TEA PARADISO
"Ma tu sei Federico Chiesa?!" disse una ragazzina; okay avrà avuto circa la mia età, ma io sono io, va bene sono una ragazzina anche io. Alzai le sopracciglia e mi girai per guardarla.
"Si, ciao" disse lui gentile
"Possiamo fare una foto insieme?" quasi urlava
"Certo, però sali che non possiamo bloccare la fila" disse facendo cenno alla coda di persone che doveva prendere la seggiovia, poi aggiunse "muoviti Tea" muoviti Tea? Seriamente? E prendemmo la seggiovia.
La ragazza fece un selfie e inizió a parlare con Federico, mi finsi disinteressata ma ascoltavo tutto, soprattutto da quando chiese "È la tua ragazza?" e lui rispose "No"
Seriamente pt.2?
Non dissi nulla, scendemmo dalla seggiovia, la ragazza raggiunse le sue amiche e io aspettai i miei amici senza rivolgergli la parola
"Tea, riguardo a prima.." incominciò, effettivamente era un discorso che non avevamo mai iniziato
"È tutto okay" gli risposi
"So che sei arrabbiata"
"Anny siamo qui" urlai evitando la discussione in direzione della mia amica che ci stava raggiungendo con Simone e Giovanni, dopo poco arrivarono anche gli altri.
"Gio, chi arriva giù per primo vince" dissi a Simeone e appena prima di partire sentii Federico rivolgersi a Eda "Mi sa che abbiamo un problema" disse, ma lasciai tutto alla spalle determinata a vincere."Davvero nessuno di voi ha una sigaretta? Perché mi gelo sul serio a girare così" chiesi al tavolo di una baita. Avevo evitato Federico tutto il giorno, ma sfortunatamente si era seduto vicino a me, e meno male che erano arrivate solo due ragazze a chiedergli una foto da quando ci eravamo seduti, e ovviamente indovina chi gliel'ha scattata? Io, la sua non ragazza.
"Tieni" disse tirando fuori un pacchetto delle stesse sigarette che fumavo, lo guardammo tutti allibiti, non pensavo avrebbe mai comprato un pacchetto in vita sua
"Tranquilli, se l'è dimenticato da me tempo fa, non è mio" disse sulla difensiva, ridemmo e tirammo un sospiro di sollievo.
"Ragazzi, abbiamo un problema" esordì Federico bevendo una birra "oggi ho detto a una fan che Tea non era la mia ragazza, lei non mi parla più"
"Il problema è che sei un coglione?" chiese Giulio facendo ridere me e le altre ragazze
"No Giulio, è che non lo capisce che lo faccio per lei" sembrava esasperato
"In che senso?" chiese Lo Faso prendendo i miei filtrini
"Ehi" gli urlai contro
"Ne voglio una anche io, e pensa, non mi lamento neanche delle mani congelate" disse iniziando a girare
"Nel senso che non voglio che inizino a parlare di lei, che la invitino alle cene noiose della società, che la possano usare contro di me, che le diano la colpa quando gioco male, che la insultino sui social, e non voglio che diventi di dominio pubblico, non voglio pagine su di noi, non voglio foto di nascosto"
"Mi sembra ragionevole" disse Giovanni
"Mi sembra che tu debba sostenere anche me" dissi di rimando
"Infatti fammi finire, parli sempre! D'altro canto dovresti lasciarle la libertà di scegliere, a parte per la storia della relazione di dominio pubblico, per quella dovete discutere voi"
"Perché non sprigioni parole di saggezza anche in campo?" chiese Gil prendendolo in giro e guardandolo notai quello che nessuno aveva visto perché erano troppo concentrati sulle botte che ci stavamo per tirare io e Fede, o che per lo meno avrei tirato io, perché lui non mi avrebbe mai toccato e bla bla bla.
Gil e Annachiara stavano tenendosi la mano sotto al tavolo, tanto dolce quanto disgustoso, okay che lo avevo fatto anche io una volta, quando eravamo soli sul divano, ma solo perché lo voleva Federico. Tenersi la mano in pubblico per me era impensabile.
"Quindi dimmi, devo risponderti in privato o davanti ai nostri amici come hai fatto tu?" Gli chiesi riconcentrandomi
"Fai come vuoi, fai sempre come vuoi, sei una delle persone più testarde che conosca"
"Ti posso assicurare che é la persona più testarda, non una delle" intervenne Eda, la guardai confusa come a chiederle da che parte stesse, pure lei ci si metteva!
"Allora sentite questo altro problema che abbiamo, Federico si è scopato un' altra circa un mese fa" le bocche di tutti, tranne quella di Giovanni, si spalancarono
"Ahia, amico" fu tutto quello che Gil Dias riuscì a dire, poi non volò più una mosca.
"Non stavamo insieme" disse in un tono che non riuscii neanche a definire prima che mi alzassi per andare a fumare poco lontano da loro, seguita da Simone
"Posso rimanere?" chiese passandomi l'accendino che nella fretta mi ero dimenticata di prendere
"Certo" gli dissi tirando un sorriso
"Sai, lui a te ci tiene veramente.
Ogni volta parla di te in spogliatoio. A volte è arrabbiato perché non riesce a toglierti dalla testa, perchè pensa di non darti abbastanza, perché tu non l'hai chiamato" lo guardavo stupita uccidendo la mia sigaretta, che allo stesso tempo stava uccidendo me
"A volte è tutto un anche Tea lo fa, anche a Tea piace, me ne ha parlato Tea, devo vedere Tea. A volte è felice, troppo felice, e sappiamo che eri con lui fino a poco prima o che ti avrebbe visto alla fine dell'allenamento. Non l'ho mai sentito parlare di nessuna così, non che lo conosca troppo, ma non lo butterei"
"Grazie Simo, ci penserò, veramente" dissi appoggiando la testa sulla sua spalla
"Posso disturbare?" chiese una voce familiare
"Effettivamente no, sto cercando di conquistare una ragazza triste" rispose scherzando Simone
"Guardi signorina che sono più bravo io a giocare calcio, guadagno di più e sono anche più bello" Menomale che l'aveva presa sul ridere
"Non c'è storia per me, penso che tornerò ad affogare i miei dispiaceri nella birra" disse alzandosi per lasciarci soli
"Ehi straniera" disse prendendo il suo posto
"Ehi" risposi appoggiandomi a lui che mi avvolgeva le spalle con un braccio
"Mi sei mancata"
"Non ci vediamo da neanche cinque minuti"
"Non può mancarmi la mia ragazza?" chiese
"Non lo so, suppongo di sì, chiamala, magari manchi anche a lei"
"Già, hai ragione, ora la chiamo" disse prendendo il cellulare, dopo due secondi il mio squilló, Federico mi stava chiamando
"Pronto" risposi
"Ciao, mi manchi" iniziai a ridere e riattaccai
"Tea, non è ancora il momento di dirlo in giro. Ai nostri amici va bene, benissimo, meglio dirlo, ai tuoi genitori pure, ai miei anche. Ma al mondo? No, al mondo no. Questo è quello che vorrei io. Essere solo Federico per te, quello che giocava con te da bambino in cortile, che ti ha aperto la porta una notte e sfamato, quello che si è ingelosito per un tipo francese e al quale hai raccontato un pezzo della tua vita. Se non vuoi che sia così posso capirlo, e sono disposto anche a farlo sapere a chi vuoi. Non voglio perderti ora che ti ho appena trovata"
"Scusa, non avrei dovuto reagire così. Avrei dovuto parlarne con te. Mi va bene così, lo diciamo a chi vuoi, starò nell'ombra finché potrò. Tu devi essere felice, te lo meriti e se non fossi felice la nostra relazione non sarebbe felice" gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia che lui intercettó finendo per baciarmi le labbra. Restammo per un momento a guardare gli ultimi sciatori scendere dalle piste, potevo sentire il suo cuore battere.
"Mi hanno distrutto per la storia della tipa, mi dispiace averti fatto soffrire"
"È impossibile smettere di soffrire" gli dissi "è quello in cui gli uomini sono più bravi"I bow down to pray
I try to make the worst seem better
Lord, show me the way
To cut through all his worn out leather
I've got a hundred million reasons to walk away
But baby, I just need one good one to stay
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90° minuto || Federico Chiesa
FanfictionCosa succede quando il mondo anonimo di un'adolescente di città incontra quello luminoso e chiacchierato di un calciatore di serie a?