Capitolo 2

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Sylvia e Bashur giunsero a Magdeburgo di notte, dopo aver percorso i circa 255km che li separavano da Detmold in un ora e 15 minuti a bordo di una Mercedes G600 con i vetri oscurati e le tendine laterali abbassate. La vettura era stata modificata dal Signore in persona, che vi aveva apportato molte modifiche trasformandola in un concentrato di tecnologia oltremondana. Il motore era stato silenziato al massimo ed erogava una potenza non elevatissima, ma sufficiente a garantire una velocità massima di 380kmh. Gli interni erano stati completamente personalizzati e assicuravano un comfort notevole anche durante lunghi viaggi. Era stata inoltre dotata di una IA della serie AW, che gestiva tutta la parte relativa alla guida e permetteva ai passeggeri di dedicarsi a svariate attività.

L'IA aveva scelto l'itinerario più semplice che prevedeva l'inserimento nell'A2 da Bad Salzuflen. L'autostrada si snodava verso nord/nord est, passando per le vicinanze di Bielefeld e Hannover e la Mercedes G600 l'aveva percorsa mantenendo una media di 207kmh per poi prendere l'uscita 70-Magdeburg Zentrum.

Per eludere i controlli elettronici della velocità e sfuggire all'attenzione della Polizia Stradale, Bashur aveva ricorso a lievissime manipolazioni del Reale con cui rendere la loro presenza invisibile agli occhi umani. Era uno stratagemma a cui ricorreva con parsimonia e sempre con un tocco di raffinata eleganza; un'illusione, un pensiero improvviso, un suono o un odore particolare. Il Cacciatore sapeva innescare nelle sue vittime una distrazione in mille modi sottili, senza provocare nessuno di quelli che per un Guerriero erano inevitabili "danni collaterali".

E ogni volta si era premurato di far capire a Sylvia il vantaggio di saper agire furtivamente.

"Con un buon addestramento un Cacciatore può mantenere la forma demoniaca e muoversi in mezzo ad una folla di umani senza che questi se ne accorgano. Ovviamente, fare una cosa simile è uno spreco di energie; molto meglio assumere una forma umana e agire con discrezione. Niente emanazione di terrore, niente sangue o violenza. Per un Guerriero si tratterebbe di una tattica noiosa a lungo andare, per noi Cacciatori è la differenza tra il sopravvivere e non".

Quelli che lui le trasmetteva erano i primi rudimenti della Via della Caccia. Avevano a che fare con il sapersi mimetizzare nell'ambiente, mantenendo una forma umana e perseguendo i propri obiettivi con la meticolosa pazienza di chi non è abituato, e neppure addestrato, a combattere. Laddove il Signore si sarebbe mosso seminando terrore e morte, Bashur utilizzava le stupefacenti doti intellettive e la perfetta adattabilità a muoversi senza dare nell'occhio.

"Devi immaginare il Reale come un gigantesco caleidoscopio di informazioni disponibili. Emozioni, suoni, odori, colori, flussi di energie; sono tutti contenitori di dati che devi saper analizzare e collegare. Più ampia è la capacità di elaborare le informazioni più sei in grado di muoverti senza pericolo e perseguire i tuoi obiettivi. E puoi farlo senza combattere, imparando la tecnica della focalizzazione di cui hai avuto un primo accenno sul Kalkriese".

Sylvia trovava affascinante poter imparare a coltivare questa arte della mimetizzazione e dell'analisi dei dati sensoriali, per la quale non erano richiesti particolari poteri demoniaci. Si trattava di entrare nel Terzo Livello e mettersi in sintonia con l'ambiente, espandendo tutti i sensi sino a cogliere una foto del Reale che poi si fissava in specifiche aree degli Archivi Mnemonici in modo permanente. Una volta fatto questo era possibile cogliere anche il più piccolo cambiamento del Reale sovrapponendo il punto focale al fluire di dati che venivano raccolti.

"La focalizzazione è fatta su un istante preciso, chiamato Punto Focale. Consiste nell'esaminare il modo in cui il flusso ininterrotto di informazioni provenienti dai sensi espansi ne modifica la struttura - Le aveva spiegato Bashur, esortandola a provare - A differenza della tecnica che hai sperimentato al Kalkriese, non devi concentrarsi sull'Eterno Presente. La focalizzazione scaturisce in maniera naturale dall'essere creature oltremondane ed ha un vasto campo di applicazioni, tanto che noi Cacciatori ne facciamo uno degli strumenti di base per esplorare il Reale. E' utilizzata anche dai Guerrieri in particolari circostanze".

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