Capitolo 21

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Resterei tra le sue braccia per tutta la vita. Provo sollievo e sento calore, nonostante la pioggia. Ho anche smesso di piangere. Mi stringe a sé come se fossi la cosa più preziosa per lui. Sento la sua mano tra i miei capelli mentre l'altra mi avvolge il collo. È molto più alto di me, perciò poggio il viso sul suo petto. Mi sento al sicuro. Correvo per la pioggia, verso casa. Quando ho visto Lucah che stava per entrare all'interno del vialetto, gli sono saltata subito addosso. Sono certa che lui abbia capito da subito cosa mi si sia successo. L'ennesima litigata con Andrew mi ha spezzata il cuore, soprattutto il freddo bacio che ci siamo dati. Non ho provato nulla. Nessuna emozione, come se stessi baciando un pezzo di ghiaccio. Ora sono certa che non voglio dimenticare. Non voglio dimenticare Andrew e quello che provo per lui. Voglio continuare ad amarlo e voglio continuare a stare insieme a lui. Allora perché non ho provato nulla mentre lo baciavo? Non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto. Forse non lo amo più? O probabilmente sono troppo ferita per provare emozioni.

 Forse non lo amo più? O probabilmente sono troppo ferita per provare emozioni

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Lucah mi rassicura dicendomi che andrà tutto bene. Mi accompagna a casa tenendomi per mano. Non è un ragazzo dolce, ma quando mi vede stare male lo diventa, solo con me. Ricordo che in passato ero stata male a scuola a causa di un problemino che ogni donna ha una volta al mese, purtroppo. Ero svenuta e mi avevano portato urgentemente in infermeria. L'unica persona che volevo al mio fianco tra i dolori all'inguine e i giramenti di testa, era lui. L'ho fatto chiamare e mi è stato vicino tutto il tempo. Mi accarezzava i capelli, mi stringeva la mano. Una seconda volta avevo la febbre alta ed ero da sola in infermeria. Appena suonata la campenella del cambio lezione, Lucah è corso da me, per vedere come stavo. Mi ha coccolata tutto il tempo finché non è arrivata mia madre a prendermi. Questi momenti li porterò sempre nel cuore.

***

Questa sera sono sola, al buio in camera mia. I miei genitori sono fuori per una cena di lavoro. Non ho toccato cibo. Ho la nausea. Sono confusa da morire e ho un nodo allo stomaco. Mi manca, Andrew. Vorrei che fosse qui. Continuano ad arrivarmi messaggi di Chris, di Paul e anche di Lucah. Non ho voglia di muovermi dall'angolino del letto in cui mi sono rannicchiata. Sento la pioggia battere sulla mia finestra. È un suono rilassante, ma mi intristisce. In fondo rispecchia alla grande il mio umore. Guardo il mio cane nella sua cuccia: dorme. Sembra sereno. Vorrei tanto essere in pace come lo è lui. Invece mi sento morire dentro. La verità è che senza di lui non sono nulla. Senza di Andrew non riesco a reggermi, da sola. Mi sono annullata per lui e ora ne sto pagando le conseguenze. Non voglio nessuno altro accanto, se non lui, l'unico con cui sono davvero me stessa e mi sento al sicuro. Ora sono esposta al mondo intero. Sono sempre sulla difensiva come se potesse succedermi qualcosa di terribile da un momento all'altro. Ho paura che tutti coloro che mi circondano possano farmi del male. Ho paura di ogni cosa e di ogni persona. Perché non posso essere come tutte le ragazze della mia età? Forse sono io che mi convinco di non essere normale, ma è così che mi sento. Non mi sento normale, per potermi sentire così ho bisogno di Andrew.

Decido di prendere il telefono e di controllare i messaggi. Chris e Paul mi chiedono, sul nostro gruppo di Whatsapp, come è andata. Non ho voglia di raccontare nulla perciò mi limito a mandare un'emoticon che piange. Scrivo a Lucah che va tutto bene e che sto meglio grazie a lui. Mi fa sentire meno sola averlo accanto. Quando apro il messaggio di Andrew invece rimango a fissarlo per alcuni minuti.

Il bacio di oggi è stato meraviglioso... Ti amo.

