Capitolo 7

933 37 11
                                    

La settimana non poteva iniziare al meglio. Mi sono aggiudicata un sei e mezzo in inglese. Ho passato tutta la domenica sul libro di letteratura, mi aspettavo un po' di più, ma va bene così. Ammetto di detestare da sempre l'inglese. Non mastico bene la lingua ma stiamo pur sempre trattando letteratura e io amo letteratura. Oggi ho deciso che non studierò, sono stanca. Passerò il pomeriggio con Andrew e non vedo l'ora. Mentre lo aspetto a casa approfitto per rilassarmi e navigare sui social. Sul mio Facebook non c'è nulla di interessante perciò decido di entrare con il suo profilo per girare un po' nella sua home. Conosco la sua password da quando ci siamo messi insieme. Anche lui conosce la mia. Non abbiamo nulla da nasconderci perciò non è un problema. Clicco su "ricerca" per guardare il profilo di qualche amico. Appena clicco mi si presenta sul display una lista di profili ricercati, come se fosse una sorta di cronologia. Io non ci sono. La prima è una ragazza e mi è subito  familiare perché l'ho già vista nella foto che Antony aveva pubblicato il giorno del suo compleanno. Si chiama Taylor, appunto. Clicco il profilo e do un'occhiata. Ci sono una serie di like di Andrew. 

Perché ha ricercato tante volte questa tizia? 

Si sono visti solo una volta, che io sappia. Il calore mi arriva alla testa e subito dopo un'orda di pensieri terribili la invadono. Non aveva mai fatto una cosa del genere. Può sembrare strano che per così poco mi stia preoccupando ma per me questa è una situazione insolita e ciò significa che qualcosa è cambiato. Ma cosa? Cosa sta succedendo? 

Mi gira la testa e mi sento un po' confusa. Forse sto esagerando. Forse non è niente di così preoccupante. Comincio a camminare avanti e indietro per la mia stanza per l'ansia. Cosa dovrei fare? Chiamarlo? Chiedergli spiegazioni? Probabilmente è meglio aspettare che arrivi e a quel punto gli chiederò chiarimenti. Mentre mi dispero sento vibrare il mio iPhone. Sul display appare il nome di Andrew. Come dovrei rispondere? Forse è meglio fare finta che io stia bene.

«C-Ciao Tesoro» gli dico.

«Ciao Piccola. Sono mortificato ma purtroppo oggi dovrò lavorare fino a tardi. Ci vediamo domani, ok?»

Come sarebbe? Non ci vediamo? I miei dubbi si quadruplicano in meno di un secondo. Forse è una scusa per non vedermi? Potrebbe essere che si vede con questa Taylor oggi anziché venire qui, a casa mia. Faccio un respiro molto profondo e tento di rispondergli senza piangere.

«Non preoccuparti. Tanto devo studiare, hanno messo un test a sorpresa domani sul programma svolto fino ad ora di fisica. Ci vediamo domani.»

«Perfetto così mi seno meno in colpa. Allora a domani cucciola. Ti amo» mi dice dolcemente. 

Sto forse impazzendo? Le mie paranoie sono davvero solo paranoie? Non ci capisco niente.

«Ti amo» riattacco.

Non è vero che devo studiare e anche se fosse non ci riuscirei. Ho bisogno di prendere una boccata d'aria perciò infilo il collare al mio cane e scendo per una passeggiata. Attacco le cuffie e ascolto un po' di musica. Sono certa che così mi rilasserò e i pensieri che mi attanagliano la mente andranno via. Intanto messaggio con Paul per distrarmi. Oggi ha detto che andava da una sua amica per... insomma, soddisfare certe voglie. Dice che è andato tutto bene ed è soddisfatto. Sono... contenta per lui. Mentre passeggio qualcuno mi fa spaventare alle spalle. 

«Bu!»
«Ah! Che diamine...?!»

Mi giro per capire chi è ed eventualmente per riempirlo di insulti. Vedo Paul e mi scappa una risata. Lo saluto con un bacio sulla guancia, sono così felice di vederlo. 

«Allora, come va? Come mai da queste parti?»

«Avevo bisogno di fare un giro...» ammetto.

Ho bisogno di raccontare le mie paranoie a qualcuno. Gli riassumo brevemente quello che presumo stia accadendo.
«Candice, ti stai facendo dei film mentali secondo me; insomma, Andrew non è il tipo che fa questo genere di cose e poi all festa di Sally e Jude sembravate così innamorati» le sue parole sono di conforto.

«Stai serena, non è niente di cui devi preoccuparti» aggiunge.

Dice che Andrew non gli sembra una persona che possa fare una cosa come tradirmi. La chiacchierata mi ha rasserenata. Lo saluto e torno a casa con il sorriso. 

Trascorro il pomeriggio a leggere che è l'unico modo efficace per distrarmi. Dopo cena sono ancora un po' triste perciò decido di chiamare Chris. Parliamo di quanta roba dobbiamo studiare per la settimana prossima e del torneo di pallavolo ma ad un certo punto comincio a ripensare ad Andrew. Chris mi parla di qualcosa che però non sto ascoltando. 

«Candy? Ci sei? Cosa ne pensi?»

«Ehm.. Di cosa?» gli chiedo.

«Ma non mi stavi ascoltando? Stai bene?» mi chiede. No, non sto bene affatto. Forse parlarne con lui mi farà stare meglio, come è successo oggi con Paul. Decido di raccontare anche a lui le mie paure. Chris mi da gli stessi consigli di Paul: mi dice di stare tranquilla e che saranno solo stupide paranoie e decido di credergli. 

Adoro stare al telefono con lui perché mi fa tornare sempre il sorriso. Appena riattacco mi stendo sul letto e cerco di addormentarmi, ma ovviamente non ci riesco. Mi giro e mi rigiro pensando a quale possibile legame può esserci tra Andrew e quella. Vorrei chiedergli spiegazioni ma non ho il coraggio di mandargli un messaggio. Purtroppo l'ansia prevale e riesco a scrivergli qualcosa.

Mi sei mancato oggi. Ti sento distante in questo periodo. Qualcosa non va?

Non mi aspetto una risposta. E' tardi e forse già dorme. Contro le mie previsioni dopo cinque minuti vedo il telefono illuminarsi: è un messaggio.

Anche tu mi sei mancata. Non è niente, sono solo un po' stanco.

È così freddo. Dopo questo messaggio mi sento ancora più triste. Gli rispondo e decido che questo è l'ultimo che gli manderò. Devo dormire.

Mi sembra che tra noi ci sia qualcosa che non va. Ti sei stufato di stare insieme a me?

Clicco "invio". A dire la verità ho paura della risposta. E se dicesse di "sì"?

Forse un po'.

Forse un po'? Ecco avverarsi tutte le mie paure... Il mio cuore di fronte a questo messaggio si frantuma e va in mille pezzi mentre io rabbrividisco. 

Si sta stufando di stare insieme a me? Questo messaggio non merita alcuna risposta. Le lacrime iniziano a scendere e a bagnarmi le guance senza fermarsi. 

Perché mi ha detto questo? Come può essersi stufato di me? In un attimo mi è crollato il mondo addosso... come è potuto succedere?

Questa notte non sogno niente. Non provo niente.

SAVE ME, if I become my demons Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora