«Andiamo, su.»
Vale mi incita a muovermi, mentre per l'ennesima volta nel giro di due giorni mi ritrovo a trascinare una borsa pesante.Credo che lei si stia vendicando per tutte le volte che non l'ho aiutata, visto che mi guarda divertita mentre se ne sta comodamente seduta dentro l'auto.
Dopo che mi hanno svegliata dal mio dolce riposo alla riva accanto al mio amico, mi hanno informata che avevano organizzato qualcos'altro per questa giornata.
Mi hanno detto che era ora che visitassimo la città, dopo più di un mese di permanenza in cui siamo rimasti sul divano a grattarci la pancia.
Non hanno torto, in effetti. Da quando sono qua non ho visto granché di Los Angeles. Mi è sembrato solo una città che faceva da sfondo per tutte le mie pazzie, per tutte le notti in disco e per tutte le notti di sesso. Niente di più.
Ma adesso che ci penso ho visitato qualcosina. Hollywood, lo zoo, l'acquario, South LA, Downtown. In piccola parte, ma l'ho visitata.
Li ho aiutati, mio malgrado, a smontare tutto e ripulire la spiaggia dal casino che avevamo lasciato - Valentina, ambientalista com'è, mi ha praticamente obbligata a restare contro la mia volontà.
Adesso alcuni sono partiti con i taxi, invece io, Alessio, Valentina e Riccardo stiamo per partire con la nostra adorata macchina.
Sono tutti seduti nell'auto mentre aspettano che io finisca di caricare nel portabagagli la mia borsa. Non ho nemmeno controllato che ore sono, ma penso che non saranno nemmeno le undici.
Inutile dire che avrei preferito centomila volte di più rimanere nel mio lettuccio a dormire, ma questo l'ho visto solo di sfuggita mentre raccoglievo un paio di cose nella mia camera.
«Salta su, Sof. Santa Monica ci aspetta.»
Non so perché non ci siamo mai andati prima, infondo non siamo così distanti. Tre quarti d'ora in auto al massimo, ma non ci siamo mai andati. Ho visto tante altre spiagge, ma una di quelle più famose mi rimane ancora sconosciute.
I ragazzi hanno deciso che sarebbe stato troppo scontato rimanere nella solita spiaggia anche il giorno di ferragosto, perciò ci faremo il bagno nel mare che bagna la sabbia di Santa Monica, per poi rimanere lì tutto il giorno a fare shopping o a girare per le strade.
L'idea mi ecciterebbe tantissimo se non fossi mezza addormentata e stanca morta, come se avessi passato una giornata intera a zappare la terra. Non l'ho mai fatto e mai lo farò, ma penso che la sensazione che ti avvolge a fine giornata sia proprio quella che provo adesso. Non riesco nemmeno a tirare su le braccia per accendere l'aria condizionata. Per questo, infatti, durante il breve tragitto, mi concedo un bel pisolino.
* * *
«No, lasciatemi in pace!»
Mi aggrappo con tutte le mie forze allo sportello dell'auto, mentre i miei amici mi tengono i piedi in aria cercando di staccarmi. Ma sono come il koala che si aggrappa al suo albero di eucalipto.
«Ho sonno, non voglio scendere dall'auto!»
Sento qualche borbottio da parte di Alessio e qualche altro sbuffo.
«E muoviti!»
Alessio dà la spinta decisiva e io sbatto sul duro cemento della strada.
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A summer to live
Romance[Completa] Feste. Alcol. Sesso. È questo il suo stile di vita. Sofia è una ragazza di diciotto anni che è partita a Los Angeles per le vacanze estive dopo il diploma. A farle compagnia è la sua comitiva di amici, tra cui c'è anche la sua migliore...