Inutile dire che l'aria che si respira è completamente diversa. Sarà per il cambio di temperatura, sarà per l'inquinamento maggiore. Oppure può essere dovuto anche al fatto che Valentina si sta spruzzando diecimila litri di profumo perché dice di far puzza.
«La vuoi smettere? Questo tuo spreco non mi sembra per niente essenziale. E lo sai, vero?, che se spruzzi il profumo se fai puzza, fai ancora più puzza?»
«Non ho detto di fare puzza, solo che mi ero dimenticata a metterlo.»
«Be', qualcunque cosa sia, per favore... piantala, okay?»
«Cosa hanno le mie due donne da litigare non appena scese dall'aereo?»
Alessio si avvicina e ci circonda le spalle con le sue possenti braccia. Valentina sembra star prendendo fuoco.
Se va pazza per Alessio? Da sempre, si può dire. Anche se adesso è fidanzata con Riccardo, non manca di nominarlo certe volte. Di dire, per esempio, che ha un bel culo. Concordo con lei quando, poi, si gira a guardarlo quando passa.
«Lascia stare» sbuffo. «Si può sapere quanto tempo ci mettono a scaricare le valigie dall'aereo? Stiamo aspettando da un quarto d'ora ormai!»
Non finisco nemmeno di lamentarmi che una sirena assordante all'improvviso rimbomba nelle orecchie di tutti i passeggeri. Quando finalmente vedo le valigie spuntare dalla remota estremità di questo nastro, il mio volto si illumina.
Ma passano dieci, venti valigie e ancora non si vede la mia. Sì, siamo più di cento passeggeri, ma la mia valigia era stata una delle ultime ad essere imbarcate - la solita ritardataria che sono.
Quando ormai tutti hanno la loro valigia e si stanno affrettando ad uscire dall'aeroporto, io mi preparo per andare a fare la mia denuncia di smarrimento.
«Smettila di agitarti, santo cielo!» Valentina cerca di calmarmi, ma sta facendo l'esatto opposto. «Alessio, diglielo tu.»
«Eccola là!» esclama, invece.
All'udire le sue parole, mi volto di scatto e la vedo: la mia amata valigia giace sul nastro da sola.
«Oh, sia lodato il cielo!»
Cerco di afferrarla, ma - oddio! - è troppo pesante! Avrei dovuto evitare di portarmi una valigia così grossa. Mentre cerco di tirarla giù, i miei amici se ne fanno tutte risate.
«Un aiutino, per favore?»
Niente da fare; Valentina e Alessio continuano a ridere come due semplici coglioni.«Alessio!» lo sgrido, e lui, finalmente, si mette subito sull'attenti e corre a prendere la mia valigia.
«Non essere così servizievole nei suoi confronti» sputa Alessandro. «Non se lo merita.»
«Come prego?»
«Dovresti essere tu il dominatore» continua rivolgendosi al suo amico.
Alessandro, tipo losco e maschilista, è un cretino agli alti livelli. È un amico di Alessio che, sfortunatamente, ha avuto la possibilità di fare questo viaggio.
So che anche io a volte faccio battutine del genere - a volte vado anche oltre alle battutine - ma il suo tono è così disgustoso che mi fa venire solo da vomitare.
Mi sta attaccato da mesi, ormai. Mi ha preso come la sgualdrina del gruppo. Peccato che io non sono una delle sue troie, e quindi lo schifo già appena lo vedo. Non sarà mai un mio amico, neanche lontanamente.
«Tappati la bocca, amico. Lei è una ragazzina sensibile.»
«Come dici, scusa?»
Rimango stupita dalla risposta di Alessio, ma la prendo sul ridere. Di lui mi fido, lo conosco meglio di se stesso, so che lo fa solo per farmi indispettire. Non gliela darò mai vinta.

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A summer to live
Romance[Completa] Feste. Alcol. Sesso. È questo il suo stile di vita. Sofia è una ragazza di diciotto anni che è partita a Los Angeles per le vacanze estive dopo il diploma. A farle compagnia è la sua comitiva di amici, tra cui c'è anche la sua migliore...