Nella sala era presente una figura enorme, avvolta in un denso vortice di oscurità che la rendeva invisibile. Assisteva impassibile, nulla gli sfuggiva di quella danza feroce e mille ricordi gli affioravano alla mente. Uno in particolare emerse con prepotenza: un giorno di moltissime migliaia di anni prima, l'Arena di Romae affollata all'inverosimile. Gli spettatori erano giunti da ogni parte del Regno della Tenebra per veder combattere quello Spirito Combattente spietato e letale che sembrava l'incarnazione stessa della ferocia allo stato puro. Nessuno conosceva il suo nome, si faceva chiamare il Signore, anche se tutti preferivano definirlo il Signore della Morte.
Questo perché chiunque vedesse la sua forma originaria moriva all'istante.
Si mormorava che sebbene in battaglia questo strano potere potesse costituire un vantaggio insuperabile, lui non ne facesse quasi mai uso, preferendo assumere una forma secondaria e sconfiggere gli avversari esibendo altri stupefacenti Poteri Naturali di cui disponeva.
La voci sulla sua bravura nel combattere erano giunte alle orecchie di colui che al tempo era il Campione della Tenebra. I più esperti Guerrieri con cui aveva parlato, Demoni o Arcidemoni che fossero, concordavano sul fatto che quello Spirito aveva qualcosa di speciale: era nato per il combattimento, riusciva a sopravvivere anche agli scontri più feroci e agli avversari più agguerriti. Gli organizzatori degli spettacoli lo consideravano una fonte di attrazione e studiavano per lui esibizioni in cui potesse sfoggiare le proprie eccezionali abilità tecniche e atletiche. Agli occhi di chi lo aveva visto nell'Arena appariva come l'incarnazione del combattente perfetto.
Purtroppo aveva anche una brutta fama, in quanto era uno Spirito Selvaggio. Non si era mai sottomesso e chi aveva provato a imporgli la Servitù aveva fallito. La conseguenza era che ne veniva tollerata la presenza nel Regno solo perché fino ad allora non si era comportato in maniera indegna da meritarsi il Vincolo Eterno. Anche per questo si era ritrovato ben presto ad essere una creatura sola e costretta ad un'esistenza di emarginazione, un reietto che sopravviveva solo grazie ai combattimenti nelle Arene. Rischiava la propria esistenza, ma in cambio riceveva cibo e un minimo di speranza di poter un giorno evolversi. Le folle lo acclamavano e lui faceva di tutto per soddisfare il loro desiderio di spettacolo e sangue.
Fra le decine di migliaia di spettatori che riempivano l'Arena in quel giorno lontano c'era anche la creatura misteriosa che adesso era lì nella sala del Rifugio.
Allora la curiosità lo aveva spinto a lasciare momentaneamente la Fortezza presso il Confine dove stava svolgendo una missione insieme ad alcuni Confratelli dell'Elite Nera.
Allora come ora, vide qualcosa che non aveva mai visto prima: vide il Prescelto combattere con la creatura affascinante e misteriosa che era l'incarnazione vivente della Tenebra, il suo stesso figlio.
E in quel momento, allora come ora, capì che il cerchio si era chiuso, che la propria esistenza aveva trovato un senso.
Quel giorno lontano aveva deciso di accogliere sotto la propria ala protettrice quello Spirito Selvaggio per trasformarlo nel più grande Guerriero esistente. Ora lo avrebbe fatto di nuovo per elevarlo ad un rango grazie al quale sarebbe stato in grado di accedere ai livelli di conoscenza necessari per guidare il Prescelto nel cammino stabilito dal Disegno del Fato.
Mancava ancora una pedina della scacchiera e sapeva che anch'essa si trovava nel Rifugio. Espanse la propria mente, sondando le profondità del sottosuolo, e non ebbe difficoltà a rintracciarla. Effettuò una lieve manipolazione, suscitando una sensazione di urgenza che la indusse a recarsi nella Sala di Allenamento. Dopo pochi minuti vide la sua figura emergere dall'oscurità di un corridoio.
Si concesse un attimo di pausa per ammirarne la meravigliosa bellezza e comprendere quanto il legame che la univa al Signore fosse forte a tal punto da sfociare nell'amore, e quindi nella pericolosa seduzione della Luce. Eppure non se ne preoccupò, perché sapeva che tutto rientrava nel Disegno del Fato, che la Tenebra aveva posato la sua mano possente sul figlio prediletto e la creatura che aveva deciso di seguirne le orme. Li avrebbe protetti entrambi.
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Il Sentiero della Tenebra
Fantasy(COMPLETO) E' IL SECONDO ROMANZO DELLE CRONACHE DELL'OLTREMONDO Sylvia Bethaniut è una donna in fuga, un'anima tormentata con alle spalle un passato terribile e davanti a sé un futuro pieno di pericoli. Vive nell'ombra, con un'identità falsa, nel di...