Capitolo 49(Capitolo corto~)

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<<Dove vai?>> la mia voce è rauca.

<<Sono le sette e mezzo, Candice, devo andare a lavoro.>>

<<Di già? Ma siamo a casa di Steph?>> farfuglio.

<<No, tesoro. Siamo a casa mia e tu sei nel mio letto... cerca di riprenderti mentre sono via>> ridacchia.

Annuisco e richiudo gli occhi. Appena sento la porta sbattere li riapro e mi tiro su mettendomi seduta, nel suo letto. Mi guardo intorno. Sono a casa di Andrew. Tutto è in ordine, tutto tace e tutto è buio, c'è solo un leggero raggio di luce che entra dalla finestra. Noto con sorpresa di essere nuda. Come diavolo ci sono finita nuda nel suo letto? Cosa è successo ieri sera? Mi stropiccio gli occhi e indosso una sua maglietta dato che il freddo della stanza mi punge ovunque. C'è il suo profumo sopra, ed è il mio profumo preferito. Alcuni ricordi si fanno strada nella mia mente. Dopo essermi addormentata sul letto di Stephan, Andrew è venuto a svegliarmi dato che erano le undici e mezzo; appena è scoccata la mezzanotte abbiamo cominciato a brindare con lo champagne e poi... E poi? Ricordo di aver bevuto qualche bicchiere di vodka alla fragola e forse del rum insieme ai miei amici, intorno al tavolo, mentre giocavamo al gioco della bottiglia. Possibile che mi sia presa una sbornia? Di nuovo? Di come io sia finita qui, in questo stato, non ricordo niente. Mi sdraio e mi avvolgo tra le coperte del letto di Andrew e controllo il cellulare. Trovo dei messaggi di Chris e Paul in cui mi augurano il Buon Anno. C'è anche un messaggio vocale; lo ascolto e sento anche la voce di Noah che ci fa gli auguri. Mi viene da ridere, sembrano ubriachi. Auguri Candice e Chris, scopate dice. Sembra identico a Paul da quel poco che so di lui.

Dato che non riesco più a dormire, decido di alzarmi. Indosso la camicia di Andrew che è sul pavimento, tiro su la saracinesca e mi siedo sul davanzale di marmo. Guardo fuori, la neve che cade. Sono solo le otto del mattino perciò la strada è desolata. È una sensazione davvero rilassante. Attacco le cuffie con la musica e scrivo dei messaggi a Chris in cui gli chiedo se è ancora vivo. Mi arriva subito una risposta.

Sono sopravvissuto, e tu? Già sveglia?

Sì, non riesco a dormire, sebbene sia stanchissima. Mi sono svegliata nuda nel letto di Andrew, ma ne ignoro le cause.

Ahahahaha; brava! Io invece non so se ho più mangiato o più bevuto, in ogni caso sono tornato a casa più che brillo.

Allora ti sarai divertito. Sarebbe stato bello stare tutti insieme.

Sì... lo immagino. Ci vediamo presto, vero?

Mi scappa un sorriso di fronte al messaggio in cui Chris mi chiede se ci vedremo presto. Evidentemente gli manco come lui manca a me.

Sì, lo spero. Mi manchi.

Anche tu, tanto.

Ecco di nuovo il solito batticuore. Sono contenta di essere così importante per lui, e lui lo è altrettanto per me. Mi accorgo che non gli ho domandato dove ha passato il capodanno. Nella foto del profilo di WhatsApp è con tre ragazze, una di queste è Beth. Non sapevo che avrebbero passato la serata di ieri insieme. Mi farò raccontare appena lo vedrò.

Le note di White Horse e Back to december di Taylor Swift mi fanno tornare in mente la discussione di ieri con Stephan, in camera sua. Se voglio continuare a stare con Andrew devo riuscire ad accettare tutto quello che è successo tra di noi; non posso continuare a guardarlo e contemporaneamente immaginarlo con Taylor. Ormai lei è acqua passata e la conversazione che ho letto ieri, sul computer di Steph, è vecchia, insomma è passata e non significa più niente per Andrew. In questo ultimo periodo mi sta dimostrando che ci tiene a me, come un tempo. I momenti che passiamo insieme sono tutti splendidi e nei suoi occhi riesco a vedere che a me ci tiene ancora, che mi ama. Nonostante tutto dovrà impegnarsi ancora per dimostrarmi che vuole stare con me e con nessun'altra. Torno a letto e cerco di addormentarmi, dopo aver mandato qualche messaggio anche a Lucah e Dave per augurargli il Buon Anno e per sapere come hanno passato il Capodanno.

Mentre sono in dormiveglia mi tornano in mente tutti i momenti trascorsi con Andrew questa notte. Le sue mani sul mio corpo, la sua bocca nella mia, i suoi occhi su di me e i nostri corpi che si intrecciavano. È stato meraviglioso sebbene l'alcol che ho bevuto mi abbia fatto dimenticare la maggior parte della nottata. Ricordo i brividi che ad ogni sua carezza mi percorrevano la schiena e le lacrime che mi scendevano sulle guance, rossate, mentre mi baciava. Ti amo, voglio stare solo con te mi ripeteva. Ho potuto sentire anche le sue lacrime, bagnare il mio corpo. So che non si perdonerà mai per avermi ferita e questo mi fa capire che non sto soffrendo solo io. Ora posso dirlo, combatteremo tutto questo insieme e riusciremo di nuovo ad essere felici. Non dimenticherò mai questa notte perché è la notte in cui ho deciso di amarlo e di continuare la nostra storia senza guardare più al passato. Lo amo, mi importa solo questo. Chiudo nuovamente gli occhi e mi abbandono in un sogno, in cui io e Andrew siamo felici e in cui nessuno potrà mai più dividerci.

Pic by Mes Petites Choses (Pinterest)

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Questo capitolo termina qui sebbene sia povero di eventi. Vi ringrazio di cuore per tutto quello che avete fatto per me fino ad ora. Questa storia è rimasta impressa nel mio cuore e spero che possa rimanere anche nel vostro. Lo scopo principale è quello di presentare l'amicizia come la cosa più bella che esiste al mondo e vorrei anche farvi capire che nella vita non è solo l'amore che può regalare la felicità o che può curare certe ferite. Come avrete capito la maggior parte degli eventi narrati sono eventi che hanno caratterizzato la mia vita. La scelta di aprirvi il mio cuore non è stata facile e tutt'ora ammetto che non è facile presentarvi quello che mi ha ferita più di ogni cosa, ma il coraggio me lo regala lo scopo che mi sono imposta: voglio che questo libro possa essere di un qualche appoggio a quelle persone che ancora soffrono a causa di problemi più grandi di loro. Fate affidamento su tutto ciò che può regalarvi una speranza, su tutto ciò che può spingervi ad andare avanti e ricordate che non sarete mai soli, ovunque voi siate, ci sarà sempre qualcuno pronto ad amarvi. Non sono molto brava con le parole, ma voglio farvi capire che io per voi ci sarò sempre e continuerò a scrivere se questo in qualche modo potrà aiutarvi. Personalmente ho sempre trovato macabri i libri o le storie che trattano temi quali l'autolesionismo, i problemi alimentari, i disturbi della personalità e tutta quella serie di guai che caratterizzano l'età adolescenziale; nonostante io stessa abbia vissuto in prima persona queste tematiche, non riesco a leggere descrizioni o storie che scendono troppo nel particolare nel presentare questi problemi. Mi è capitato spesso di leggere descrizioni di ragazze in procinto di ferirsi e sinceramente ho cambiato subito pagina, senza troppi rimpianti. Il mio intento è quello di presentare in maniera più sobria tutto questo così da permettere a tutti di leggere e di sapere che queste persone esistono. Esistono ragazzi e ragazze che hanno bisogno di aiuto e non di essere trattati come mostri solo perché girano con delle ferite sulle braccia o su qualunque altra parte del corpo.

Termino comunicandovi che ci dirigiamo verso l'epilogo. Questa storia da ora cambierà piega, i capitoli che scriverò tratteranno eventi distanti l'uno dall'altro anche di mesi e presenterò una parte in cui descriverò la gita a cui Candice parteciperà con i suoi amici. Nella speranza che continuiate a seguirmi, vi saluto. A presto.

-Martina.

SAVE ME, if I become my demons Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora