TEA PARADISO
Massimiliano e Remie erano arrivati e tre giorni dopo avrei dovuto dare la mia risposta a Federico, solo che ancora non sapevo che avesse Remie e cosa dire a Federico.
"Remie" dissi entrando nella camera che condivideva con Massimiliano
"Dimmi Tea" disse lui con un tono apatico
"Possiamo parlare?"
"Certo, dimmi" disse continuando a guardare il telefono
"Massi, puoi uscire?" chiesi a mio fratello. I due si scambiarono una lunga occhiata che non seppi decifrare
"Non c'è bisogno che esca, tanto racconti tutto anche a lui" disse il francese
"Non questo" dissi io
"Tea..." rispose
"Ti prego, Remie, ne ho bisogno" supplicai, col cuore in mano
"Esci pure Max" disse a mio fratello, lui si alzò, poso la mano sulla mia spalla e uscì
"Raccontami" incitò il francese con un sorriso tirato
"Dovresti tu raccontarmi qualcosa..."dissi
"Non ho nulla da dirti"
"Ma per favore Remie!" iniziai ad agitarmi "non ci sentiamo più!"
"Sono stato molto occupato" spiegò alzando le spalle
"È vero, ma hai sempre trovato tempo per me. Basta scuse, che ti succede?"
Lui mi guardò attentamente e sospirò
"Niente, ma chérie" non me lo diceva da tanto, gli sorrisi dolcemente
"Per favore, sono preoccupata per te, ti voglio bene e non sopporto vederti così, e non sopporto non sentirti"
"Tea, non possiamo sentirci spesso come prima, okay? Non sarà un problema, ci sentiremo meno ma per le cose importanti ci sarò sempre"
"Spiegami perché" mi sedetti accanto a lui implorando, lui scosse il capo
"Non è importante"
"Tu sei importante" gli dissi, sospirò ancora
"Ti voglio bene, lo sai, sei come un fratello, sei una guida, sei il mio angelo custode..."
"È questo il punto, Tea!" Sbottò "Non hai capito che non voglio essere questo? Io non voglio essere questo! All'inizio andava bene, eri la sorellina si Massimiliano, poi mi sono affezionato a te, ti ho visto crescere e cambiare negli anni. Ti ho conosciuta, come hanno fatto pochi, soprattutto dopo Rio. Io ci sono sempre stato, e tu non ti sei mai accorta di me! Non sai quanto è stato difficile dirmi che non era niente di serio, che eri solo una come le altre. Invece per me non eri come le altre. Ogni volta che frequenti qualcuno tu mi scrivi per sentirti meglio, e quel qualcuno almeno una volta volevo essere io, almeno una possibilità. Mi spiattelli le belle cose con Federico, i minimi dettagli, quanto sei felice.
Io non ce la faccio più, e provo a dimenticarti ma nessuna è come te.
Devo allontanarmi, lasciamelo fare, mi merito di stare bene. E più ti sento più fa male. Vai via per favore" le parole di Remie mi spiazzarono, era come se mi avessero strappato il petto. Non avrei mai immaginato ciò. Iniziai a piangere, lui non si muoveva, si vedeva che non sapeva cosa fare. Il tempo passava e io pensavo a quella situazione di merda, a come lo avrei perso, al fatto che ero stata egoista e non ci avevo mai pensato.
"Remie, non te ne andare" dissi in lacrime
"Mi stai distruggendo" mi disse lui con la voce spezzata
"In realtà tu provi solo un grande affetto per me" gli dissi quasi gridando
"Non è vero! So quello che provo"
"È pieno di ragazze migliori di me là fuori"
"Lo so! Ma io volevo te!"
"Remie..."
"Ti voglio bene Tea, tanti auguri per tutto" disse cercando di farmi andare via
"No, ti prego, non puoi farlo" supplicai
"Se mi vuoi bene alzati, un giorno ci rincontreremo"
"Remie..."
"Se mi vuoi bene sai cosa devi fare" disse cercando di mostrare indifferenza. Ci guardammo a lungo, ognuno in testa sua ripercorreva quello che avevamo passato insieme.
"Avrai sempre un posto speciale nel mio cuore" mormorai
"Non il posto che vorrei"
"Ti meriti di meglio"
"Lo so"
"Promettimi che tornerai presto" implorai ancora sulla porta
"Ti voglio bene, piccola Paradiso" sorrise malinconicamente. Mi fiondai fuori dalla porta, c'era Massimiliano e mi precipitai a piangere tra le sue braccia
"Perché?" continuavo a ripetere in lacrime
"Andrà tutto bene" diceva cercando di rassicurarmi
"Non mentirmi! L'ho perso, l'ho perso. Vanno sempre via tutti"
"Tea...è per il suo bene"
"Lo so ma..."
"Lo sai e basta, calmati" mi disse abbracciandomi più forte."Ti stanno bene i miei vestiti" mi disse Federico lanciandomi una lunga occhiata "mi piace vedere il mio cognome su di te"
"Dai, andiamo a giocare a beach volley" gli dissi
"Puoi andare con quella maglietta?"
"Morirò di caldo"
"Te la tiri sù, dai. E poi potremmo anche non andare perché tra due giorni ho l'amichevole e potrei infortunarmi" mi disse, tenni la sua maglia e ci incamminammo verso il campo. Era la prima volta che portavo Federico nella mia casa al mare, per me quel luogo era importantissimo.
Lui non se la cavava male a giocare quindi ci divertimmo parecchio, di solito se non sei bravo in quella rete non giochi. Siamo degli antipatici ma abbiamo una voglia matta di giocare bene.Alla fine della giornata entrammo in mare con le gambe, il sole stava tramontando e tingeva il paesaggio di rosa. Non c'era quasi più nessuno. Presi la mano di Federico e vi intrecciai le mie dita, mi sorrise e ricambiai avvicinandomi.
"Ti amo" mi disse quando le mie mani si appoggiarono al suo petto e le sue mi circondarono la vita
"Ti amo" gli risposi con tutta la sincerità del mondo. Non credevo nell'amore ma provavo qualcosa che non avevo provato mai. Alla fine l'amore sono solo endorfine, vengo rilasciate per due anni e basta. Ma quando trovi la persona giusta, è tutta un'altra storia.Tryna find you but I just don't know
Where do broken hearts go? Where do broken hearts go?NON SAPEVO COME FAR FINIRE QUESTA STORIA, QUINDI I PROSSIMI TRE CAPITOLI SARANNO TRE DIFFERENTI FINALI. COSÌ POTETE SCEGLIERE COME FARLA FINIRE.
1) finale pessimista-Jesus, don't want me for a sunbeam, Nirvana
2) finale realista-Hold back thé river, James Bay
3) finale ottimista-Next to me, Imagine dragonsSCEGLIETE DI LEGGERNE UNO, OPPURE TUTTI E TRE, BASTA CHE NON VE NE PENTIATE.
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90° minuto || Federico Chiesa
FanfictionCosa succede quando il mondo anonimo di un'adolescente di città incontra quello luminoso e chiacchierato di un calciatore di serie a?