Auf Auchse, Franz Ferdinand

10.6K 355 39
                                    

FEDERICO CHIESA
Mi feci un batti cinque da solo, grande Fede, stai risolvendo la situazione!
Ogni cosa che dicevo peggiorava la situazione, come mi era saltato in mente di dire quella roba? Ora dovrei proprio andarmene da Giovanni, invece sentii la bocca aprirsi "Non è quello che volevo dire" urlai
"Beh, è quello che hai detto!" urló lei di rimando
"Sei stata la prima a dormire con un altro!"
"Mi avevano molestata » disse piano
Mi risedetti vicino a lei e le accarezzai i capelli, questa volta non si spostò
«ehi piccola Paradiso, sono qui » le sussurrai facendola stendere tra le mie braccia. Non rispose ma continuò a piangere
« Non intendevo dire quello, é che non sono bravo in queste cose. Io ti voglio bene veramente, e vederti con quello... avevo bisogno di pensare ad altro... »
Si strinse più vicina a me e la sentii respirare pesantemente sul mio collo
« Ti sto bagnando il maglione » disse
« Puoi continuare quanto vuoi » la rassicurai
«No, dobbiamo andare a cena » rispose alzandosi e cercando di ricomporsi. L'aiutai ad alzarsi «Quindi posso rimanere? » Annuii sistemandosi il vestito e i collant
« Ma non odiavi le calze e i vestiti? » le chiesi cercando di cambiare argomento
« Ho detto che puoi rimanere, non che siamo amici, stai nel tuo » disse uscendo dalla stanza.
Per fortuna o per sfortuna ero seduto vicino a Tea, dall'altra parte avevo Massimiliano e davanti il fidanzato di una cugina, Luca. Per un po' parlammo di me, del calcio, mentre vedevo Tea parlare con le sue cugine con la coda dell'occhio, stava parlando della serata che aveva trascorso nel locale dove la fidanzata di Luca faceva la barista
« Mi sono divertita tanto, la serata era fantastica, Giovanni era proprio partito » disse ridendo al pensiero. Una delle mie mani si appoggiò sulla sua coscia coperta solo dalla calza, l'unico Giovanni di cui mi aveva parlato stava a Vienna, chi era questo? Simeone?
Lei non reagì al tocco, così lasciai là la mano e la accarezzai dolcemente con il pollice.
« Chi é Giovanni? » le sussurrai piano al lobo, il mio sospiro le fece venire la palla d'oca e sorrisi a me stesso per come reagiva il suo corpo a me
« Quello di Vienna, rompipalle » disse ruotando poco gli occhi
«Mmh, dovrò chiedere a Simeone se conferma la tua storia » risposi poco convinto
« Sei geloso? » chiese, troppo timida per guardarmi in faccia
« Da morire » risposi stampandole un bacio sonoro bacio sulla guancia che la fece gongolare
« Che schifo » commentó Erminio
« Solo tua sorella fa schifo » disse Alessandra, la fidanzata di Luca, per prendere in giro Tea che si finse indignata e iniziò a discutere con sua cugina finalmente intrecciando le sue dita con quelle della mia mano.

Non ci fu momento in quella sera in cui non la toccai. Che fosse la mia mano sulla sua coscia, la mia mano intrecciata alla sua, il mio braccio attorno alle sue spalle o alla vita, o lei seduta sulle mie gambe. Avevo bisogno di sentirla mia.
Tea da parte sua sembrò a suo agio e felice, mi trovai bene con la sua famiglia e a loro piacevo, per lo meno ai cugini, forse perché avevo concesso tutti gli autografi che mi avevano chiesto.
« Sembra che stia andando tutto bene » mi disse Massimiliano mentre eravamo sulla terrazza nel tetto a lanciare le lanterne volanti
« Spero proprio che duri » dissi mentre la vedevo sorridere con Alessandra e Luca, decisamente li adorava, era così bella mentre Luca la faceva ridere sollevandola. Poi i suoi occhi incontrarono i miei e potrei giurare che era arrossita, anche se il buio mi impediva di vedere bene. Luca la riposò per terra e si avvicinò alla sua ragazza per vedere il video che aveva fatto loro; Tea invece venne verso me e Massimiliano
« Non mi piace quando siete vicini » disse mordendosi il labbro inferiore
«Io cerco di parlare male di te, te lo giuro, ma Federico dice solo cose belle sul tuo conto! » scherzò Massimiliano portando le mani in alto come a difendersi. Tea lasciò sfuggirsi una risata e lo picchiò dolcemente sul petto
« Fede, ci fai una foto? » disse trascinando il fratello verso tutti gli altri cugini
«Possiamo fare con l'auto scatto così viene anche lui » suggerì Massimiliano
Tea storse il naso «Ne facciamo una anche solo cugini, okay Maxi? »
« Certo tesoro » disse capendo la sorella.
Ne scattai un paio, poi fui invitato da tutti a mettere l'auto scatto e unirmi alla foto. Mi accovacciai vicino a Erminio, temendo un rifiuto di Tea se mi fossi avvicinato. Per questo fui sorpreso quando si abbassò per abbracciarmi.

« Vuoi che ti porti io a casa? » le chiesi mentre ci infilavamo la giacca
« No, tranquillo, tanto i miei tornano a casa » rispose pronta
« Sei sicura? Posso farti fare un giro in macchina se vuoi, come con i bambini » tentai di convincerla giocando quella carta, sapevo quanto adorasse essere scarrozzata in macchina con la musica che sceglieva lei, a guardare fuori dal finestrino e cantare
« Okay.. » bonficchiò mettendo il broncio perché l'avevo persuasa facilmente.
Dopo una mezzoretta di giri e canzoni stonate la riaccompagnai a casa
« Dovresti baciarmi ora » disse fuori dal nulla
« Oh wow, non mi aspettavo di poterlo fare stasera... »
« No, infatti, ma purtroppo hai voluto accompagnarmi fino alla porta e ora siamo sotto il vischio » ah, ecco perché, peccato
« Che stronza » dissi mascherando la delusione con un sorriso mentre mi sporgevo per baciarla. Fu un bacio lento e dolce, di quelli che ti scambi quando sai che andrai via per un po', forse per sempre, ma cercai di accantonare il pensiero, e sperai che fosse così solo perché ancora doveva accettare il fatto, invece, ancora una volta quella sera mi stupii
« Non vuol dire niente, comunque » disse accennando a un sorriso di circostanza prima di girare le chiavi e sparire dentro casa.
Sperai che succedesse come nei film, in cui lui la aspetta e alla fine lei torna, ma aspettai invano finché non vidi la luce della sua stanza accendersi e lei seduta sulla finestra che si accendeva una sigaretta.

And now you wish she'd never come back here again
Oh, never come back here again
You see her, you can't touch her
You hear her, you can't hold her
You want her and you can't have her
You want to but she won't let you
Well, you see her, you can't touch her
But you hear her, you can't hold her
And you want her and you can't have her
And you want to but she won't let you

90° minuto || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora