Non si era mai allenato così duramente da moltissimo tempo.
Nei giorni che seguirono il compimento del rito, in attesa che Sheeva desse segni di risveglio il Signore si appellò ai Quattro Pilastri della Regola e fece della sala di allenamento del livello intermedio del Rifugio il suo luogo preferito. Quando Bashur provò ad avvicinarlo venne ignorato e comprese che il Guerriero desiderava restare solo. Ma Sylvia era ostinata e non si fermò di fronte a sguardi minacciosi o gelidi silenzi. Era attratta dalla Danza delle Ombre, specie dopo averne appreso il significato. Sylvia aveva lasciato che alla parte umana subentrasse quella demoniaca di se stessa, che aveva abbracciato con entusiasmo la disponibilità del Signore ad introdurla alle tecniche del combattimento, e nei giorni successivi al primo approccio si era allenata e, in maniera del tutto sorprendente, aveva scoperto il piacere di combattere e la difficoltà a mantenere saldo il Controllo. Sotto la guida sicura del Guerriero stava facendo progressi a vista d'occhio, ma quel giorno si rendeva conto che era già una fortuna l'essere riuscita a rimanere nella sala anche quando lui le aveva chiesto espressamente di andarsene. Era lì unicamente per condividere il dolore e la frustrazione e lo circondò di un'Onda Emotiva positiva, restando seduta e immersa nell'oscurità in un angolo lontano della stanza.
Quando anche un altro combattente si unì all'allenamento Sylvia si domandò chi o cosa fosse quella specie di creatura alta quasi tre metri, interamente ricoperta da una Corazza Organica da Battaglia che ne celava il volto e le fattezze corporee.
Ben presto i precisi e armonici movimenti della Danza delle Ombre cessarono e i due Guerrieri iniziarono a combattere sul serio.
Il duello a cui Sylvia assisté fu combattuto ad una velocità e con una intensità stupefacenti. Entrambi i duellanti possedevano capacità tecniche eccelse e sebbene Sylvia non avesse la competenza per apprezzarle tutte, era ormai abbastanza abituata al modo di allenarsi dei Guerrieri per capire che il nuovo arrivato non era un avversario qualunque. Usava il Durad con la naturalezza di chi è nato per farlo; non mostrava mai di essere in particolare difficoltà malgrado il Signore, che maneggiava il Cripto, attaccasse senza sosta.
Ad un tratto lo sconosciuto spiccò un balzo gigantesco e mentre si trovava in aria richiamò dall'oscurità un secondo Durad, iniziando poi lui stesso ad attaccare. Il Signore rispose abbandonando il Cripto ed impugnando Nera, la Spada della Morte.
Fu allora che Sylvia capì di stare assistendo ad un duello vero e ne fu turbata e impaurita.
Lo scontro successivo fu breve. Uno scambio di colpi brutale e micidiale in cui velocità e potenza si mescolarono ad una tecnica sublimata da millenni di addestramento. Le armi disegnarono nel buio traiettorie impossibili, eppure perfette, e i due combattenti compirono movimenti acrobatici che Sylvia aveva visto solo nei blockbuster hollywoodiani pieni di effetti speciali.
Ad un tratto Nera disegnò una traiettoria arcuata e diagonale che i Durad si apprestarono a parare, ma all'ultimo istante deviò verso l'alto e tracciò un semicerchio abbattendosi sulle due armi rotanti che vanificarono quasi del tutto la potenza del colpo.
Nonostante la incredibile esibizione di abilità difensiva messa in atto dal Guerriero sconosciuto, durante la traiettoria arcuata la lama della spada era passata ad appena un millimetro dall'elmo della sua Armatura.
Con un ennesimo balzo il misterioso combattente si sottrasse al mortale attacco, quindi posò a terra un ginocchio e chinò lievemente la testa emanando un glifo di pace.
Era un segnale di abbandono che poneva fine al duello.
Con passi lenti e misurati entrambi i contendenti si avvicinarono a Sylvia, incapace di staccare lo sguardo da loro.
"Hai assistito al duello fra un Maestro ed il suo discepolo - Mormorò il Signore – Ti presento YW2000. E' la guardia personale dell'Arcidemone Nergal e combatte al posto suo in battaglia da quando lui ha perso l'uso delle gambe".
La creatura inquietante si inchinò brevemente a Sylvia, che rispose a sua volta con un timido sorriso.
"Hai combattuto bene, Campione della Tenebra". La voce mentale di YW200 era quella dell'Arcidemone Nergal.
Detto questo il Simulacro si allontanò con passi lenti e misurati.
Sylvia lo seguì con lo sguardo sino a quando questi si rese invisibile mescolandosi all'oscurità e uscendo dalla sala.
"Fa davvero paura. Quella che indossava era una corazza, o è qualcosa di simile ad Androicus?" Domandò, ricordando l'enigmatico Spirito Combattente che aveva conosciuto nel Rifugio del Mount Albert.
"Non è un Ibrido. E' un Simulacro, una creatura biomeccanica costruita sulla struttura genetica di un Demone".
"Una specie di clone?"
"Non è il termine più esatto. E' un esoscheletro rivestito di carne e pelle. Ha le stesse fattezze del Demone da cui ha origine da un punto di vista genetico. Nergal può dirigerlo in battaglia attraverso la mente".
"Mi avevi detto che il tuo Maestro non combatteva più".
"E' così. YW2000 combatte al suo posto solo in caso sia necessario. Il Maestro è arrivato poi ad una fase dell'evoluzione in cui si è guadagnato il privilegio di porre la trasmissione della conoscenza al primo posto dei suoi doveri".
"Quindi hai combattuto contro il tuo Maestro?"
"In un certo senso, sì. YW2000 ha utilizzato le routine di combattimento del Maestro Nergal. Non credo che fossero le più avanzate, comunque sono bastate a costringermi ad un duello dove era in gioco la vita".
"Perché?"
"Per ricordarmi che cosa sono. Non approvo quanto ha fatto a Sheeva e lui lo sa".
"Sei preoccupato per lei, vero? Tutti noi lo siamo".
Il Signore esitò. C'erano argomenti di cui in quei giorni preferiva non parlare. Ma Sylvia meritava di sapere. Si sedette accanto a lei, provando a rilassarsi.
"Tutto sta cambiando troppo in fretta". Mormorò con voce tanto debole da essere quasi inudibile.
Sylvia comprendeva bene il suo stato d'animo, avendolo vissuto numerose volte quando si trovavano negli Stati Uniti.
"Non sei solo. Io sono qui". Gli accarezzò il volto.
"La verità è che non so cosa sarei senza Sheeva".
"Quella combina guai sa uscire indenne da qualsiasi situazione. Sopravvivrà".
"Si. Ne ha passate tante - Lui sorrise - Ma non mi riferivo solo a lei quando parlavo di cambiamenti, fra qualche giorno diventerò un Arcidemone".
Le parlò della candidatura che Nergal aveva presentato al Consiglio e la cui accettazione riteneva scontata.
"Dovrò fare un'Ascensione, un Rito molto più semplice di quello a cui si è sottoposta Sheeva. E molto meno rischioso. Ma alla fine sarò diverso anch'io".
"Diverso in che senso?"
"In tutti i sensi. La mia nuova forma demoniaca cambierà. Sarò più alto e muscoloso di adesso, e i simboli che mi ricoprono il corpo aumenteranno e indicheranno il raggiungimento di un nuovo stato evolutivo. E sarò molto più potente di ora. Avrò una conoscenza più vasta e con essa maggiori responsabilità che si tramuteranno in diritti e doveri nuovi".
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Il Sentiero della Tenebra
Fantasy(COMPLETO) E' IL SECONDO ROMANZO DELLE CRONACHE DELL'OLTREMONDO Sylvia Bethaniut è una donna in fuga, un'anima tormentata con alle spalle un passato terribile e davanti a sé un futuro pieno di pericoli. Vive nell'ombra, con un'identità falsa, nel di...