Capitolo 28

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La fase finale dell'Ascensione, l'immersione nella Sorgente, non era stata diversa da quella compiuta dal Signore già una volta nel corso dell'esistenza. La differenza era consistita nella conoscenza nuova e nella vastità di poteri ad essa legati.

E ad essa si era aggiunta la conseguente mutazione fisica corrispondente al nuovo rango di Arcidemone.

Quando era emerso dalla Sorgente aveva trovato ad attenderlo Gorgos e Krom. La presenza di quest'ultimo non lo aveva sorpreso; il Titano era probabilmente il Guerriero più famoso mai esistito. Si diceva che fosse stato il primo in assoluto, certamente era colui che aveva codificato la Via della Guerra e dato vita alle Forze Armate, in cui ogni combattente poteva agire non come singola individualità, ma come parte di un complesso organizzato. Con lui era finita l'epoca dei Guerrieri solitari e ardimentosi che affrontavano i Paladini in singoli duelli mortali. Era iniziata l'era degli eserciti, degli Strateghi e dei Comandanti. Krom aveva creato l'Orda, la prima forza militare organizzata al servizio della Tenebra, e successivamente erano nate la Legione e l'Elite, completando quella che era anche l'attuale composizione della struttura bellica del regno.

Ma Krom era anche stato il Maestro del leggendario Arcidemone Pazuzu, che prima di scegliere di vivere nell'empireo, rifuggendo ogni contatto con il piano fisico, era stato il più grande Guerriero dei suoi tempi e un Campione della Tenebra. E Pazuzu era stato il Maestro di Nergal, a sua volta Campione e leggenda vivente.

E Nergal era il Maestro del Signore.

C'era quindi una potente linea di congiunzione fra il Titano e il nuovo Arcidemone, una conoscenza ininterrottamente tramandata da Maestro a discepolo, arricchitasi di volta in volta. In un certo senso il Signore rappresentava l'essenza rinnovata di quel sapere antichissimo.

Krom aveva trasmesso informazioni al Signore usando un linguaggio mentale fatto di simboli, immagini, suoni, emozioni direttamente estratte dal Settimo Livello.

Aveva spiegato qual'era lo scopo dell'esistenza del Prescelto e perché sia la Tenebra che la Luce lo guardassero con desiderio e timore al tempo stesso. E aveva rivelato al Signore quale fosse il suo compito.

"Con il progredire della tua evoluzione stai per acquisire una conoscenza che sino ad oggi ti era negata. Molte verità che ti sono state taciute adesso ti sono svelate ed implicano l'assunzione di molti nuovi doveri. Ma dalla tua parte hai l'incrollabile fedeltà alla Tenebra, che costituisce un aiuto prezioso, se usato con saggezza. Sappi dunque che il Prescelto non è sorto casualmente. Sia la Tenebra che la Luce ne hanno previsto la nascita, auspicandola e temendola al tempo stesso. Perché la creatura chiamata Sylvia Bethaniut è l'incarnazione vivente di una Potenza che esisteva prima del Caos e che pervadeva tutto il Reale. Si potrebbe dire che essa fosse la scintilla capace di porre fine al Nulla e determinare l'Origine delle Cose. Se ne era ipotizzata l'esistenza già da molto tempo, ma solo da poco si è avuta la conferma. L'abbiamo definita l'Uno perché in essa Noos e Loos convivevano, compenetrandosi. Noi crediamo, infatti, che Luce e Tenebra rappresentino in realtà le due facce di questa unica Potenza e che per un tempo inimmaginabile abbiano dato vita a quello che Giana ha definito come un binomio esistenziale di equilibrio, l'Unità Primaria. Poi qualcosa ha determinato la rottura dell'Uno, da cui ha avuto origine il Caos. Non ci è dato ancora sapere quale sia stata la causa, tuttavia continuiamo ad indagare e abbiamo formulato ipotesi che vanno vagliate. Una di queste è che la stessa Unità contenesse in sé la sua antitesi, il Caos medesimo, e che ad un certo punto l'equilibrio fra Noos e Loos sia venuto meno. Un'altra è che ad un certo punto queste abbiano assunto una autoconsapevolezza tale da iniziare ad agire autonomamente. Comunque sia è avvenuta l'incrinatura dell'equilibrio: in seguito alla disgregazione dell'Uno, Luce e Tenebra hanno dato vita ad una contrapposizione che dura da interi eoni e che ha posto fine al Caos. Ma ciascuna di loro non può esistere in assenza della propria controparte e quindi i tentativi di imporre un dominio totale sul Reale sono destinati solo a provocare la Fine delle Cose e il ritorno del Caos. Questo abbiamo scoperto. Così come ci è noto che adesso è sorto lo strumento in grado di dare inizio alla ricomposizione dell'Unità e alla rinascita dell'Uno. Questo strumento è Sylvia Bethaniut, il frutto di qualcosa di misterioso e per certi versi inspiegabile. E' come se Luce e Tenebra, pur continuando a contrapporsi sin dalla notte dei tempi, abbiano anche operato congiuntamente per creare le condizioni atte a favorire una ricomposizione dell'Unità. Probabilmente questo è dovuto ad una contemporanea spinta attrattiva e repulsiva che anima entrambe le Potenze. Non sappiamo in che modo il Prescelto dovrà agire, né i tempi in cui questo avverrà e i mezzi di cui si servirà. Molto è ancora incerto e nebuloso. Fra le poche cose che appaiono chiare c'è il ruolo a te riservato. Dovrai guidare il Prescelto nel suo cammino tortuoso e permettergli di compiere il destino per cui è sorto. Sappi che la tua origine ci è nota, Signore. Così come il motivo per cui hai sempre voluto mantenerla segreta al pari del tuo vero nome. Tu sei Figlio della Tenebra, da essa generato in vista di questa suprema missione. Tu sei Strumento della Tenebra, l'arma da utilizzare per raggiungere i Suoi scopi. Sino ad oggi, ogni istante della tua esistenza è stato il tassello di un cammino evolutivo capace di renderti ciò che sei adesso. Con l'acquisizione del nuovo rango avrai la consapevolezza che tutto ciò che è stato, è e sarà ha il carattere di necessità, anche se ti ha recato, ti reca e ti recherà immensi sacrifici. A parziale consolazione, ti è dato sapere che sarai accompagnato da una creatura sulla quale potrai fare massimo affidamento. E' l'Assassina, che resterà al tuo fianco sino alla fine e in nessun modo verrà meno al suo proposito di evolversi positivamente. Non separarti mai da lei poiché è legata a te e al Prescelto oltre ogni possibile immaginazione. La Demone Sheeva è una creatura che non ha un legame originale con la Tenebra o la Luce, e Behemoth ed io la riteniamo una sorta di parziale incarnazione dell'Uno. Basterebbe anche solo questo a renderla speciale e a non giustificare l'ostilità che la circonda. Tuttavia ti esortiamo a mostrarti indulgente con quei consiglieri ai quali è invisa, tieni gli occhi bene aperti e ricordati che essi si lasciano ottundere i pensieri da idee e concetti che derivano dal percorso evolutivo che hanno compiuto. Non possiedono la nostra conoscenza. Man mano che evolveranno riusciranno probabilmente a vedere l'Assassina come la vediamo noi. Per adesso, però, costituiscono un problema con il quale dovrai misurarti usando saggezza. Due cose voglio dirti a nome di tutti noi Titani: abbi massima fiducia in quei pochi Demoni che non hanno mai mostrato pregiudizi nei confronti dell'Assassina e non dimenticare mai che coloro che si opporranno all'avvento del Prescelto possono aggirarsi ovunque, anche fra i servitori della Tenebra. La conoscenza è potere, ma richiede una dedizione assoluta alla Tenebra per essere utilizzata al meglio. E richiede una suprema saggezza. Questa la si acquisisce solo attraversando le fasi del percorso evolutivo che da Spirito conduce a Sommo Arcidemone Anziano. E anche fra coloro che completano questo viaggio, molti non hanno quella forza, derivante dalla fede nella Tenebra, necessaria a compiere il passo finale e scorgere nel Reale i segni che indicano l'Unità e la presenza della Terza Potenza. Molti Arcidemoni si lasciano ammaliare dal potere che detengono, si concentrano sul particolare e perdono di vista l'universale. Così facendo, intralciano inconsapevolmente il Disegno del Fato e la rinascita dell'Uno. Per fortuna ci sono alcuni Arcidemoni che riescono a superare le ombre e gli inganni generati da una conoscenza mal gestita. E' su questi che dovrai fare affidamento. Qualcuno lo conosci; Nergal, Baal e Lilith ti sono già familiari. Altri li conoscerai in futuro. Li saprai riconoscere, come saprai riconoscere fra gli Angeli coloro che non devono essere visti come nemici. Non posso dirti altro in merito, se non che anche fra loro vi è chi vuole che il Prescelto compia il suo destino. Per ora sono pochi e isolati, ma il loro numero è destinato ad aumentare considerevolmente perché la Luce lavora affinché ciò avvenga. Se mai riuscirai a trovarne qualcuno, modera il tuo ardore bellicoso e scegli il dialogo anziché la battaglia. Non è improbabile che esista anche una tua controparte, un Figlio e Strumento della Luce su cui ricade il compito di proteggere il Prescelto. E' una supposizione avanzata da Giana e su cui stiamo riflettendo. Purtroppo non sappiamo nulla in merito. Parte dalla constatazione che Luce e Tenebra sono indotte a favorire la rinascita dell'Uno e questo le porta ad agire in modo simile. Poco importa se moltissimi dei loro servitori sono spesso ignari di questa convergenza, consapevole o meno, dell'agire delle due Potenze verso il raggiungimento di uno scopo. Proprio questa mancanza di conoscenza rende complicata la situazione. Il consiglio che ti diamo è di tenere gli occhi aperti perché se mai un Figlio della Luce dovesse comparire sulla scena sarebbe paradossalmente il tuo alleato più prezioso".

Infine il Titano gli aveva fatto un dono; si era fatto consegnare Nera e dopo averla avvolta in un manto oscuro aveva inciso sulla lama dei misteriosi simboli esoterici con uno degli artigli affilatissimi. In quei momenti il Signore aveva percepito l'opera di un potere sconfinato, come se Krom si fosse appellato al Noos allo stato più puro per poi manipolarlo in modi sconosciuti. Il risultato era stato che lungo gli affilati bordi della spada i simboli avevano emesso un lucore dorato, disponendosi a formare un intricato disegno raffigurante una linea rossa serpentiforme che intersecava un cerchio tagliandolo in due parti; una bianca e una nera.

Quando aveva riconsegnato l'arma benedetta al Signore si era espresso di nuovo:

"Avrai bisogno di tutta la conoscenza della Via della Guerra per proseguire nel tuo cammino. Ma non basterà. Per questo ti ho fatto un dono, da Guerriero a Guerriero Gli Arcidemoni Pazuzu e Nergal sono miei eredi ed ora lo sei anche tu. Come loro, ti ho reso custode di un sapere che appartiene ai Segreti Ultimi, che va accolto e conservato in maniera esclusiva e che non può essere divulgato ad altri se non da me. E' un sapere che ha a che fare con la manipolazione del Noos nella sua forma più potente e incontaminata e che ho infuso nei Simboli Rituali tracciati su Nera. Impugnandola, da ora in poi potrai chiedere e ottenere un Contatto con la Tenebra per accedere alla massima conoscenza bellica che un Guerriero può detenere. Tutto ciò avrà però un prezzo; il potere che ho trasferito nella tua spada è molto difficile da padroneggiare perché durante il Contatto sarai tutt'uno con la Tenebra e dovrai mantenere un Controllo saldissimo per non essere sopraffatto e diventare una creatura Selvaggia. Un solo istante di esitazione e sarai perduto. Fanne un saggio uso".

Il colossale Titano aveva poi posato una mano possente sulla testa dell'Arcidemone. Il tocco era stato leggero come una piuma, ma sufficiente a trasmettere una Benedizione di Tenebra, il massimo sigillo protettivo che un Demone potesse aspirare di avere.

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