Sex, 1975

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TEA PARADISO
"Non ho mai visto una ragazza ad un evento del genere senza tacchi" sentii qualcuno dietro di me, mi girai e lo fissai perché altro non riuscivo a fare da quanto ero imbarazzata
"Non era un rimprovero assolutamente" disse probabilmente vedendo la mia faccia mortificata "è particolare ma bello. Io comunque sono Mattia, piacere"
"So chi sei" sussurrai stringendogli la mano "Tea"
"Cosa ti porta qui?" chiese
"Mio cugino Federico, Chiesa"
"Wow, tienitelo stretto. Se è un bravo ragazzo quanto è un bravo giocatore sei davvero fortunata"
"Non facciamogli troppi complimenti ora" dissi ridendo
"Ma sei giovanissima o sbaglio?" mi chiese
"Ho l'età di Federico" Beh circa è quella, e poi una bugia non può far male
"Vado a sedermi prima che finiscano tutto il cibo, ci vediamo dopo"
ancora con i due bicchieri in mano cercai di farmi spazio tra quel mare di persone e cercare qualcuno che conoscevo. Finalmente individuai i tavoli e dopo averli passati velocemente con lo sguardo uno per uno trovai Federico e i suoi amici
"Questo è per te" gli dissi appoggiandogli uno dei drink
"Ti sei persa che ci hai messo quattro ore?"
"Solo alla fine, ho conosciuto Mattia Perin, ti ha fatto un sacco di complimenti" gli dissi orgogliosa
"Io penso che mi odi..." mormorò Patrick
"Ma cosa stia dicendo" intervenne Vittoria
"Sì perché purtroppo all'allenamento di ieri..."
"Patrick gli ha calciato in faccia" concluse Federico
"Ma non apposta" disse subito tirando su le mani in segno di difesa
"Ci mancherebbe" gli disse Vittoria rimproverandolo
"È libero questo posto?"
"Mattia, certo" risposi, meglio che ci fosse seduto qualcuno che conoscevo, vicino a lui si era seduto De Sciglio e il tavolo era al completo.
"È sempre così" mi disse il portiere mentre guardavo a bocca aperta quella grande sala in cui ormai tutti avevano preso un posto e frotte di camerieri arrivavano a servire il cibo
"Chiudi la bocca che entrano le mosche" disse seccato Federico
"Ottimo il riso,vero?" chiese Vittoria
"Buonissimo" rispose Patrick
"Da quando sei così antipatico?" chiesi al ragazzo seduto al mio fianco
"Da quando mia cugina mi ignora"
"Pensa te, anche mio cugino lo fa" gli dissi ironica
"Anche l'acqua deliziosa" intervenne Patrick
"Sì, la senti proprio, H2O in tutto il suo splendore" diede man forte al suo ragazzo Vittoria, che poi ci mimò con le labbra un Dateci un taglio.
Durante la cena continuavo a guardare Federico con la coda dell'occhio, non che potessi farci molto, mi piaceva guardarlo. Dopo un po' di occhiate lui iniziò a fare lo stesso e una perfida idea mi passò per la testa.
Stuzzicarlo.
"Che bell'orologio!" dissi a Mattia afferrandogli il polso, gli sorrisi amabilmente
"Grazie mille Tea, ti piace sul serio?"
"Bellissimo davvero" continuai sempre tenendolo per il polso "ti va di accompagnarmi al bar? Non ho più voglia di acqua"
"Certo" rispose, guardai Federico con la coda dell'occhio serrare i denti. Quando mi alzai feci in modo che la mia scollatura fosse particolarmente visibile al numero 25 della Fiorentina, gli appoggiai la mano sulla coscia, abbastanza vicino al suo amico per sollevarmi, Poi sculettai come neanche pensavo di saper fare e guardai velocemente indietro, stava scuotendo la testa mentre Patrick rideva sotto i baffi.
Vidi bene di tornare a braccetto con Mattia ma quando mi sedetti Federico si avvicinò con no calanche al mio orecchio e sussurrò "È un gioco che possiamo fare in due" una scia di brividi mi percorse la schiena, la sua mano sotto il tavolo era andata a cercare il mio sesso "Non emettere alcun suono" mi ammonì stringendo la presa, era il momento giusto per togliere lo scialle
"Cugi" dissi dandogli la schiena "deve essersi rotto il reggiseno perché non lo sento più. Ah no, non ce l'ho, mi ero dimenticata" sentii una mano di Federico sulla schiena
"Con questo vestito non potevo metterlo" dissi a Mattia, che era tra l'interessato e l'imbarazzato
"Scusala" disse Federico "ha meno pudore di quanto dovrebbe" e aggiunse sottovoce "e anche meno vestiti"
"Vittoria, mi concedi questo ballo?" le chiese lasciandomi a bocca aperta
"Veramente io.." disse lei, ma lui la prese e la trascinò in pista, sbuffai
"Non credevo ti avrebbe mai dato corda, è sempre stato così serio" commentò un sempre più divertito Patrick "qual è la tua prossima mossa?"
"E la tua?" gli chiesi accendendo alla coppia fin troppo affiatata
"Io vado a ballare con la mia ragazza!" esordì alzandosi e andando a recuperare la sua dama mandando in fumo il piano di Federico prima che facesse troppo danno. Proprio quando pensavo che sarebbe tornato deviò in direzione di due ragazze e iniziò a ballare con una, diventata rossa dall'imbarazzo. Mi alzai e andai verso di loro pronta a finire quella storia, ma non sapevo che Mattia mi stava seguendo, mi afferrò per un polso facendomi voltare "Tea, vuoi ballare?" chiese, lo avvicinai cingendogli il collo con le braccia e facendo allacciare le sue alla mia vita. Feci in modo che ballando ci avvicinassimo sempre di più a Federico e alla ragazza
"Ti stai divertendo?" le chiese
"Un mondo" rispose lei euforica
"Sono un bravo ballerino?"
"Bravissimo!" comtinuò lei
"Sei così alto che una ragazza alta come me dovrebbe alzarsi sulle punte per baciarti" dissi a Mattia cercando di sorridere maliziosamente, in realtà già dovevo farlo con Federico ma Mattia non lo sapeva, no?
"Hai un viso mozzafiato" disse l'attaccante. Mozzafiato? Non l'aveva detto neanche a me quell'ebete
"Lei è davvero carina, tu no" gli dissi girandomi a guardarlo
"Neanche tu sei uno splendore" mi rispose a tono continuando a ballare
"Per me si" mi disse il portiere del Genoa
"Oh, grazie mille" risposi facendo scorrere le mie dita tra i suoi capelli, Federico lo adorava, soprattutto quando la passione nel bacio non era a livelli minimi, e infatti rispose avvicinando a sè la ragazza. Non ci vidi più e me ne andai il più velocemente possibile verso l'uscita. Federico mi seguì bloccandomi per la vita una volta usciti dalla sala. Il cielo era scuro, senza stelle. Il parcheggio era pieno di macchine e fuori dal cancello c'erano alcuni uomini della sicurezza
"Cosa credevi, Tea? Che non reagissi?"
mi chiese facendomi sentire il suo fiato sul collo
"Forse era proprio quello che volevo" gli risposi attaccando le mie labbra al suo collo
"Cosa mi fai, Tea Paradiso" mi girai tra le sue braccia e iniziai e baciarlo sulle labbra, per poi spostarmi lungo la mascella e infine giù di nuovo per il collo facendo sempre corre le mie dita tra i capelli
"Non sei stata una brava ragazza stasera..." disse ansimando
"Non hai ancora visto niente" lo trascinai per la mano attraverso il parcheggio cercando il punto più buio, nascosto dalla sicurezza. Quando lo trovai, dietro un'imponente jeep nera mi bloccai per un attimo. Guardai Federico piena di terrore, una goccia di sudore mi percorse la schiena. Ma oltre al terrore c'era tanta insicurezza e il ricordo, indelebile, di Rio, al quale avevo promesso tutto. Il mio cuore pareva un veliero in tempesta in cerca della terra, cos'avrei dovuto fare? Era giusto rinunciare alle mie promesse? In cuor mio sapevo che Rio non avrebbe approvato, mi avrebbe detto di sentirmi libera da lui, che ormai non c'era più, ma c'era eccome.
Ma mi inginocchiai lo stesso, non mi ero mai inginocchiata prima ma adesso lo sentivo così giusto, non come una mancanza della mia dignità. Slacciai i pantaloni di Federico che nel frattempo era rimasto immobile, non che fosse passato tanto tempo in realtà, ma nella mia testa erano trascorsi minuti.
"Tea" gemette appena il suo pene entrò in contatto con l'aria "cosa mi fai"
"Vuoi una brava ragazza ora?" Gli chiesi con aria di sfida iniziando a muovere la mano
"Voglio te, solo te, chiunque tu voglia essere"
Avvicinai la bocca e iniziai a lavorare, una delle sue mani volò tra i miei capelli facendomi gemere, le vibrazioni della mia bocca gli diedero l'impulso per dare una spinta più profonda, sentivo l'istinto del vomito ma non mi mossi, poi allentò la presa sulla testa e rigettai indietro la lacrima che stava per cadermi dalla guancia.
"Porco cazzo" lo sentii imprecare in mezzo si gemiti, guardai in alto continuando a succhiare, la faccia contorta dal piacere. Velocizzai i movimenti
"Tea"
"Mio dio"
"Sto per venire" guardò verso di me, occhi pieni di desiderio, iniziò a spingere nella mia bocca, poi lo sentii scendermi giù per la gola
"Cosa mi fai, cosa mi fai" mormorò riprendendo fiato, intanto mi alzai ripulendo il vestito
"Dimmi chi vuoi" gli dissi
"Te, voglio te. È stato così eccitante"
"Sono contenta che ti sia piaciuto" lo baciai e mi strinse a sè "Non devi ricambiare, l'ho fatto perché volevo farlo"
"So che significa tanto per te, amore" mi disse baciandomi ancora, amore, continuava a suonare strano ma era come mi avrebbe chiamato sempre se avesse potuto, forse era il caso di abituarmici
"Non ce la faccio a entrare e fare finta che tu sia mia cugina" si lamentò tenendomi ancora stretta nell'abbraccio
"Un paio d'ore ancora" gli dissi portandolo verso l'entrata, gli diedi un veloce bacio sulle labbra e entrai
"Tea" sentii che mi chiamava, mi voltai "Basta flirtare ora, sai quanto sono geloso" disse con un mezzo sorriso
"Vedremo" risposi sorridendogli per poi dargli le spalle.

And I'm not trying to stop you, love
If we're gonna do anything we might as well just fuck

90° minuto || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora