Ho scoperto Wattpad leggendo un libro che mi hanno regalato a Natale. Per capire meglio di cosa si trattasse ho aperto il mio computer e ho digitato su google. Quello che ho scoperto entrando all'interno del sito sono le migliaia di persone che scrivono libri, pensieri, poesie e quant'altro e le pubblicano. È meraviglioso come una piattaforma possa dare la possibilità a tutti di esporre le proprie idee e di inseguire un sogno.
Quello che mi ha spinto a scrivere una storia è il desiderio di trattare temi che probabilmente vengono sottovalutati e che forse vengono sin troppo taciuti e nascosti. Ritengo che anche se si cerca di nascondere un problema non significa che esso cessi di esistere. Nella mia vita, sebbene sia ancora molto giovane, ho sperimentato guai che hanno a che fare con l'alimentazione, l'autolesionismo e il bullismo. Ho deciso di esporre ciò che ho provato e che ancora oggi non ho smesso di affrontare perché vorrei poter essere vicino a tutti coloro che si trovano ad affrontare problemi di questo tipo e che si sentono soli, come mi sono sentita io. Mi sentivo sola anche quando ero in mezzo alle persone. Mi isolavo io stessa dal resto del mondo. Avevo costantemente paura del giudizio degli altri e così ho perso la capacità di relazionarmi. Non ho mai avuto tanti amici e non mi sono mai esposta più di tanto perché avevo paura che le persone scoprissero davvero chi sono. Mi vergognavo di quello che facevo e di chi ero diventata. Avevo tantissimi problemi di cui occuparmi, ma che ho tralasciato ed è stato così che ho perso il controllo di tutto e soprattutto della mia vita. È pazzesco come qualcuno possa davvero nascondere i propri problemi. Nessuno avrebbe mai immaginato che io fossi immersa in tutto questo. Sono sempre stata convinta che gli altri non avessero interesse nel parlare di problemi. Mi chiedevo in continuazione "a chi può interessare se oggi ho avuto una brutta giornata?". Continuavo a dire che andava tutto bene e riuscivo anche a convincermene. Non sono mai riuscita realmente a trovare il coraggio di chiedere aiuto. Non è stato facile ammettere quello che stavo vivendo. È difficile descrivere cosa ho provato in questi momenti. Accade tutto con tanta velocità e tanta foga che solo dopo del tempo ti rendi conto di cosa ti sta accadendo e cosa hai provato e stai provando. Mi chiedevo in continuazione:"Perché è successo a me?"
All'età di dieci anni ho cominciato ad avere problemi con il cibo. Dopo i vari episodi di bullismo che avevo subito mi sono resa conto che forse sarei dovuta cambiare io, così le altre persone mi avrebbero accettata e avrebbero smesso di prendermi in giro. Continuavo a pensare che il mondo sarebbe stato migliore senza di me. Ogni accusa, ogni presa in giro e ogni risata nei miei confronti erano pugni nello stomaco. Così ho cominciato a farmi del male. Mi vergognavo di quella che ero e dovevo punirmi. "Perché non ero come tutte le altre bambine?". Mi chiedevo spesso perché non potevo essere come le mie compagne di scuola: magre, in forma e sicure di sé. Crescendo tutti questi problemi aumentavano perché aumentavo gli episodi di bullismo intorno a me e soprattutto aumentavano i problemi all'interno della mia famiglia. Non è facile vivere sotto lo stesso tetto con persone che soffrono. I problemi della famiglia coinvolgono tutti i membri. Smisi di mangiare, continuavo a farmi del male, vomitavo. Continuavo a nascondere tutti questi problemi perché nonostante mi facessero male, mi facevano sentire viva. È paradossale, ma è così che mi sentivo. Forse ho anche pensato un giorno che se qualcuno avesse visto le cicatrici sulle mie braccia finalmente sarebbe corso in mio aiuto, ma la verità è che non ho mai avuto il coraggio di mostrarle. Ogni segno, ogni taglio ha un significato.
È stato difficile ammettere che avevo seriamente bisogno di aiuto. È stato difficile cominciare a sottopormi a quelle cure che mi hanno resa la persona che sono oggi. Ho spezzato il cuore a mia madre che è la persona che mi è stata vicina più di tutte. Penso che le abbia fatto davvero tanto male vedere come mi ero ridotta. Ho capito che mi sarei dovuta sottoporre ad una terapia quando mi è stato messo del cibo sul tavolo e non riuscivo neanche a guardarlo perché mi veniva la nausea. Ho tentato di fare qualche boccone, ma non scendeva giù.
Durante le sedute dallo specialista ho scoperto di essere bipolare. "Tutti sono lunatici" ho pensato, ma poi mi sono resa conto che non era normale restare sveglia fino alle quattro del mattino e scrivere 30 o 40 pagine a notte. La mia mente lavorava ad un ritmo sfrenato. Con il tempo ho imparato a considerarmi una persona speciale nel mio essere anormale. Anche se affronto ogni giorno queste difficoltà e devo sempre stare attenta a non ricaderci non ho nulla di cui vergognarmi e soprattutto da nascondere. Vorrei raccontare la mia esperienza, qui e con voi, perché credo che valga la pena conoscere il vissuto altrui, soprattutto se questo può essere una dimostrazione concreta che da queste situazione si può uscire vittoriosi. Vorrei farvi capire che diventerà più facile un giorno e che potrete vivere finalmente in libertà perché ne vale davvero la pena. Sfruttate al meglio ogni esperienza che siete costretti a vivere o che avete deciso di vivere perché sono certa che capirete nel vostro futuro che niente è stato vano. Tenete duro, siate forti perché la vita è meravigliosa e va vissuta a pieno. Esistono persone al mondo che con i loro cuori grandi sapranno curarvi, non parlo solo dei dottori, ma soprattutto degli amici, quelli veri. Non dico di non essermi tagliata sebbene il periodo di cura fosse terminato, non dico di non aver mai vomitato a causa del cibo dopo la terapia. Il processo di guarigione richiede determinazione, forza di volontà e soprattutto non ha giorni liberi. È una battaglia giornaliera. Ora, però, so di poter contare su tante persone che mi vogliono bene e che mi saranno accanto quando ne avrò bisogno.Questa teen fiction racconterà la storia di Candice alle prese con un'amicizia indimenticabile. Tradita dall'amore più grande della sua vita si troverà davanti ai propri demoni che non potrà combattere da sola. Vi auguro una buona lettura e spero che durante questo percorso capiate che io per voi ci sarò sempre e potrò essere la vostra confidente, direttamente o anche solo attraverso i capitoli di questa storia.
Spero che questo libro un giorno possa diventare il vostro compagno di vita, la vostra ancora o anche solo un soprammobile che però vi ricordi di tenere duro e di essere forti, sempre. Non smettete mai di ricercare l'autoconsapevolezza e la felicità. È chiaro che ci saranno sempre alti e bassi, ma meglio una vita così che una senza rischi, no? Ricercate qualcosa che vi stimoli e vi aiuti a trovare il lato positivo delle cose e così continuerete ad andare avanti.
Con affetto, Martina."Qualunque sia la vostra vita, per favore, leggete queste parole e sappiate che io per voi ci sarò sempre. Siate forti e coraggiosi, amate più che potete, e non avrete nulla da perdere."
Demi Lovato, Staying Strong, Mondadori."Avrai dei momenti difficili, ma ti faranno apprezzare le cose belle alle quali non prestavi attenzione".
Sean, Will Hunting - Genio Ribelle.P.S. Troverete un trailer che un'amica che segue questa storia da quando è cominciata mi ha regalato, al 46° capitolo. Vi invito a darci un'occhiata, anche se non siete interessati a leggere la storia o se avete l'impressione che non vi piaccia, vi ricrederete.
-Martina.
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SAVE ME, if I become my demons
Teen Fiction[L'INTERA STORIA È IN REVISIONE]"Siete mai stati traditi dalla persona che amate di più al mondo? Avete mai confuso l'amicizia con l'amore?" Questa è la storia di Candice, una liceale confusa e insicura con un passato tenebroso da raccontare. La s...