Jesus, don't want me for a sunbeam, Nirvana

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FEDERICO CHIESA
"Federico" mi chiamò Massimiliano scuotendomi la spalla
"È ora di prendere la bara"
Lo guardai, i bordi sfuocati per le lacrime che da tre giorni non avevano abbandonato i miei occhi, ma stava piangendo anche lui. Annuii e ci abbassammo per prenderla.
E neanche un mese fa stavo prendendo Vittorio.
Pretendevo un senso a tutto questo, volevo sapere perché, li avevo persi, per sempre. Erano così giovani e belli, allegri e sognatori. Dicono che muoiono sempre i migliori, è proprio così.
Il prete si inventò qualche parola su Tea, ma lui non la conosceva veramente.
Mi stavo arrabbiando da morire.
Massimiliano ci provò, a parlare di sua sorella, ma dopo che pronunciò il suo nome iniziò a piangere. Allora salii io.
Guardai un attimo i presenti. C'era la mia famiglia; Gianmarco, Matteo e Pietro in piedi mi guardavano, la famiglia di Tea e Remie, piangevano tutti in silenzio; le sue compagne di classe e di squadra. Eda e Annachiara con Gil e Giulio erano seduti in prima fila, c'erano anche Gio che stringeva qualcosa tra le mani e Alessandro. Poi c'era Biraghi, Lo Faso, Milenkovich. C'erano anche Patrick e Vittoria, silenziosi. C'erano tutti, li guardai tutti e iniziai a parlare
"Tu sei lei e lo sei stata sempre.
Non ti conoscevo neanche da un anno e già ti amavo, ti amo. Lo sai, lo sanno tutti. Guarda quanta gente, come me" e nella mia testa pensavo che in realtà era meno di me" ti ama.
Abbiamo litigato tanto, ma siamo tornati sempre. Tu ci sei sempre, per tutti. Fede devo aiutarlo mi dicevi, e andavi ad aiutare. Quando stavi male tu però non volevi nessun'aiuto. Ti siamo stati vicini lo stesso.
Voglio svegliarmi con te domani, i capelli sparsi e sul viso i segni del cuscino, gli occhi gonfi. Niente di più bello ai miei occhi. Voglio portarti al mare, vederti giocare a pallavolo. Voglio vederti truccarti prima di una festa, e toglierti i tacchi perché ti fanno male. Voglio che litighi con me, voglio fare pace, voglio amarti e fare l'amore con te, anche se tu non ci credi, all'amore. Voglio vederti allo stadio, a casa di Gio, a tavola con la famiglia. Mia piccola Tea, voglio solo che abiti nella mia città" sospirai e asciugai le lacrime "Grazie, per essermi stata affianco e per avermi permesso di essere al tuo fianco. Scusa se sto trovando solo parole banali, ma nulla ti fa giustizia. Ti amo, sei il mio cuore, come posso andare avanti? Dovevo proteggerti e ho fallito, scusa.
Mi manchi amore mio, la mia piccola Tea Paradiso." E andandomene sussurrai Rio, prenditi cura di lei.

Mi sembrava di rivivere la stessa situazione di Vittorio. Non mangiavo, non uscivo, non dormivo.
Gio era quasi sempre a casa mia per prendersi cura di me. Puliva, cucinava, mi parlava. Vennero anche Massimiliano e Remie, Remie non si faceva la barba dal giorno in cui Tea era stata investita.
"Sei fortunato" mi disse "almeno ti amava" c'era un briciolo di cattiveria nella sua voce, ma lo capivo, avrei odiato anche io l'oggetto del desiderio di Tea
"Lo so. Eri speciale per lei, quando ti sei allontanato...non era più la stessa"
"Ha spezzato il cuore anche a me" mi disse
"Dovete smetterla di commiserarvi, lo sapete. Lei non avrebbe voluto. Ognuno si riprenda in mano la sua vita" parlò per la prima volta Massimiliano
"Non fare un cazzo non renderà onore alla sua vita, riprendere in mano la vostra si" lo sostenne Giovanni
"Lei ci guarda dall'alto. Io ci credo. Prima stavo piangendo ed è caduto un libro, era il suo segnale per farmi smettere, so che sembra assurdo ma è mia sorella e..."
"Ti crediamo tutti" gli dissi. Per il resto non ascoltai molto quello che dicevano, stavo pensando a lei.

Cara Tea,
come ben sai non c'è giorno, in questi anni, che non ti abbia scritto, o pensato.
Tra poco mi sposo e non posso nascondere il fatto che vorrei vedere te all'altare. Vorrei vivere con te e avere figli con te.
Mi hanno sempre tutti detto di andare avanti.
A Giovanni Caterina non piace, perché anche lui, accanto a me, ha sempre visto te.
Hai lasciato un segno indelebile.
Non ho più amato dopo di te.
Eravamo così giovani.
Eri così...tu.
In camera ho ancora la nostra prima foto, quella che mi hai regalato al compleanno.
A Caterina ho detto che eri la mia migliore amica.
Non avrebbe sopportato la verità.
Per me tu sei più viva che morta.
Ti amo,
sempre di più.

Jesus, don't want me for a sunbeam
Sunbeams are never made like me

Grazie a te che hai letto fino a qua,
a te che hai letto e lasciato una stellina, e a te che hai anche commento.
Grazie NamelessRaffa per tutto il tempo che hai perso per me.
Infine grazie a te, che mi hai detto "Perché non provi a scrivere su wattpad?" e non hai letto nulla di quello che ho scritto per te.

Ho pubblicato il primo capitolo di Petit mort||Julian Draxler
se volete darci un'occhiata ne sarei felice.
https://my.w.tt/0bUwXAIKFN

90° minuto || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora