"Allora tu e Logan siete fidanzati?"•7•

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"Emily"mi accoglie il padre di Logan stringendomi a sé.
"Seguitemi in sala da pranzo,la cena è servita."dice
incamminandosi davanti mentre Logan mi affianca senza guardarmi.
Ci accomodiamo intorno alla tavola meravigliosamente imbandita.
"La casa è di tuo gradimento Emily?"chiede Tom.
"Per quello che ho potuto vedere è splendida."dico. "L'hanno comprata Margaret e Logan,ricordo che quel giorno mi arrabbiai molto.
Non mi avevano avvertito,ma quando l'ho vista e ho visto il loro sorriso ho capito che era importante per loro."dice e noto che incrocia lo sguardo di Logan che ricambia spensierato in balia dei ricordi.

Vedo il primo piatto e la mia reazione è come se avessi visto la cosa più bella del mondo,cosa che effettivamente ho visto.
Lasagne.
Io muoio.
"Tutto bene Em?"chiede Logan al mio fianco,annuisco e inizio a mangiare.
Strano che non ci sia nessuna cameriera,di solito c'è sempre a casa Smith.
"Allora tu e Logan siete fidanzati?"chiede Tom tra un boccone e l'altro,io quasi quasi non mi strozzo e Logan ride di gusto.
"No papà,siamo solo amici."dice Logan e io annuisco convinta.

"Oh scusate,ma allora perché Emily è qui?"chiede. "Tom sono qui per parlare della gita."dico e lo vedo irrigidirsi.
"Io e Logan ne abbiamo già parlato,questa settimana è il compleanno di sua madre e dobbiamo andare a cena nel suo ristorante preferito."dice duro.
"Tom non crede che sia troppo?Sono passati tanti anni,capisco che il suo ricordo è ancora vivo nelle vostre menti e lei è liberissimo di passare il suo compleanno nel suo ristorante preferito,ma Logan non può continuare a crogiolarsi nel ricordo di una madre che non rivedrà più.
Lei vorrebbe che andaste avanti entrambi,ma Logan non lo farà mai senza di lei.
Non voglio mancarle di rispetto.
Cenerete nel ristorante preferito della donna più importante della vostra vita per poi stare in silenzio tutta la serata e piangere la sua morte una volta a casa, è così vero?
Tom non può costringere Logan a vivere una vita che non gli appartiene più."dico e il suo sguardo vacilla alle mie parole,gli occhi si chiudono in due fessure.

"Tu non sai nulla!Non sai come si sta senza la donna che si ama e con un figlio che ti incolpa della sua morte!"dice e nella sua voce avverto rabbia e tristezza.
"Margaret non era importate solo per lei!È stata la persona più vicina a un genitore per me!Lei non sa com'è crescere senza nessuna guida,Logan ha lei,ma io e mio fratello non abbiamo nessuno.
Viviamo l'uno per l'altro è lei di certo non può venirmi a dire che non so nulla perché è vero non so nulla di ciò che vive lei,ma neanche lei sa come si vive senza genitori!"dico alzandomi dalla sedia e incamminandomi verso la porta da dove siamo entrati io e Logan.

Sento la voce di Logan e mi fermo sul posto.
"Ti rendi conto di quello che hai detto?
Come ti sei permesso?!
Non puoi pretendere di venire in questa casa e comportarti da padrone.
Questa casa era di mamma e l'ha lasciata a me.
Non puoi manipolarmi mettendo in gioco i ricordi con lei.
Non puoi dirmi cosa fare perché tanto lo sappiamo entrambi che sarei andato comunque a quella stramaledetta gita.
Ma soprattutto non puoi trattare in quel modo Emily che è venuta qui stasera nonostante tutto il male."

Apro la porta e la sbatto con forza mi incammino stringendomi nelle braccia,da quando fa così freddo?
"Emily aspetta!"grida Logan infilandosi la felpa,lo ignoro e continuo a camminare.
"Emily aspetta."dice afferrandomi il braccio,mi giro con il volto in parte rigato da alcune lacrime.
"Cosa c'è?"dico e per risposta ricevo un abbraccio,mi beo del suo profumo.
Chiudo gli occhi e mi accoccolo nel incavo del suo collo.

     ***

"Mio padre se n'è andato,possiamo tornare in casa."dice Logan.
Siamo seduti sulla candida sabbia da più di un ora.
Abbiamo parlato molto.
"Ancora 5 minuti."dico facendo gli occhi da cucciolo.
"No dai entriamo,tu stai morendo di freddo anche con la mia felpa addosso."dice ridendo.
"Non è vero!"dico,ma in realtà ha ragione.
"Convincimi,se sarai convincente rimarremo ancora un po'."dice ridendo ancora.
Sorrido pensando per qualche minuto a come essere convincente,ma alla fine vince Logan.

Entriamo in casa ancora ridendo.
"Mi dispiace quello che ha detto mio padre"dice con sincerità:
"Non preoccuparti"dico facendo finta di niente.
Dopo qualche secondo-che sembrano ore-di silenzio imbarazzante parla.
"...mh che ne dici se vediamo un film?"propone
"Mh...si dai, quale?"accetto.
"Non lo so vediamo un po' su Netflix che c'è."
Alla fine finiamo per vedere delle puntate di teen wolf.

Verso la mezza vedo che si è fatto tardi e Logan mi accompagna a casa.
"Okay,vado"dico prima di scendere dall'auto.
"Si, ci vediamo in giro."dice.
E mentre raggiungo casa mia,mi ferma.
"Emily,grazie comunque."
"Ehm...non c'è di che."
Ma perché alla fine cos'ho fatto?
Ho solo creato un casino peggiorando la situazione e mettermi in mezzo in una situazione delicata in cui non c'entro niente risultando irrispettosa,ma beh...prego.

Entro in casa come se fossi una ladra intenta a rubare dell'oro dato che il mio coprifuoco era mezzanotte.
Finalmente arrivo in camera mia e lancio un sospiro di sollievo.
"Emily"dice Aus,ho parlato troppo presto.
"Si?"
"Perché sei tornata adesso?"chiede ed io inizio ad avere paura.
"Oh,beh..."
"Emily la verità."sentenzia.
"Va bene,Austin."
Inizio a raccontargli tutto quello che è successo nella serata.
"Quindi sicura che non è successo niente?"
"Oddio no,con Logan?Che schifo."
"Va bene non andare a dormire tardi che domani dobbiamo andare a scuola." dice scompigliandomi i capelli e io lo fulmino con lo sguardo.
"Va bene"e mentre sta per andare via lo fermo
"Ah,Austin domani verso le 6 dovrei uscire."
"Con chi?"
"Non ti riguarda."dico chiudendogli la porta in faccia.
Per ora non voglio fargli sapere di Noah,anche perché mi ha offerto di uscire con lui solo per ricambiare il favore.

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