"È come una caramella gommosa zuccherata e io sono un limone"•40•

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"Iniziò tutto un anno e mezzo fa."
"L'anno scorso?"chiede Logan sorpreso.
"No,l'anno prossimo...
Si Logan,l'anno scorso."
"Non è il momento per tirare fuori il tuo sarcasmo.Su continua."mi incita a continuare.
"Ero ad una festa con Ashley,lei..." un rumore vicino al finestrino disturba la narrazione dei fatti.
Entrambi ci giriamo di scatto,ma ci rilassiamo appena vediamo Micheal.
"Hey ragazzi.Pericolo scampato.
È andato via,potete scendere."
Io e Logan come detto scendiamo dalla macchina e appena aver messo piede fuori dalla macchina mi guardo attorno per rassicurarmi che Markus sia andato realmente via.
"Tranquilla non c'è,è scappato via con la coda tra le gambe."
mi rassicura Micheal.
"Ragazzi penso sia il momento di andare via."dice Cole raggiungendoci con il resto del gruppo.
Entriamo tutti nelle rispettive macchine pronti per andare a casa.
"Non penso sia il momento di parlarne,quindi ora sarò pronto a fare di tutto pur di strapparti un sorriso.
Voglio sapere cos'è successo,ma non ora,ora non è il momento.
Ne riparleremo quando sarai pronta e verrai tu da me,di tua spontanea volontà così da non sentirti costretta."mi dice Josh quando entro nella sua auto.
mi sa che invecchierai se aspetti che sarò pronta.
Prima o poi lo sarò.
Ma ora non è il momento.
Ma devo reagire.
Si,devi.
Ora però non è il momento,
non sei ancora pronta.

***

Una volta arrivata a casa sono subito salita di sopra e sono corsa a fare una doccia.
Avevo bisogno di smaltire tutti quei pensieri,tutti quei ricordi che riaffioravano in superficie,tutte quelle emozioni non nuove per una come me.
Dopo una bella doccia lunga,presa ancora da tutti quei pensieri prendo il mio quadernino dipinto in malo modo di nero e comincio a scrivere tutto ciò che mi passa per la testa,non facendo eccezione a niente.

Credo che si arrivi ad un punto della nostra vita in cui cerchiamo appigli dopo tanto dolore provato,cerchiamo di arrampicarci sugli specchi salendo verso la cima inutilmente,sapendo che falliremo.
Nonostante ciò noi continuiamo ad arrampicarci,a salire più in alto,a trovare pretesti,a continuare a fidarsi-inutilmente-delle persone,ma sappiamo che falliremo.
Tutti quegli appigli che creiamo nella nostra vita,scompariranno,
cadranno,proprio perché sono degli appigli.
Dobbiamo cercare di andare avanti con le nostre forze,senza pretesti...senza appigli.
Ma solo con la nostra forza di volontà,la nostra forza di reagire,di rialzarci continuamente nonostante il dolore.
Purtroppo però a volte non ci si riesce sempre ad andare avanti,
a rialzarsi,a ricominciare daccapo.

Cancello con uno scarabocchio quest'ultima parte,ho bisogno di incitamento non di buttarmi ancora più giù,in fondo all'abisso di quanto io già non lo sia.

I ricordi.
Una parola che in un momento può farti essere tremendamente triste o tremendamente felice.
Sta a seconda di cosa riaffiorano.
Come ti ho già raccontato prima,
quello che mi è successo oggi ha causato in me del caos...ancora.
Sai,dicono che le emozioni che noi proviamo vengono sentite prima di tutto nello stomaco.
Non a caso è li che sentiamo le mitiche "farfalle" che si provano quando qualcuno ti piace.
Comunque sia...
Oggi ho rivisto Markus...ancora.
Ho provato una forte sensazione
-appunto nello stomaco-quell'emozione se vogliamo chiamarla così,già so cosa significa,cosa mi porta.
E se stessi per ricaderci?
Non credo di avere la forza di rialzarmi.
Non voglio commettere di nuovo quell'er...

Un rumore m'interrompe.
È la porta,qualcuno sta bussando.
In modo del tutto automatico stacco la penna dal foglio e poso tutto in un nano secondo.

"Emily?"è Austin.
"Aus entra pure,avevo le cuffie."
sa che sto mentendo,ha dato uno sguardo in giro e se ne accorto che non ci sono.
Rimane zitto.
Non mi vuole far notare che sa la verità.
Classico di Austin.
Pensa che sia moralmente scioccata dall'accaduto-e non è un ipotesi del tutto sbagliata-quindi cerca di non farmi pesare niente.
"Ehm...beh...vuoi venire giù?
Ho preparato la cioccolata calda e Meredith ha fatto quei biscotti che ti piacciono tanto...e ci sono tutti manchi solo tu...insomma..."
farfuglia Austin.
"Arrivo subito."dico abbozzando un sorriso.
"Su andiamo."dico avvicinandomi ad Austin cingendogli una mano sul fianco.

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