«Ciao» lo saluto.
«Ciao» risponde lui.Mi dà un bacio per guancia. Lo respingo un po' annoiata da questo gesto.
Diciamo che oggi non mi sono svegliata molto felice, visto che i miei mi hanno chiamata nel bel mezzo della notte - quando ero ancora sveglia - per sgridarmi. Per cosa? Oh, si sono lamentati perché non li ho mai chiamati da quando sono partita.
Ma cosa vogliono da me? Io sono in vacanza e non ho di certo voglia di chiamare ogni minuto la mammina per avvisarla che sto bene, che cosa sto facendo e con chi sono, se mi diverto, se mi manca e tutte le altre cavolate che fanno solo i bambini piccoli alle gite di un pomeriggio.
Mi hanno chiesto cosa stessi facendo, ma di sicuro non potevo dire loro che ero seduta su una sedia a sdraio sul balcone di camera mia, insieme ad Alessio, messi solo in intimo, mentre fumavamo una canna. Così ho risposto loro che stavo prendendo un po' d'aria fresca insieme a Valentina. Mentre lei era nella camera di Riccardo a fare sesso con lui. Spero solo che non abbiano sentito i loro gemiti. Alessio, nel frattempo, continuava a baciarmi sul collo e sulle labbra, mentre cercavo di raccontare a mia madre delle lezioni di surf.
Alessio, poi, ha cominciato a scendere sempre più in basso e per quanto stavo cercando di trattenere il respiro, ho dovuto chiudere la chiamata, lasciando il discorso a metà. Ho spento il telefono e mi sono lasciata trasportare da Alessio che mi ha condotto sul letto. Così sono finita per addormentarmi verso le cinque del mattino, dopo aver goduto del piacere che mi ha regalato.
Ho dormito circa un'ora, prima che Vale entrasse in camera e cacciasse Alessio. Hanno discusso sul perché avrebbe dovuto andarsene, ma alla fine, come già avevo previsto, ha vinto Vale. Mi sono addormentata completamente verso le sette del mattino, dopo essere rimasta un'ora a chiacchierare con la mia migliore amica della piacevole notte e della chiamata da parte dei miei, proprio mentre lei e il suo fidanzato stavano urlando come due vichinghi.
Mi sono svegliata alle cinque del pomeriggio, sono scesa giù e ho incontrato per il mio cammino Alessandro, che mi ha trasportato nello sgabuzzino e mi ha baciata, strappandomi quasi di dosso la maglietta. Gli ho tirato uno schiaffo e un calcio nelle palle, perciò penso che non si avvicinerà a me per un bel po', visto che l'ho chiuso dolorante dentro la piccola stanza. Penso che l'abbia liberato Luca, perché ha sentito le sue bestemmie.
Mi sono ricordata all'ultimo minuto che questa sera avrei dovuto avere un appuntamento con John, Josh o come cavolo si chiama, perciò sono corsa a prepararmi senza darmi un'occhiata allo specchio.
Quando sono uscita di casa mia madre mi ha chiamata di nuovo e, mentre salivo sul taxi, ero intenta a spiegarle che ieri sera la linea è andata via e non c'era stato campo per tutta la notte.
E adesso eccomi qua, a cercare di sembrare felice e spensierata al fianco di questo ragazzo che probabilmente si è invaghito di me.Ma chi me l'ha fatto fare, accettare di uscire con lui?
«Ti va di andare al cinema?» mi chiede.
Al cinema? Che noia!
«Sì», rispondo. Almeno potrò addormentarmi senza che lui mi veda.
«Okay, andiamo allora.»
Cerca di prendermi per mano ma io la scanso. Ma cosa gli salta in mente?
Quando entriamo dentro al cinema, John mi conduce alle poltrone in prima fila.
«Adoro le prime file!»
Anche io! Solo per il fatto che mi fanno venire il torcicollo per riuscire a vedere tutto e mi riducono la vista per la vicinanza, le adoro!
Sbuffo annoiata mentre lui è troppo impegnato a scegliere i posti per far caso a me, ma quando mi guarda gli sorrido.
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A summer to live
Roman d'amour[Completa] Feste. Alcol. Sesso. È questo il suo stile di vita. Sofia è una ragazza di diciotto anni che è partita a Los Angeles per le vacanze estive dopo il diploma. A farle compagnia è la sua comitiva di amici, tra cui c'è anche la sua migliore...