«L'altro giorno, quando ho pianificato tutto questo fantastico tour, avevo stilato un mezzo itinerario, che adesso ho perfezionato e ti ho portato. Così non rompi più.»
Faccio la sua caricatura, mentre lui ridacchia, seduto al tavolo della cucina di casa mia.
Prendo in mano il foglio che mi sta porgendo, e comincio a leggere con attenzione le varie mete per i vari giorni. Alle mie spalle Valentina sta facendo lo stesso, con sguardo attento e curioso. Gli altri inquilini della casa si aggirano per la cucina in cerca di un po' di caffeina come zombie. Poi alcuni si siedono insieme a noi, altri scompaiono su per le scale.
«Oggi cosa c'è in programma?» chiede Riccardo, seduto accanto a Simone mentre entrambi bevono una tazza di caffè.
«Getty center? Che diamine è?»
«Be', lo vedrete.»
* * *
Primo giorno
Dopo essere passati per il famigerato quartiere di Beverly Hills, siamo finalmente arrivati al Getty Center.
Dopo che Simone mi aveva lasciato ieri sera dicendomi che sarebbe passato alle undici di mattina, alla fine si è presentato per le tre del pomeriggio, scusandosi dicendo che aveva avuto problemi in ufficio.
Non mi interessava per niente sapere perché ritardava, l'importante è che lo ha fatto: ho potuto dormire fino all'ora di pranzo, senza che nessuno - finalmente! - disturbasse il mio sonno. È stata una delle pochissime volte, in questa vacanza, in cui ho potuto dormire senza sognare, in cui ho potuto dormire così profondamente da sentirmi veramente carica, pronta a qualsiasi cosa avesse da offrirmi la giornata.
Non l'avessi mai pensato! Adesso che eravamo arrivati a questo insieme di edifici dalle architetture complesse, si prospettava un pomeriggio di cammino, e così effettivamente è stato.
Simone ha dato la sua disponibilità per portare insieme a noi Rick, Giulio e Valentina, gli unici tre che hanno deciso di venire.
Abbiamo passato le restanti ore della giornata all'insegna della cultura - sai che divertimento -, a visitare il Getty Museum, la Villa e il Research Institute. Abbiamo ammirato alcuni dipinti e sculture dell'arte moderna americana. Abbiamo passato ore là dentro mentre Simone si interessava veramente a quello che la guida ci spiegava di una certa opera, mentre io osservavo da lontano i miei amici - avevano rispettato il patto - che mi facevano smorfie per farmi ridere.
Non ho resistito quando Valentina ha fatto una strana espressione mentre imitava Simone che ascoltava attentamente, e sono scoppiata a ridere, lasciando la guida e il mio amico leggermente perplessi. Poi mi sono allontanata con la scusa di andare in bagno e ho raggiunto i miei amici, mi sono informata di quello che stavano facendo - oltre a fare stupide fotografie dove imitavano strane sculture -, ma Simone è venuto a ritirarmi un po' geloso quando insieme a Giulio stavamo imitando due disperati amanti che si abbracciavano.
Abbiamo fatto un giro nel Central garden, dove i cespugli perfettamente tagliati creavano forme geometriche e le grandi aiuole di fiori riempivano l'aria di profumo.
Adesso siamo al The restaurant, dove ammiriamo il tramonto da dietro le vetrate, ammirati e stanchi, tutti insieme seduti ad un tavolo chiassoso.
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A summer to live
Romance[Completa] Feste. Alcol. Sesso. È questo il suo stile di vita. Sofia è una ragazza di diciotto anni che è partita a Los Angeles per le vacanze estive dopo il diploma. A farle compagnia è la sua comitiva di amici, tra cui c'è anche la sua migliore...