Vorrei scrivergli fiumi di parole, ma non ne ho il coraggio ne credo sia la cosa giusta. Gli rispondo con un ti amo... sincero, a mio malgrado. Non faccio accenni sul bacio. Come potrei dirgli che non mi ha dato alcuna emozione? Significherebbe perderlo per sempre.

Guardo la home di Facebook per passare il tempo, dato che non ho sonno. Trovo dei post in cui Lucah è con i suoi amici. Sembra essere ubriaco. Mi scappa un sorriso. È fatto così, gli piace divertirsi in questo modo. Mi si strozza il respiro quando vedo una foto pubblicata da Antony in cui ci sono lui, Andrew, Stephan, Dylan, Alexia e Taylor. Le lacrime scendono prima che io potessi fermarle. Si trovano presso un pub, nel centro città.

Perché continua a farmi questo? Perché continua a spezzarmi il cuore? Avevo riposto fiducia anche in Antony, ma sembra essere felice, nella foto. Ora capisco davvero che sono stata sostituita completamente e che a loro di me non importa più nulla e neanche ad Andrew. Perché oggi ha fatto quella sceneggiata, mentre ora è di nuovo con lei? Non voglio più vedere niente del genere. Non voglio più avere nulla a che fare con loro, con lui. Poco tempo fa facevano selfie in cui c'ero anche io e ridevamo, tutti insieme. E adesso? Mi hanno dimenticata come se nulla fosse successo. Non so cosa fare. Sono in lacrime e non so più nulla. Sono immobile sul mio letto, rannicchiata ancora nell'angolino. Mi sento soffocare tra le pareti della mia stanza. Mi stringo tra le mie braccia per trovare un sollievo, una piccola tregua dalle lacrime, ma sono troppo delusa. Oggi mi sono illusa che tra me e Andrew potesse esserci una speranza per recuperare tutto; era tutta un'illusione, una bugia.

***

Tremo. Tremo seduta sul letto che è il mio compagno di sogni. Non sento freddo, gelo! Piango e il mio viso è freddo come il ghiaccio. Gli occhi trasparenti, senza espressione. In lacrime. La bocca rossata. Sono completamente immersa in un incubo terribile. Provo le emozioni il doppio di una persona comune. È terribile, quasi insopportabile; non ho il coraggio di prendere il telefono e comporre quelle dieci cifre che risolverebbero la situazione, sono spaventata... Tutto tace. I tagli sul mio braccio pulsano, come ogni cosa intorno, pulsa. Gli occhi bruciano e li sento gonfi. Non ho il coraggio di guardare cosa ho avuto il coraggio di farmi. Ero riuscita ad uscire da questo incubo, e ora ci sono di nuovo dentro. Però mi sento meglio, come se il dolore si fosse alleviato, anche se so che durerà poco. La situazione era diventata intollerabile, non riuscivo a sopportare la vista di quella foto, non dopo il messaggio che ho ricevuto questa sera. Tutti i "ti amo" che mi continua a dire, sono tutti falsi. Sta solo giocando con me. È come se per lungo tempo sia stato tutto un inganno, niente di più e ora sono ritornata alla realtà, nuda e cruda. Non sopporto più tutto questo. Tuttavia penso a Chris e a Paul. Mi sto aggrappando a loro due in questo momento, per non continuare a ferirmi e per smettere di piangere. Come ho potuto fare una cosa del genere? Di nuovo! Altre cicatrici si aggiungono a quelle che ho già. Mi sento terribilmente in colpa, ma ormai non si torna indietro, come tutte le volte che in passato mi sono ferita. Cosa penserebbero i miei compagni di banco se vedessero quello che ho fatto? Improvvisamente comincio a temere il loro giudizio. I miei pensieri cominciano a lottare l'uno contro l'altro e si intrecciano, senza connessioni. Mi scoppia la testa.

Sento il rumore delle chiavi che vengono inserite nella serratura della porta di ingresso. Sono i miei genitori. Mi affretto a mettermi sotto le coperte, facendo finta di dormire. Dopo che mamma ha salutato il cane che l'ha riempita di feste, si dirige verso camera mia. Lo capisco dai rumori dei tacchi. La porta si apre lentamente, poi si richiude. Per fortuna non si è accorta di nulla. Attacco le cuffie e ascolto Read All About It di Emeli Sandé e finalmente mi addormento regalandomi un po' di sollievo.

SAVE ME, if I become my demons Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora