Capitolo 34

485 23 0
                                    




Oggi è domenica perciò mi dedicherò come da mesi a questa parte allo studio. Devo preparare tre capitoli di chimica entro martedì. Ultimamente detesto questa materia, sta diventando troppo difficile. Questa mattina ho ricevuto una telefonata di Andrew: mi ha invitata a cena, questa sera. Ero titubante, tuttavia ho accettato. Ho ripensato a tutto quello che sto combinando con Paul e l'unico modo per mettere un freno a questa storia è ricostruire la mia vita con Andrew. Spero di non litigare di nuovo. Non sono pronta a dimenticare quello che mi ha fatto, però posso provarci, voglio provarci. Sono sul libro di chimica organica da ore e continuo a disegnare cuori o altro senza concentrarmi sulla lettura.

***

La sensazione che provo ogni volta che devo vedere Andrew mi crea nodi nello stomaco. Sto cercando di reprime la rabbia che provo nei suoi confronti. Voglio amarlo, non odiarlo. Non riesco più a capire niente in questo periodo. Sono le otto e mezzo perciò prendo il mio parka blu e scendo di casa. Indosso il solito vestito nero, corto e dei collant trasparenti. I capelli sono mossi e il trucco è leggero. È pur sempre il mio fidanzato, devo essere presentabile. Mi sta aspettando di fronte al portone, in macchina. Salgo e lo saluto con un bacio, sulla bocca. Decide di portarmi nello stesso ristorante in cui sono stata ieri con i miei amici. Durante il tragitto gli racconto della serata e del film che è stato parecchio noioso, in realtà non sono riuscita a seguirlo granché, ma il motivo non glielo dico. Parcheggiamo l'auto nello stesso posto dove ieri, Chris, ha parcheggiato la sua. Passeggiamo mano per la mano per il viale che porta alla piazza principale della nostra città, dove è collocato il ristorante. Mentre cammino, mi si ferma il cuore, in gola. In lontananza vedo Paul ed è in compagnia di una ragazza. Avvicinandoci noto che è Alison, della quinta sezione S. L'ho conosciuta l'anno scorso in settimana bianca. Mi ero fatta seriamente male al ginocchio mentre sciavo e una mattina mi ha aiutata a portare l'attrezzatura fino in pista. Lei è molto brava in questo sport, credo che lo pratichi da tutta la vita. Appena sopraggiungono non riesco a nascondere il mio stupore.

<<Ma veramente?>> grido con espressione incredula.

<<Sul serio?!>> replica Paul.

Saluto Alison con un bacio sulla guancia e Andrew si presenta.

È una situazione imbarazzante, restiamo tutti in silenzio finché non decido di rompere il ghiaccio; ho paura che in qualche modo possa trapelare dai nostri silenzi quello che è successo tra me e Paul.

<<Ehm... Dunque, dove state andando di bello?>> sono certa che si noti la mia insicurezza attraverso le parole.

<<Al cinema a vedere un film>> risponde Alison. Non ricordavo che fosse così carina. È una ragazza minuta, piuttosto magra. La prima cosa che si nota guardandola in viso è il nasino alla francese. È davvero graziosa. Anche gli occhi sono di un colore stupendo, verdi, come quelli di Andrew davanti al quale rimango sempre incantata.

<<Beh, buona serata allora!>>

<<Grazie, Candice. Anche a voi>> rispondono insieme. Li salutiamo e proseguiamo verso il ristorante. Non voglio ammettere a me stessa che mi da un po' fastidio. Insomma come mai escono insieme? Anche se fosse, comunque non voglio pensarci. Sono intenzionata a ricominciare con Andrew perché lo amo e voglio provare a perdonarlo. Se Paul esce con Alison sarò molto felice per loro. Capisco da questo incontro che tra me e Paul non potrà mai esserci niente, perché non c'è mai stato niente, e io non voglio che ci sia niente. Decido di mandare un messaggio a Chris, di sicuro lui sarà al corrente di quello che fa Paul.

Ciao Chris, non indovinerai mai chi ho incontrato per strada!

Candice! Come stai? Chi hai incontrato?

Bene grazie. Paul con Alison, della S!

Ah... ma sei con Andrew?

Sì, perché?

Caspita che coincidenza!

Non capisco l'ultimo messaggio, ma dato che entriamo al ristorante metto via l'iPhone e non rispondo. Ci accoglie una cameriera ben vestita che ci conduce al piano di sopra. Ho una certa ostilità contro le cameriere ultimamente, dato che Taylor è una cameriera. Mi sono fatta fregare il fidanzato da una sguattera... non ho niente contro questo mestiere, ma odio lei e odio tutto ciò che fa. Ci accomodiamo ad un tavolino per due, nell'angolino della stanza. La luce è soffusa e sul tavolo c'è una candela a forma di cuore. L'atmosfera è romantica, adatta a due fidanzati felici, che dovrebbero essere felici. Sono affamata perciò ordino un primo: spaghetti allo scoglio. Andrew ordina degli spaghetti alla chitarra e una cotoletta di secondo. Ci scambiamo alcuni sorrisi e le nostre mani si intrecciano, sul tavolo, ricordandomi quello che è successo con Paul, al cinema e anche durante le lezioni a scuola. Cerco di non pensarci troppo per affievolire i sensi di colpa, ma non ci riesco. La cena è piacevole, riusciamo a non litigare. Gli racconto della partita di pallavolo contro la quinta sezione A di martedì. Sono emozionata, non vedo l'ora di essere in campo, spero seriamente di vincere. Li detesto quelli della A, sono davvero fortissimi a pallavolo, soprattutto grazie ad Alex. È un ragazzo che gioca nella squadra maschile della società in cui ero iscritta quando ero piccola. È un centrale, perciò non vedo l'ora di ricevere le sue cannonate, dritte sulle mie braccia. Amo vedere le mie braccia viola dopo aver ricevuto una bordata impossibile da recuperare. Lui mi parla del lavoro e dice che mi farà una bella sorpresa a Natale. Non so me la sento di comprargli un regalo, penso che non lo meriti, ma ci penserò su. Al termine della cena beviamo un caffè e poi usciamo. Fa davvero freddo questa sera, non vedo l'ora di essere in macchina. Sono contenta di non aver ancora litigato con Andrew, vorrei che fosse sempre così. Camminiamo tenendoci mano per la mano e ogni tanto ci scambiamo un bacio sulla bocca. Sono ancora angosciata perché quando lo bacio non riesco a provare quello che provavo prima che mi tradisse. Spero davvero che non duri a lungo tutto questo, perché sono certa che un giorno o l'altro tutto tornerà come prima, so che è la cosa giusta e che il mio posto e solo al suo fianco, da nessun'altra parte. Finalmente raggiungiamo la macchina. Accendo subito il riscaldamento anche se la macchina è fredda. Mette in moto e ci avviamo verso casa mia. Sono solo le dieci e mezzo, ma domani la sveglia suonerà presto dato che ho lezione, come ogni lunedì. Poggia la mano sul mio ginocchio e mi accarezza, toccandomi la coscia ed esplorando anche sotto il vestito. Non distinguo se sto provando una sensazione sgradevole o piacevole, però non voglio che smetta. Appena tenta di alzarmi il vestito, mi scappa un sussulto. Giunti sotto casa mia, faccio per salutarlo con un bacio che lui trasforma in un bacio appassionato. Continuiamo a baciarci per diversi minuti e la situazione comincia a diventare calda, nonostante i due gradi fuori. Durante il bacio mi tocca i capelli, e scostandoli comincia a baciarmi il collo, esplorando il mio vestito, o quello che c'è sotto probabilmente. Improvvisamente rimette in moto la macchina. Non so dove mi stia portando, ma non riesco a dire una parola. Sono un po' spaventata, ma il mio corpo ha reagito alle carezze di Andrew. Mi guardo intorno e noto che siamo nello stesso piazzale dove abbiamo litigato, quando Dave è venuto a salvarmi. Comincia a baciarmi di nuovo e io ricambio con la stessa passione. Cerco di farmi trasportare da lui e anche io comincio ad esplorare cosa c'è sotto la felpa blu che ha indosso. Siamo in macchina, nel piazzale, da soli. Tutto tace, i nostri respiri si intrecciano e lo fanno anche i nostri corpi. Non ho il tempo di capire cosa sta succedendo e cosa sta per succedere. Accade tutto con foga, velocemente e non sono in grado di realizzare. Voglio davvero tutto questo? Sono certa che non me ne pentirò? Sono certa che non sia solamente qualcosa di fisico? È tutto confuso, ed intorno è tutto sfuocato. Continuo a combinare un disastro dopo l'altro, non mi riconosco più. Sono certa che questo sia un errore, ma non mi fermo e non fermo neanche lui, non ne ho la forza.

SAVE ME, if I become my demons Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora