Capitolo 45

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L'atmosfera intorno a me è ovattata. Insomma, sono in vacanza da solo poche ore, e già sento quella sensazione particolare dei primi giorni di tregua dalla quotidianità. Sono stesa sul letto, a guardare il soffitto. Il natale è giunto e con esso anche la fine dell'anno... non potevo immaginare neanche lontanamente che gli ultimi mesi del 2015 mi avrebbero sconvolto la vita. Prima di ottobre era tutto così perfetto. Ho passato il mese di agosto al mare con Andrew, la mia famiglia e i miei zii con June. É stata una vacanza perfetta. Quest'anno è stato un anno pieno di eventi speciali e anche indimenticabili, fino a che lui non mi ha rovinato la vita. Mi rendo conto che il rancore che ho nei riguardi di Andrew è ancora ardente e mi brucia dall'interno. Lo amo, ma lo odio ancora per avermi spezzato il cuore. Spero che con il tempo questo astio possa affievolirsi.

Oggi non so cosa indossare. Andrò a casa di Andrew e questa sera siamo invitati a cena fuori. Stephan mi farà conoscere Alexia. Già la odio per essere amica di Taylor. Ogni volta che penso al fatto che lei abbia sentito il suo profumo, il suo sapore e abbia sfiorato qualunque parte del suo corpo... la rabbia mi ribolle in corpo e mi fa contorcere lo stomaco. Come potrò mai andare d'accordo con la ragazza di Stephan se è dalla parte della tizia pel di carota?! Smetto di arrovellarmi il cervello e apro l'armadio dei vestiti. Non so bene cosa indossare, ma voglio fare una bella impressione questa sera. Scelgo un vestito grigio, laminato, lungo fino a metà coscia e sotto ci abbino dei collant trasparenti con dei ricami neri. Indosso i miei amati ANKLE BOOTS con mezzo tacco e mi guardo allo specchio. Dal vestito traspare il mio intimo in pizzo rosso, in tema natalizio; chissà che Andrew non lo noti. Non sono mai stata troppo sexy con lui, insomma non sono una di quelle ragazze che indossano lingerie provocante e Andrew di questo si è spesso lamentato. Nella mia famiglia l'argomento "sesso" è sempre stato tabù perciò non ho mai avuto modo di essere in contatto con capi di abbigliamento di quel genere. Ho comprato il completo intimo rosso la scorsa settimana, mentre terminavo gli acquisti natalizi, sono sicura che ad Andrew piacerà più dei soliti reggiseni colorati che indosso. Sfumo un po' l'ombretto marrone che ho sulle palpebre, indosso le lenti a contatto e termino il trucco con un tocco di eye-liner. I capelli sono già perfettamente arricciati, da stamattina. Mi pavoneggio un po' davanti allo specchio della mia scarpiera. Mi piaccio molto oggi. Mentre attendo Andrew che viene a prendermi riguardo tutti i selfie che ho fatto questa mattina con i miei amici. Quelli con Chris e Paul sono i più belli. Mi mancherà moltissimo Paul in questi giorni. Mi sarebbe piaciuto da morire passare il capodanno con loro e magari anche con Noah, deve essere proprio simpatico, oltre che bello da togliere il fiato.

Sono certa che Paul farà amicizia con qualche nuova ragazza e berrà tantissimo, ormai lo conosco, non si fa scrupoli quando si tratta di divertirsi; penso a quante risate mi farei insieme a lui e agli altrettanti litigi che potrebbero accadere. Non capisco come possa essere dolce e divertente ma al contempo anche arrogante e spavaldo. A volte è così superbo. Chris è tutto l'opposto, credo. Mi rendo conto di non conoscerlo così bene, insomma non saprei descrivere ancora bene il suo carattere; spero di poter approfondire la conoscenza durante l'assenza di Paul, come quando era a Londra. Appena arriva Andrew sotto casa, indosso un cardigan nero, lungo più del vestito, e la giacca, prendo la borsa e saluto mia madre.

<<Candice, non fare tardi stasera! Io e tuo padre torneremo per mezzanotte, andiamo a trovare zia Annie.>>

<<Ok, a stasera, ti voglio bene.>>

Mi catapulto giù per le scale ed esco dal vialetto saltellando. Sono felice di vederlo, credo. Salgo in macchina e lo saluto con un bacio sulla bocca. Il suo profumo è inebriante, lo adoro. È dolce, come lo sono i suoi occhi verdi. Canticchiamo le canzoni dei 30 Second To Mars durante il tragitto per arrivare a casa sua. Oggi lo desidero più del solito. Lo guardo e non mi accorgo che mi sto mordendo il labbro con forza, mentre lui mi posa una mano sul ginocchio, seminudo. Giunti sulla soglia di casa sua mi ritrovo tra le sue braccia, e lo bacio con forza, come se fossi alla ricerca di una qualche certezza. È tutto così confuso. Lo amo, ma non mi fido di lui. E se avesse risentito Taylor? Lo odio, ha in mano il mio cuore e la mia vita e potrebbe farli a pezzi da un momento all'altro, di nuovo. Le sue mani si posano sul mio corpo ed esplorano il mio vestito. Cosa ci unisce in questo momento? Non capisco se l'amore che provo per lui è più grande della rabbia. Gli salgo a cavalcioni e affondo le mie mani nei suoi capelli. Lo stringo a me mentre lui mi poggia con la schiena contro il muro. Mi rendo conto che vivo per questi momenti con lui, in cui siamo felici e sereni, non voglio più provare né odio né rabbia per lui perché mi fa soffrire da morire.

SAVE ME, if I become my demons Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora