non provare a toccarmi, mi fai schifo!" 

"Mi sento terribilmente in colpa!" Urlò piangendo anche lui provando ancora ad abbracciarmi. 

"James è finita, vattene! Non voglio più vederti." Feci per spostarlo ma essendo più forte di me mi prese e mi fece sedere su una sdraio. 

"Scusami, perdonami. Vorrei poter rimediare in qualche modo." Scossi la testa mentre continuavo a piangere. 

"E la nostra promessa?" 

"Quale?" 

"Noi ci sposeremo!" 

Love is on its way 2 - SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora