FEDERICO CHIESA
"Io davanti" disse Adele aprendo la portiera. Sapevo benissimo che Tea voleva stare davanti, e anche io la volevo davanti ma Adele era mia sorella perciò non dissi nulla. Lei aprì la portiera a Lorenzo e si sedettero dietro. Durante tutto il tragitto Adele mi continuava a parlare delle sue amiche e di svariati ragazzi, appena potevo io gettavo lo sguardo sullo specchietto retrovisore per dare un' occhiata a Tea ma non aveva smesso un attimo di guardare fuori dal finestrino, non aveva neppure attaccato il cellulare per mettere la musica, stava lì, spenta.
Sospirai.Quando entrammo tutti in casa pensai per un momento ad avere una famiglia con Tea. Non avrei voluto che lavorasse ma penso che lei sarebbe stata contraria, perciò avrebbe fatto qualsiasi cosa le sarebbe piaciuto, l'avvocato, il medico, la parrucchiera, la barista, qualsiasi cosa. Avrebbe pensato al suo lavoro però in funzione dei figli perché non avrebbe voluto che li crescesse una babysitter ma che secondo me sarebbe stata essenziale soprattutto quando avremmo avuto bisogno di tempo per noi stessi. Ci saremmo sposati in chiesa, avremmo avuto dei figli presto e i nostri genitori ci avrebbero aiutati. Ci vedevo a litigare, allo stadio insieme ad ogni partita, distesi insieme sul letto nei rari momenti di tempo libero, in qualche posto esotico per festeggiare gli anniversari, poi a leggere sul divano, a cucinare per tutti, a invecchiare insieme
"Non entri?" mi chiese abbracciandomi, molto spontaneamente
"Certo, mi ero incantato" come ogni volta che ti vedo
"Io dormo con Fede" si prenotò subito Adele
"Veramente Adele..." iniziai "dormirebbe Tea con me"
"Stai dicendo di no alla tua sorellina?" mi disse, la maledissi, come facevo a dirle di no
"Dai, vai che arrivo. Lorenzo vuoi dormire con noi?"
"Per carità, mi prendo il letto nella stanza degli ospiti" disse andando in bagno a prepararsi. Tea si stava cambiando in salotto, muta
"Ehi straniera"
"Ciao bello" si sforzò di mostrarsi a suo agio sorridendomi
"Sul divano come ai vecchi tempi" dissi scherzando e lei annuì
"Buonanotte Fede" disse scalciandomi via
"Buonanotte Fede?"
"No, tu devi dire: buonanotte Tea"
"Cosa vuol dire buonanotte?" chesi stupito
"Che ti auguro di passare una buona notte" rispose ovvia
"Dove è finito il bacio della buonanotte notte? Tu che ti avvinghi a me e non mi lasci andare? Io che provo a sedurti nonostante ci siano i miei fratelli in casa?" le chiesi tra il perplesso e il preoccupato
"Fede, vieni?" chiese Adele che era entrata in salotto
"Arrivo, prima devo punire questa bambina cattiva" dissi sovrastando con il mio corpo Tea che si era coperta velocemente facendomi baciare così, invece che lei, il tessuto. Allora mi lasciai cadere di peso su di lei, si lamentò e si scoprì "Ehi!" disse arrabbiata ma fingeva perché iniziò subito ad accarezzarmi i capelli e a mettersi comoda sotto di me, mi stavo per addormentare quando mia sorella mi richiamò "Fede?"
"Fede?" disse piano Tea, mi stava chiedendo di restare.
Non sapevo proprio cosa fare, volevo avere la capacità di dividermi in due, ma non potevo, quindi le diedi un bacio che non ricambiò mai e me ne andai, sull'uscio la sentii parlare
"Potevi portarmi a casa" disse, ma, Tea, a svegliarti e vedermi non ci pensi?Quando mi alzai Tea, ovviamente, era già in piedi. Aveva apparecchiato la penisola e preparato il caffè. Lorenzo stava seduto a guardarla intenta a cercare qualcosa che forse neanche c'era
"Nocciolata anche qui?" chiese un po' a Lorenzo un po' a sè "ma c'è altro in questa casa? Beh la vuoi un po' di nocciolata"
"Certo che la voglio" disse lui, ovvio, la mangiava sempre anche a casa "invitiamo anche Gil?" le chiese
"Penso che stia ancora dormendo, uguale a tuo fratello" gli rispose "cos'hai oggi a scuola?"
"Matematica" Tea fece una faccia disgustata, odiava la matematica solo perché andava male "Geografia, Arte, Musica,mmmh"
"Ti piace arte?"
"Così e così, non sono bravo a disegnare"
"Io uscivo sempre dai bordi quando coloravo"
"Anche io" disse Lorenzo entusiasta, mi faceva felice sapere che almeno loro andavano d'accordo
"Inutile che ti stupisca per la nocciolata, in questa casa la marmellata c'è solo per te" dissi facendoli accorgere della mia presenza
"Buongiorno amore" le sussurrai all'orecchio mettendole le mani sulla vita
"Che schifo il tuo alito puzza" esordì lei scansandosi, Lorenzo rise divertito e alla sua reazione anche Tea sorrise, però alla fine mi baciò facendo disgustare Lorenzo
"Ce l'hai una fidanzata?" gli chiese lei
"No" rispose subito
"Oh, come no, Maria?" dissi
"Non ho la fidanzata" disse rivolgendosi a Tea
"Vuoi la mia?" Gli chiesi
"Se vuoi" disse un po' disinteressato alzando le spalle facendo ridere Tea
"Se vuoi possiamo fidanzarci" gli disse lei
"Va bene allora" Lorenzo era molto convinto ora "ma con Federico come facciamo?"
"Ne troverà un'altra" disse Adele entrando in cucina
"Buongiorno" le disse Tea, lei ricambiò con un mezzo sorriso. Ora eravamo tutti seduti a mangiare, Tea continuava a guardare l'ora facendomi venire l'ansia. Quando finimmo li caricai tutti in macchina, Tea rigorosamente dietro perché se no Adele... ma Lorenzo era contento, ancora di più quando prima di mollarlo a scuola lei gli diede un bacio sulla guancia. Adele poi scese mormorando un ciao e raggiunse le sue amiche alle quali ricambiai il saluto
"Finalmente davanti" esclamò buttandosi sul sedile. Arrivammo a scuola sua, ci scambiammo un bacio veloce e scese, quando scese e mi passò davanti tirai giù il finestrino e suonai il clacson "Ehi bellezza" l'avevo fatto solo perché sapevo che si sarebbe vergognata, infatti tirò su il cappuccio raggiungendo Serena più velocemente.Poi tornai a casa e iniziai a studiare un po' aspettando le dieci per l'allenamento.
"Com'è andata, cucciolotto?" mi chiese Riccardo prendendomi in giro, ruotai gli occhi
"Adele la odia, mia mamma la ignora, mio padre è stato gentile e Lorenzo si è fidanzato con lei"
"Cosa pensi che abbia Adele?"
"Forse l'ho viziata troppo, forse é la prima ragazza così presente nella mia vita, forse altro" ipotizzai
"Sono sicuro che la situazione migliorerà"
"Speriamo"
"Se non migliora che fai?" si intromise Biraghi, che non sapevo neanche ci stesse ascoltando
"Che vuoi che faccia?" chiesi a lui curioso
"Vediamo...potresti scappare in Congo"
"In Congo?"
"Inizi a raccogliere banane e poi fai abbastanza soldi da essere il proprietario di una piantagione di banane" spiegò convinto
"Perché Dio ha dato la voce a gente come lui?"Family is family, in church or in prison
You get what you get, and you don't get to pick 'em
They might smoke like chimneys, but give you their kidneys
Yeah, friends come in handy, but family is familyGrazie NamelessRaffa per la tua fantastica storia.
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90° minuto || Federico Chiesa
FanfictionCosa succede quando il mondo anonimo di un'adolescente di città incontra quello luminoso e chiacchierato di un calciatore di serie a?