Life like this, The Main

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TEA PARADISO
« Quindi non l'hai più sentito? »
Scossi la testa
« E lui ti ha scritto? »
Annuii « Stamattina »
« Tea... »
« No, non iniziare, non ce la faccio, okay? »
«Ti lamenti che sta andando tutto male ma tu cosa stia facendo per questa relazione? Tu stai solo scappando! Quando ti fai uno spinello, quando sei partita per la Danimarca, quando non gli rispondi. Smetti di evitarlo. So che non vuoi parlargli perché non vuoi dirgli quello che provi, ma lui ti piace, e tanto anche. Hai paura che non ricambi? Bene, non dirgli nulla, ma non trattarlo così, esci con qualcun'altro, o smetti di pensare a lui in quel modo ma non trattarlo così. »
Iniziai a piangere, non perché Alessandro mi avesse urlato contro, o mi avesse ferito con le sue parole, ma perché erano vere e mi facevano dannatamente male « Scusa » fu tutto quello che gli dissi tra i singhiozzi. Ale si alzò e si sedette accanto a me « Non volevo farti piangere »
« No, é okay, solo..hai ragione. Ora accendila che voglio fuggire un'ultima volta »
« Brava, anche io ho bisogno di fuggire, solo per oggi » mi sorrise e appicciò lo spinello.

Rispondi ti prego, rispondi.
Niente, il cellulare squillava a vuoto. Era la terza volta che chiamavo in tutta la mattina, Giovanni mi aveva risposto e non avevano allenamento, mi stava evitando.
Dopo un'ora di strazio totale richiamai
« Ehi » dissi subito sorpresa
« Tea sono Gianmarco, scusa se sussurro ma ho risposto solo perché ora Fede non c'è »
« Ah, capito » dissi mangiandomi la lingua
«No, aspetta in linea, dovete parlare, vado a cercarlo » sentii dei passi e una voce in lontananza « prendi sto cazzo di telefono...okay ieri non ti ha risposto ma ti sta chiamando ora, parlale! »
« Ciao » disse la voce di Federico
« Come stai? Cioè non è la domanda migliore però... » potrei giurare che sorrise
« Tea, come vuoi che stia? Come te »
«Scusa, é solo che mi hai fatto male, e io il tradimento..lo sai... Fede non riesco a parlarne » sentivo le parole strozzarsi in gola
«Ehi tranquilla, lo so, anche tu mi ha fatto male lo sai vero? Tea, é difficile...Non sono bravo in tutto questo, é difficile anche per me,sai? Ho paura e continuo a sba.. »
«Usciamo? »
«Mmh, dormi da me stasera? Vado sul divano »
Annuii prima di rendermi conto che non poteva vederlo «Okay »
« Passo a prenderti alle nove, a dopo »
Perché gli avevo chiesto di uscire? Ma ancora di più, perché avevo accettato di dormire da lui?

Cercai di stendermi accanto a lui nel divano senza svegliarlo.
Non che lo avessi proprio perdonato, infondo se l'era scopata, ma avevo capito dove avevo sbagliato e tanto eravamo amici,no?
Non che uno dei due avesse parlato di quello che eravamo, avevamo solo bevuto qualche bicchiere di troppo, ma forse era proprio il non averne parlato unito all'alcol a farmi sentire abbastanza spavalda e in pace con me stessa da avere il coraggio di dormire con lui, giusto per ricevere qualche coccola.
«Che ore sono? » chiese ad un tratto, mi maledii per averlo svegliato
«Non lo so, é notte comunque » sussurrai riuscendo finalmente a stendermi
«È inutile che sussurri, mi hai già svegliato » disse facendo sfiorare le sue labbra contro il mio collo. Poi lasciò su di esso una scia di baci che arrivarono fino al mio seno coperto e lo baciò un po' più a lungo facendomi genere leggermente. Le mie mani volarono tra i suoi capelli mentre si spostava sopra di me e massaggiava con una mano l'altro seno. Amici. Istintivamente feci scontrare il mio bacino con il suo e lo sentii farsi duro. Mi alzò la maglia e il contatto delle sue labbra sulla mia pelle mi spinse a ripetere il movimento, portato avanti da lui.
Poi fu come se il mio leggero stato di ebrezza scomparve e mi ripresi
«No » Gli dissi spostandolo e riabbassandomi la maglia
«Cazzo Tea, scusa, credevo che tu volessi e mi sento un po' su di giri...ho sbagliato ancora, perché sbaglio tutto con te? »
«No, Fede, non é questo, é che non stasera okay? »
«Tea, mi dispiace veramente, tu eri venuta qui solo per stare con me e l'unica cosa che ho fatto io é stata cercar... »
Misi fine al suo discorso baciandogli le labbra «Stai tranquillo » gli sussurrai, il suo alito sapeva ancora un po' di alcol
«Non credevo mi avresti mai baciato, figuriamoci dopo quello che é successo »
«La magia del Natale » risposi sorridendogli nella penombra
«Puoi coccolarmi? » chiese cercando di fare la faccia di un cucciolo, ma fallì miseramente. Posò la sua testa nel mio grembo schiacciandomi con il suo corpo, ma stavo bene così e non avrei voluto che si spostasse.
«A volte non ti voglio bene, é qualcosa di più » disse dopo svariati minuti delle mie carezze tra i suoi capelli prima di addormentarsi; e l'unica cosa a cui pensai fu quel giorno in cui Rio mi aveva portato al mare d'inverno.

"Ancora tu" fu tutto quello che mi uscii dalla bocca quando vidi Biraghi, lui sorrise felice
"Mi ero dimenticato che in un modo o nell'altro" e mi fece l'occhiolino "conosci tutta la Fiorentina
Sentii la stretta di Federico sul mio braccio "Cosa avevo detto? Nessuna reazione" sussurrò, e lo ascoltai solo perché in cambio avevo una gita offerta
"Senti Tea, so che siamo partiti con il piede sbagliato ma è il mio modo di interagire okay? Mi stai simpatica e lo fai felice" disse venendomi incontro e facendo cenno a Federico
"Fidati, è una rompiscatole" disse Fede facendo scivolare il braccio intorno alla mia vita per avvicinarmi a sè
"Possiamo ricominciare" dissi a Biraghi tendendogli la mano "mi accompagni da Simeone?"
"Con piacere. Ti rubo la dama"
Diedi un bacio leggero al numero venticinque e andai in cerca del mio amico.

"Mettilo giù" disse Giovanni dandomi uno schiaffo amichevole sulla mano
"Ma ne ho bisogno!" risposi avvicinando il mio drink alle labbra
"Oddio, parlagli, non prenderti una sbronza! O almeno vieni a ballare" disse guardandomi quasi rassegnato.
Guardai per l'ultima volta verso il tavolo dove una bellissima ragazza stava flirtando in maniera palese con Federico, e lui non faceva altro che darle corda.
Non avevo trascorso neanche un momento con Federico quella sera, non potevamo farci vedere insieme, non eravamo una coppia e volevamo evitare che qualche giornalista lo pensasse. Già quel bacio veloce era stata una debolezza, che non ci avevo preoccupato troppo però perché eravamo davanti a una porta secondaria, ma non volevo ronzargli intorno e dargli fastidio. Lui però di me non si curava per nulla.
Girai la testa verso Giovanni e gli sorrisi triste "Non me ne vado solo perché è il mio passaggio a casa, muoviti, la pista da ballo ci aspetta!"

I fell in love again
Don't know how it happened
She slipped away again
The same as last weekend
Oh it's a routine thing
Just with some new feelings
I always choke up when
I get close to closing in

90° minuto || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora