CONCEDETEMI LA POSSIBILITA' DI ESPORVI ALCUNE IDEE CHE SONO ALLA BASE DELLA CREAZIONE DEL CICLO DELL'OLTREMONDO, DI CUI STATE PER LEGGERE IL SECONDO ROMANZO.
SIETE ASSOLUTAMENTE LIBERI DI TRALASCIARE QUESTA INTRODUZIONE E DI INIZIARE A LEGGERE IL ROMANZO PARTENDO DAL PROLOGO
La Storia è così come la conosciamo? Siamo noi stessi a determinare le vicende umane o dietro il loro dipanarsi si nasconde una misteriosa logica frutto di una intelligenza superiore che determina il destino di civiltà e singoli individui?
La nostra esistenza corporea sulla Terra è il preludio ad un possibile percorso evolutivo infinitamente complesso?
Nel precedente romanzo (Il Richiamo della Tenebra) avete fatto conoscenza dei Demoni e gli Angeli (cioè i servitori della Tenebra e della Luce) che si muovono nelle innumerevoli dimensioni del Reale, inclusa la Terra. E avete scoperto come la realtà non sia come la conosciamo, che dietro lo svolgimento di ogni fatto più o meno importante della storia umana ci sono state entità in grado di determinarlo.
E' sempre stato così, e sempre sarà.
In questo secondo romanzo le vicende dei protagonisti proseguiranno, di pari passo con un progressivo ulteriore espandersi degli orizzonti cognitivi che vi permetterà di avvicinarvi all'Oltremondo e conoscere più da vicino la sua origine e il suo destino, legati a quelli della Luce e della Tenebra.
Seguendo fin dall'inizio le vicende di Sylvia Bethaniut, il Signore, Bashur, Sheeva e i loro alleati e nemici, vi siete fatti un'idea della premessa da cui sono partito per immaginare le loro peripezie. Anche se che il mio va considerato un esercizio di fantasia, ciò non vuol dire sia tutto frutto di fantasia.
Come ho già accennato nella postfazione al precedente romanzo, sono stato indotto a ipotizzare l'esistenza di creature soprannaturali (chiamateli Demoni, Angeli o come volete) in grado di entrare in sintonia con ciascuno di noi, di muoversi silenziosi e invisibili ed essere intorno a noi.
Mi rendo conto che la mia sia un ipotesi non verificabile. Di conseguenza la mia è una ipotesi di risposta alle suddette domande, non la risposta. Solo di una cosa sono certo: ognuno di noi può e deve riflettere.
Fra i tanti che hanno provato a fornirci una spiegazione merita un cenno il filosofo tedesco Georg W. F. Hegel. Nelle sue Lezioni di Filosofia definisce la storia come l'insieme delle vicende dei vari Stati nel tempo. Ma poi aggiunge qualcosa di particolare. Le vicende di cui sopra consentono il manifestarsi dello spirito universale, lo spirito del mondo. Che è qualcosa di più alto e necessario e che di volta in volta si incarna nello spirito di singoli popoli: "i principi degli spiriti dei popoli, in una necessaria e graduale successione, non sono essi stessi che momenti dell'unico spirito universale, il quale, attraverso di essi, nella storia si innalza e si conclude in una totalità auto comprensiva". Ma Hegel affermava anche una sorta di razionalità della Storia, per cui tutto alla necessità e sostanzialità dello svolgimento storico contrapponeva l'accidentale e il contingente, entrambi condannati dalla Storia stessa. "Può anche accadere, certo, che così resti sacrificato il diritto dell'individuo: ma ciò non riguarda la storia del mondo, a cui gli individuo servono solo come mezzo per il suo progresso". Eppure gli uomini sono, al tempo stesso, attori e strumenti di una trama complessa. A muoverli sono i sentimenti, gli istinti. Hegel enfatizza il ruolo della passione (elemento attivo e vero motore dell'agire), ma riserva alla ragione, e a quella che definisce la sua astuzia, la capacità di ricavare dall'azione degli uomini qualcosa d'altro da ciò che si propongono, da ciò che sanno e vogliono. Sfruttando l'astuzia della ragione lo spirito trasforma le azioni e i fini individuali in mo,enti della sua universalità.
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Il Sentiero della Tenebra
Fantasy(COMPLETO) E' IL SECONDO ROMANZO DELLE CRONACHE DELL'OLTREMONDO Sylvia Bethaniut è una donna in fuga, un'anima tormentata con alle spalle un passato terribile e davanti a sé un futuro pieno di pericoli. Vive nell'ombra, con un'identità falsa, nel di...