Capitolo 62

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Quando torno a casa, un giorno dopo aver detto addio a Simone, dopo una lunga passeggiata lungo Manhattan Beach, trovo Valentina che piange.

«Oh, santo cielo. Che ti è successo?»

Lascio le mie auricolari e il mio cellulare sul tavolino di fronte a noi, poi mi butto di tutto peso sul divano.

Lei continua a piangere, nascondendo il suo viso tra le mani.

«Val...»

Non so che dire, non so che fare. Non ho idea di quello che le prende, di cosa sia successo in questi trenta minuti in cui sono stata via. Questa casa non regge in piedi senza di me.

«Dimmelo tu cos'ha fatto, Sofia!»

La voce di Riccardo risuona furiosa e dura alle mie spalle. Sobbalzo quando la sento, e mi volto immediatamente.

«Cosa c'entro io?»

«Oh, mia cara amica. Ormai non so più se definirti così.»

Alzo le sopracciglia con sguardo perplesso. Alle sue spalle entra nella stanza pure Samuele, che mi guarda con uno sguardo quasi vendicatore.

Di che diavolo stanno parlando tutti?

«Si può sapere che succede?» chiedo spazientita.

«Sei sempre stata tu la causa di tutto. Valentina mi ha raccontato ogni cosa. Lo so che sei tu quella che la sprona sempre a tradirmi. Bacia quello, scopa con quell'altro...»

«Cosa?» impallidisco di fronte alle sue parole, e nella mia mente i ricordi della notte in cui Riccardo ha scoperto che Valentina lo tradiva riaffiorano nitidi. E ricordo ancora che lui mi aveva ringraziata per averla fermata. Ricordo i sensi di colpa.

Oh, mio Dio. Perché ha dovuto scoprirlo ora? Perché questi ultimissimi giorni di vacanza nessuno sembra volerseli godere?

«E cos'era quella cosa che avete fatto in quell'hotel, un'orgia? Santo cielo, quanto mi fate schifo, tu e quei tuoi due amici del cazzo.»

Riccardo tace, rimanendo immobile in mezzo al soggiorno con le braccia incrociate.

Sposto il mio sguardo su Valentina, che adesso sembra aver smesso di piangere e mi guarda senza alcuna emozione sul viso.

«Che significa, Val?»

«Non provare a negarlo, Sof. Tutti sanno cosa fai, come istighi Valentina a tradire il suo fidanzato.»

«E tu, Sam? Che c'entri in tutto questo? Sei ancora arrabbiato perché ti ho detto che non volevo avere niente a che fare con te e la tua fidanzata? Lo sai che quel bacio è stato uno stupido incidente, non ci posso credere che tu te la sia presa così tanto. Mi sembri un bambino.»

Lui mi guarda con un ghigno sul volto. «Quando si tratta di te, stai ben attenta a stare lontana da quelli fidanzati. Quando si tratta di quelli fidanzati, non te ne frega niente se tradiscono o no.»

«Che cosa?» Le sue parole hanno almeno un senso? Perché io non riesco a trovarlo.

«Insomma, le cose stanno degenerando per una sciocchezza!» sbotto, quando tutti mi guardano sprezzanti.

«Ti sembra una sciocchezza, questa? Giocare con le vite degli altri è solo un gioco per te?» mi rimprovera Rick.

«Io non c'entro nulla! Ho dato solo dei consigli, non l'ho mica obbligata con la forza a fare tutto quello che ha fatto!»

«Lo ha fatto perché si fidava di te, perché pensava che stesse facendo la cosa giusta. E lo ha fatto perché è una stupida del cazzo!» sbotta il biondo. «Tutti sono stupidi se si fidano di te! E lo sono stato anche io credendo che tu fossi la sua salvatrice mentre eri la tua tentatrice.»

A summer to liveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora