Capitolo 4

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Per il Signore Magdeburgo aveva un fascino inquietante, che lo spingeva ad agire con circospezione. Ed era fonte di ricordi incancellabili.

Lui e Sheeva avevano accolto con stupore il messaggio di Sylvia per mezzo di un'Onda di Comunicazione, indice delle potenzialità inesplorate dell'umana e del lavoro egregio che stava svolgendo il suo Maestro. Nutrivano fiducia massima nelle capacità manipolative del Capocaccia, in grado di fornire una protezione più che sufficiente alla discepola, ma sapevano bene che non era un combattente e per di più non aveva una guardia del corpo.

Ora che dall'Arcidemone Lilith erano venuti a conoscenza dei misteriosi accadimenti nell'Oltremondo il Signore si andava sempre più convincendo che il pericolo fosse dietro l'angolo, e lo rendeva ancora più inquieto la sensazione che la presunta ricomparsa del Maestro Nergal avesse a che fare con il Prescelto.

Avevano quindi deciso di partire immediatamente. Il Signore si era recato nell'armeria ed aveva prelevato Punizione e Dolore dalla teca dove erano custodite. Dopo averle smontate e rimontate per verificarne la corretta funzionalità, le aveva poste nella valigia personale delle armi, assieme ad un quantitativo standard di proiettili perforanti ed esplosivi. Per buona misura aveva aggiunto al piccolo l'arsenale anche due Durad. Sheeva, invece, si era semplicemente avvolta attorno al braccio sinistro Lama Vivente, ma era apparsa interessata ad un piccolo fucile ipertecnologico all'uso del quale si stava addestrando da qualche giorno. Era un'arma che il Demone Inferiore Wazu, Armiere della Cittadella Nera, aveva creato appositamente per lei inviandogliela come dono dopo aver saputo che aveva scelto la Via della Guerra.

"Avrebbe bisogno di un'arma adeguata, qualcosa che il suo Anonimo non può fornirle". Aveva detto il Signore informando il Demone. E Wazu si era servito del proprio vasto ingegno per costruire un fucile multiuso in una lega bio - metallica che lo rendeva leggero e al tempo stesso estremamente solido. Ispirandosi alle famose armi in dotazione agli Assaltatori e ai Devastatori dell'Orda aveva progettato e realizzato un arma in grado di sparare quattrocento proiettili perforanti di baronio al minuto. Ogni proiettile era rivestito di un velo di cherusio che, oltre a rafforzare le potenzialità del baronio, garantiva un elevato grado di penetrazione anche delle Armature e delle Corazze da Battaglia. Era facile immaginare quale sarebbe stato il suo potere distruttivo sulla Terra contro bersagli viventi e non. Il sistema di puntamento era di tipo bionico e si interfacciava, grazie a minuscoli filamenti, con i chip neurali inseriti sotto la corteccia cerebrale di Sheeva e con i bulbi oculari. Il risultato era praticamente il raggiungimento della simultaneità fra l'azione di individuazione del bersaglio, la mira e lo sparo. La precisione dei colpi era garantita come molto vicina al 100%. Per allargare il raggio d'azione, Wazu aveva creato dei moduli appositi in grado di trasformare l'arma in un fucile di precisione o un lanciatore di minuscoli missili intelligenti detti Micro -Bombe. Anche se si trattava di un prototipo, il Signore era rimasto colpito dal lavoro che l'Armiere aveva svolto al punto tale da autorizzarlo a presentare il progetto all'Arcidemone Seth affinché valutasse una possibile introduzione dell'arma nelle Forze Armate. L'orgoglio di Wazu era salito alle stelle.

"Utilizzerai Lama Vivente per il combattimento classico e il fucile qualora fosse necessario uccidere rapidamente, senza correre rischi". Aveva ordinato il Signore ad una Sheeva incredula di fronte alla meraviglia tecnologica che le era stata donata.

"Lo chiamerò Fuoco Infernale perché ogni proiettile sarà come uno dei miei bollenti baci: bellissimo ma letale". Aveva commentato sfoderando un sorriso sbarazzino.

Arrivarono a Magdeburgo la notte stessa in cui avevano ricevuto il messaggio, volando ininterrottamente ad alta quota e alla massima velocità, circondandosi di un Velo Oscuro che rendeva la loro forma demoniaca invisibile agli occhi umani. Prima che giungesse l'alba si preoccuparono di trovare una base operativa e la individuarono in un vecchio magazzino situato nella periferia est della città. Incuranti dello stato di totale abbandono dell'edificio, si concessero pochi minuti di Sonno Rigenerante e quindi si misero al lavoro.

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