Il Sentiero della Tenebra

Capitolo 29

Anche adesso che si era appena risvegliato dallo stato di Non Vita/Non Morte percepiva con chiarezza la forza risanatrice e protettrice emanata da Krom.

Si trovava nella Camera Oscura, al centro del complicato schema simbolico disegnato sul pavimento da Nergal. I simboli rituali erano ormai inerti perché i poteri che avevano attivato durante l'Ascensione si erano esauriti.

Era segno che tutto si era svolto regolarmente.

Il Sommo Arcidemone se ne stava in fondo alla stanza, immerso in una nube particolarmente intensa di oscurità. Al suo fianco il silente YW2000. Entrambi attendevano immobili, probabilmente da quando l'Ascensione si era conclusa. Quando si resero conto che il Signore stava per uscire dal Sonno Ristoratore si avvicinarono con prudenza, come era logico. La speranza era che il discepolo fosse riuscito a conservare un buon Controllo e si riprendesse rapidamente dall'esperienza vissuta.

Dovevano solo attendere e tenersi pronti ad ogni evenienza.

Il Signore si concesse ancora alcuni momenti per acquisire coscienza di tutto quanto era accaduto, esalò un lungo respiro e si alzò assaporando la potenza e l'energia trasmessagli dal nuovo corpo.

Sperimentò immediatamente una maggiore consapevolezza di tutto ciò che lo circondava, frutto del processo evolutivo che lo aveva elevato ad un livello superiore dell'Essere.

Entrare nel Settimo Livello e percepire il Reale gli risultò naturale come respirare.

Tenendo a freno l'impazienza di verificare i nuovi poteri acquisiti, si concentrò sulle parole del Titano Krom, che ancora gli riecheggiavano nella mente. Non era sorpreso che i Titani conoscessero il suo vero nome né che avessero scoperto la sua origine, di cui lui stesso aveva preso consapevolezza solo dopo essere diventato un Demone. Gli sembrò che gli'appellativi con cui il Titano lo aveva apostrofato, Figlio della Tenebra e Strumento della Tenebra, fossero ben appropriati.

Si voltò verso Nergal e intuì che il Sommo Arcidemone, pur essendo stato tenuto a lungo all'oscuro del mistero, aveva saputo formulare delle ipotesi che non erano molto lontane dalla verità. Questo non fece che accrescere l'ammirazione e il rispetto che nutriva per lui. Era uno dei pochi Demoni di cui poteva fidarsi davvero; Krom era stato esplicito a questo riguardo.

Maestro e discepolo si scambiarono uno sguardo. Non ci fu bisogno di parole. Le tensione era palpabile e vibrava nella stanza. Era arrivato il momento del Combattimento Rituale volto a rinnovare il Controllo e verificarne così la saldezza.

YW2000 avanzò, determinato e minaccioso, impugnando un Cripto.

Il Signore allungò una mano e dall'oscurità richiamò a sua volta un'arma identica.

Il duello ebbe inizio. Violentissimo. Breve.

Il Simulacro attaccò con una velocità stupefacente e le lame rotearono descrivendo traiettorie complicate in cui era impressa l'impronta di routine avanzate di combattimento, a cui ben presto si associarono le tecniche estreme che il Maestro aveva utilizzato solo in battaglia e che erano un modello di letale efficacia. Contro una simile manifestazione di abilità eccelsa nessuno avrebbe potuto resistere.

Nessuno tranne il Signore.

Utilizzando il Cripto, già in precedenza mosso con una sapienza frutto dell'addestramento, accresciuta adesso dalla nuova formidabile combinazione di potenza e velocità, eresse una difesa insuperabile e contrattaccò, disegnando nel buio archi lucenti.

L'azione del Signore era sorretta da un Controllo perfetto.

Lentamente ma inesorabilmente, YW2000 fu costretto sulla difensiva e iniziò a indietreggiare.