Non appena atterriamo con il deltaplano sulla stessa pista dalla quale siamo partiti, ad attenderci c'è di nuovo quel ragazzo-istruttore-figo-tiziodicuiègelosoSimone.
«Siete tornati in orario, vedo» dice con tono di sfida, guardando negli occhi il mio accompagnatore.
Simone preferisce ignorarlo, mentre sotto il suo sguardo attento mi slaccia tutte le cinture dell'imbracatura, con un'estrema lentezza che fa esasperare anche me.
Mr Houghton fa la sua comparsa da dietro uno dei capannoni, venendoci incontro sorridendo. Chissà cosa lo avrà reso così felice da sorridere a due idioti insopportabili come la coppia Jones.
«Vi siete divertiti?» ci chiede, unendosi allo strano gruppo che si è creato.
«Sì, tantissimo.»
«È stato veramente emozionante» commento io. «Era la mia prima volta in volo, e posso dire che tutti quei soldi sono stati spesi bene.»
Il sorriso sul volto di Mr Houghton scompare, al suo posto un'espressione infastidita. «Quei soldi sono stati spesi per beneficienza» puntualizza.
«Si, be'... quel che è» rispondo con noncuranza.
Dopo aver espresso qualche altra parola di emozione su questa piccola avventura, l'istruttore e la nostra guida ci lasciano liberi, quest'ultimo ci dice che avremo circa tre ore prima di cena.
«Bene,» esordisce Simone dopo qualche minuto di silenzio a sistemare i nostri capelli deformati dal vento; «posso torturarti e obbligarti a fare attività fisica per tre ore ancora.»
«Perché sei fissato con queste cose?» chiedo alzando le braccia al cielo in gesti teatrali. «Ti sembra che io abbia bisogno di dimagrire o tonificare qualche parte del mio corpo?»
Giro su me stessa facendomi ammirare a trecentosessanta gradi.
«No, solo mi piace farti arrabbiare.»
«L'avevo capito, questo» sbuffo cominciando a camminare al suo fianco, allontanandoci piano piano dalla pista.
«Sei proprio carina quando ti arrabbi.»
«Credimi» gli rispondo. «Non sono per niente carina, quando succede.»
Lui ridacchia, come se non credesse alle mie parole. Per un attimo penso di arrabbiarmi con lui di proposito, di fare l'acida e la stronza, solo per fargli capire che non deve assolutamente mai sottovalutarmi.
«E poi» dico, invece. «le parole attività fisica mi fanno pensare a tutt'altro che corse e gare. E di sicuro quello che passa per la mia testa è di gran lunga migliore di quello che invece vuoi fare tu.»
«Ah si?»
«Sì» rispondo con sguardo malizioso.
«Vediamo se questo ti piace allora.»
Nemmeno il tempo di riuscire a materializzare per intero le sue parole dentro la mia testa che lo vedo scagliarsi contro di me e cominciarmi a fare il solletico sui fianchi, sulla pancia, sul collo. Dappertutto. E io lo odio, lo odio tantissimo quando mi fanno il solletico.

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A summer to live
Romance[Completa] Feste. Alcol. Sesso. È questo il suo stile di vita. Sofia è una ragazza di diciotto anni che è partita a Los Angeles per le vacanze estive dopo il diploma. A farle compagnia è la sua comitiva di amici, tra cui c'è anche la sua migliore...