Questo cuore, queste stelle; Mondo Marcio

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FEDERICO CHIESA
Mi svegliai con lei che si mordeva un unghia e fumava, quella giacca anni 60 e le scarpe bianche. Mi rigirai nel letto, la sua mano cosi piccola sulla mia e il modo in cui il suo corpo reagiva al mio tocco. Sembrava giusto e sbagliato allo stesso tempo.
In quel momento mi mancava Vittoria, o forse solo un corpo da abbracciare mentre rimanevo a letto.
Avrei dovuto studiare, eccome, ma decisi di aspettare l'allenamento a letto, al massimo davanti alla tv. Poi mi tornò in mente quello che le avevo detto ieri, avrei potuto dirle di venire, oggi mi sarei allenato solo il pomeriggio.
fedexchiesa: Vieni alle 18 al Franchi?
Lanciai il telefono sul divano e mi diressi in cucina, ma che ore erano? 11?
Pasta? Pasta. Mi avviai verso la cucina ma Il telefono iniziò a squillare, era Gianmarco, non avevo voglia di sentirlo. Avevo trovato il divano, la cucina ora era un vago ricordo. Dopo neanche cinque minuti sentii suonare il campanello.
"Gil?"
"Sei impegnato Fede? A casa mi annoiavo" io e Gil abitavamo nello stesso condominio, lui qualche piano più in basso, per questo eravamo diventati ottimi amici
"Mi casa es tu casa" gli risposi invitandolo a entrare
"Salterò tutte le domande formali per arrivare a quella importante: perché litigavate per quella ragazza in campo?"
"Anche io sto bene grazie" gli risposi sarcastico
"Dai Fede, tu e Giovanni che litigate? Mai vista sta cosa. In campo poi...
Chi l'ha vista per primo?"
"Io" risposi senza esitazione, mi accorsi troppo tardi di essere caduto nella sua trappola "No, cazzo, ti odio. Non interessa a nessuno dei due"
"Allora perché è venuta per Simeone? Ha già conosciuto il fratello pure"
"Senti Gil, vaffanculo okay? Tea non starà mai con Giovanni, mai. È venuta per lui perché l'ha invitata lui, perché gli piace provarci con persone con cui non può farlo. Non me la bevo che voglia solo esserle amico"
"Sei geloso o sbaglio?"
"Sbagli Gil, non è che ho chiuso con Vittoria perché mi interessi lei, chiaro?"
"Hai chiuso con Vittoria?" chiede stupito
"Sì"
"Credevo che la cosa stesse per diventare ufficiale"
"Non era più lo stesso..."
"Quindi non è per questa ragazza?"
"No, si chiama Tea comunque, l'hai conosciuta alla mia festa"
"Oh si, sai che la mia memoria fa cilecca, però me la ricordo. Era davvero bella, sbaglio o era venuta con Gianmarco?"
"Sì"
"La storia si fa interessante, beh tra i tre litiganti il quarto gode no?"
Smisi di guardare la tv e mi girai verso di lui "Gil, non pensarci nemmeno"
Rise "Scherzavo amico, però dovresti ammetterlo che ti piace"
"Non mi piace, è solo una mia amica e ci tengo alla nostra amicizia"
"Allora perché non la lasci a Gio?"
"Non fa per lei"
"Cosa? Ma se è una delle persone migliori che conosciamo!"
"Sì ma fa il calciatore, magari se ne va da Firenze e la fa star male..."
Lo sguardo di Gil in qualche modo si addolcì "Amico, sei un gran giovane calciatore, diventa un gran giovane uomo" e con quella frase si diresse in cucina, rovinando il momento saggio
"Che mangiamo? Sai che Pioli si incazza se abbiamo ancora il pranzo sullo stomaco ad allenamento!" lo sentii urlare

Guardai un'ultima volta il telefono, speranzoso di una sua risposta prima di entrare in campo, ma tra le notifiche in direct mancava la sua. Che poi non sapevo perché non ci scrivessimo mai su whatsapp. Forse perché era iniziato tutto da Instagram.
Giovanni felice rideva e scherzava con Therau, chissà se aveva sentito Tea lui.
Mi allenai sempre con Benassi che da bravo papà continuava a parlarmi dei suoi figli e di Giusy, gli brillavano gli occhi a parlare della famiglia che si era costruito.
Per fortuna Pioli aveva scelto di farci fare l'ultima ora di partitella tra di noi, avevo bisogno di scaricare la rabbia, doveva saperlo che non sarebbe mai venuta.
Ne sbagliai due, troppo potenti e scentrati. Poi vidi Giovanni salutare qualcuno, probabilmente era arrivato il fratello così mi girai per salutarlo e vidi due figure. Un ragazzo abbastanza alto con i tratti marcati, la carnagione olivastra e i capelli scuri e una ragazza ragazza castana, più bassa, con una giacca anni 60 e una fascia di lana tra i capelli. Tea. Era venuta. Con uno.
"Ahia,cazzo" mi girai di scatto quando una pallonata mi arrivò dritta nel culo
"Scusa Fede, ma noi abbiamo ripreso ad allenarci, tieni a bada gli ormoni" disse Gil, che aveva appena calciato apposta contro di me.
Recuperai di corsa Giovanni, tenendo d'occhio i movimenti di Tea che stava incredibilmente parlando con Pioli. Com'era possibile?
"Lui chi era?" gli chiesi
"Suo fratello? Un suo amico? Non so esattamente"
"Se fosse il suo ragazzo?" chiesi titubante
"Non la porterebbe da te" rispose
"Ma noi siamo amici"
"Allora sarebbe rimasto con lei, tranquillo ora? Dopo le chiederai tutto quello che vuoi. E anche se stessero insieme tu hai lasciato Vittoria per Tea, perché lei non può fare lo stesso?" disse Giovanni sornione
"Gil!" urlai dalla frustrazione, se ne aveva parlato con altri oltre che con Simeone...
Averla lì mi dava una nuova carica, le avrei fatto vedere chi ero, altro che Giovanni.
Dopo cinque minuti segnai, mi girai verso di lei e la guardai fisso. Nessuna esultanza, nessuna parola. Incontrai i suoi occhi, un'espressione indecifrabile nel volto. Non sapevo neanche io cosa fare.
Prima della fine segnai ancora e ripetei quello che avevo fatto prima. Gli occhi di lei sempre fissi su di me. Pioli fischiò e ce ne andammo in spogliatoio. Controllai il telefono, aprii Instagram e vidi che aveva caricato una storia, la aprii, era di un minuto fa. Erano lei e Simeone sorridenti, la scritta "that boy 😻" in viola sotto. Mi fiondai in doccia e mi vestii, senza essermi asciugato i capelli la cercai, era seduta nello stesso luogo di prima, Gil Dias la stava facendo ridere. Appena mi vide entrò in spogliatoio.
"Non credevo saresti venuta" le dissi sinceramente
"Sorpresa" esordì sorridendomi per la prima volta da quando era arrivata.
"Ti ha portata il tuo ragazzo?"
Lei rise "No!"
Le presi la mano e la portai a fare un giro per l'Artemio Franchi. Mentre camminavamo tirai fuori il telefono e fotografai le nostre mani unite, lei che mi guidava senza sapere la strada. Aggiunsi "Troubles in Heaven" e la caricai bloccando la visione a Vittoria, non avrebbe mai capito chi era quella ragazza ma non volevo pensasse che l'avessi lasciata per un'altra, non era vero.
Quando fui sicuro che tutti se ne fossero andati la portai nello spogliatoio al mio posto e le chiesi "Vuoi sederti?"
"Preferisco Simeone" mi disse con un ghigno
La afferrai per i fianchi e la feci sedere sopra di me
"No, tu preferisci Chiesa" le sussurrai all'orecchio prima di baciarla, e sentirla ricambiare il bacio mentre giocava con i miei capelli bagnati mi fece sentire come l'esordio in under 21.

90° minuto || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora