Airplanes, B.o.B.

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FEDERICO CHIESA
"Lo sa che vieni?" mi chiese Sonia, la madre di Tea mentre stavamo andando all'aeroporto
"No, non lo sa" le risposi
"Che bello, una sorpresa, sarà felice come una Pasqua di sicuro"
"Ma non lo darà a vedere, lo sai vero?" mi chiese Asdrubale, il padre, non sto scherzando
"Sì, ormai ci sono abituato" sorrisi tra me e me al pensiero di conoscerla così bene
"L'hai sentita in questi giorni? Di sicuro, con noi non si è quasi mai fatta viva" disse preoccupata Sonia
"Neanche con me molto, a dir la verità, ma quando l'ho sentita era contenta" si dai, tranne quando mi ha lasciato insomma.
"Come stanno andando gli allenamenti?" chiese Asdrubale mentre stavamo aspettando sua figlia
"Bene bene, non è facile ma le basi su cui lavorare ci sono. Sono contento della squadra che siamo"
"Abbiamo conosciuto Giovanni Simeone" disse Sonia sorridendo "sembra un bravo ragazzo"
"Decisamente, un ragazzo d'oro" confermai, santo dovevano farlo altro che calciatore
"Sono qui" disse Asdrubale che aveva individuato Giacomo
"Ciao Federico" disse il ragazzo salutando me dopo aver salutato i genitori di Tea "il peggio dovrebbe essere passato" mi disse facendomi l'occhiolino e allontanandosi .
Arrivò anche Tea con Elisabetta e Serena, sorrise appena mi vide, ma cercò di non dar a vedere la felicità mordendosi il labbro inferiore. Salutò con due baci i suoi genitori e poi si lasciò dare un veloce abbraccio da me
"Questo cappellino?" mi chiese
"Evito di farmi riconoscere con una bambola come te" sdrammatizzai e le feci l'occhiolino, sospirò
"Bella Parigi?" le chiesi
"Potrebbe essere più bella con te" rispose beffarda
"Più bella ancora se mi dici finalmente chi te l'ha detto" le sussurrai all'orecchio, volevo essere scherzoso, ma anche sapere, dovevo sapere. Per carità, l'avessi mai fatto
"Non è importante, è importante che tu non me l'avresti detto!"
"Non stavamo insieme"
"Come quando ti sei portato a letto quella" stava iniziando ad alzare la voce, aveva spalancato gli occhi e gesticolava
"Tu hai baciato Giovanni, e non dirmi che è meglio perché Giovanni è uno dei miei più cari amici. Sai cosa si prova a vederlo e sapere che ti ha baciata?"
"E la ragazza che si vanterà di averti scopato?"
"Io lo uccido questo" disse Asdrubale, sì eravamo appena fuori dall'aeroporto ma c'erano ancora persone
"Lasciali stare, sono ragazzi" Sonia lo trattenne, le avrei regalato dei fiori, dovevo ricordarmelo, con un bigliettino che diceva grazie per avermi salvato la vita
"E Gianmarco Tea? Il mio migliore amico? Davvero? Dio mio, il mio migliore amico. Sai quanto male fa? Perché paragonato a Giovanni, Giovanni è nulla"
"Come dici tu, non stavamo insieme"
"Tu mi hai lasciato trecento volte da quando stiamo insieme, per me non ci saremmo mai lasciati!"
"Tu mi hai dai trecento motivi per lasciarti" poi aggiunse piano, quasi con paura "ma non ne ho preso in considerazione neanche uno"
"È impossibile stare con te"
"Allora perché sei qui?" eravamo entrambi così stanchi, sempre in bilico, stavamo di nuovo tornando a pensare che sarebbe finita un'altra volta, l'ultima volta
"Perché io voglio te" le urlai contro, le presi il volto tra le mani e la baciai
"Io voglio te" mi sussurrò quando ci staccammo per poi riprenderci di nuovo "ma tu sei pronto a tutto questo?" mi chiese preoccupata
"A questo e ad altro"
"Siamo due rette parallele che non credono al destino scelto" disse, poi mi sorrise "posso restare con te stasera?"
"Andiamo a chiederlo ai tuoi" dissi mentre la dirigevo alla macchina dove i suoi ci stavano aspettando da quando la situazione era degenerata
"Sei bello quando sorridi" mi disse dal nulla mentre camminavamo
"Perché quando non sorrido no?" scherzai
"Sei sempre bello, Chiesa" disse tirandomi un pugnetto sulla spalla

Tea era già sotto le coperte e come mi distesi si avvinghiò letteralmente a me
"Resta" mi sussurrò
"Sarebbe un po' difficile andare via con te attaccata come una sanguisuga" risposi ironico "Oh Tea andiamo, riabbracciami" si girò di nuovo ad abbracciarmi, iniziai ad accarezzarla per tutto il corpo finché non raggiunsi l'interno coscia
"Se vuoi farlo" mi disse "lo farai con me che dormo"
"Porca miseria Tea, sei tremenda" e lasciai stare
"Tea" la chiamai dopo svariati minuti
"Lasciami dormire" si lagnò
"Ho bisogno di te" supplicai
"Anche io di te, fermo, a darmi affetto" borbottò, mi arresi e me la coccolai tutta la notte. E fu lei a venirmi a cercare la mattina e farsi perdonare per ieri sera, e darmi anche la carica per la partita.

"Ogni volta che vado sua madre mi invita a cena, e io avrei una certa dieta da rispettare..." Gil stava parlando con Saponara quando entrai
"Però tu ti fermi sempre" disse il numero otto
"Eh si, come faccio a dirle di no? Poi almeno così non mangio solo. E sapere Annachiara al sicuro con me, come sua madre e sua sorella, mi fa stare più tranquillo"
"Ciao ragazzi" salutai
"Ciao Fede, tu come ti trovi con la famiglia di Tea?" chiese Gil
"Benone, suo fratello minore è un tipo schivo ma parliamo un po' di calcio, suo fratello maggiore è un tipo pazzesco, e sua madre la mia salvatrice, il padre voleva uccidermi l'altro giorno" risposi
"Perché mai?" chiese Riccardo
"Eh, ha saputo che sono andato a letto con un'altra quando avevo iniziato a frequentare Tea"
"E lei con i tuoi?" chiese Gil
"Non si trova, nel senso che non li ha mai conosciuti. Ha parlato solo con Lorenzo e Adele una volta mesi fa"
"Come non li ha mai conosciuti?"
"Cioè, li conosceva se così si può dire quando eravamo piccoli, ma non li ha più visti, e manco sapeva di conoscere Enrico Chiesa. Però non l'ho mai portata a cena con loro.."
"Cosa stai aspettando?" Riccardo era confuso
"Babbo mi ha detto di portarla stasera"
"Preoccupato?" chiese Gil, i suoi non stavano in Italia, di problemi non ne aveva per il momento
"Abbastanza, mia madre adorava Vittoria e sai.."
"...sono una l'opposto dell'altra" concluse Riccardo. Lui sapeva molte cose della storia con Tea, era stato un po' la mia guida, nel senso che facevo sempre di testa mia e si vedeva il risultato ma mi faceva riflettere e mi aveva insegnato tante cose
"Se la caverà" disse Gil ma non era tanto sicuro, anzi per nulla, lo guardai alzando un sopracciglio
"No, hai ragione, fai bene a preoccuparti. Non la vedo a tavola tutta posata e quelle cavolate del genre a mantenere un'immagine eccetera" continuò, Riccardo mi guardava premendo tra loro le labbra e disse "Penso che sarà divertente almeno"
"Spero che vada tutto bene" mormorai iniziando a prepararmi.

Can we pretend that airplanes
In the night sky are like shooting stars?
I could really use a wish right now
Wish right now, wish right now
Can we pretend that airplanes
In the night sky are like shooting stars?
I could really use a wish right now
Wish right now, wish right

90° minuto || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora