"È stata una giornata di merda." •55•

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"È finita."
"È mai cominciata davvero?"

La conversazione mia e di Logan si ripete nella mia testa da tutta la notte,ogni singola frase,ogni singola parola di ripete e sembra di riviverlo.
Ogni secondo che ripeto la conversazione ho uno stato d'animo diverso.
Penso sia più brutto non sapere ciò che provi che il dolore in se.

Mi alzo da letto come se fossi distrutta,e un po' lo sono sempre stata.
Mi preparo per andare a scuola e poi scendo di sotto a fare colazione.
"Buongiorno."biascico e mi siedo a mangiare.
"Emily tutto bene?"mi chiede mio padre preoccupato,stamattina prima di scendere ho dimenticato di mettere la maschera di quando sto in "famiglia".
"Si."non è convito,ma non dice niente.
"Metti un giubbotto pesante.
Fa freddo."mi dice mentre mi alzo,prendo il giubbotto di pelle con la pelliccia dentro ed esco mettendo le cuffie.
Strano come la musica riesca a farmi sentire meglio,sarà perché tutto è al suo posto,ogni nota,ogni parola.
Tutto al suo posto,il contrario della vita.
Faccio uno foto e metto una storia.

Faccio uno foto e metto una storia

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***

Sembrano non passare mai queste ore.
Sono a lezione di letteratura e dopo finalmente c'è il pranzo
(o per sfortuna)dipende dai punti di vista.
Sono seduta all'ultimo banco mentre Logan è un po' più avanti nell'altra fila.
Non ci siamo parlati e non ci siamo rivolti uno sguardo.
Lui è entrato con Megan Blake,
una nostra compagna di corso.
Ridevano e scherzavano.
Sembra tutto essere tornato come prima,come l'anno scorso.
Solo pensare che tra un po' Ashley andrà via,sto male.
Fuori c'è un temporale pazzesco e il prof sta spiegando una poesia a tema,sulla pioggia,sull'inverno.
Sembra tutto così calmo che quasi mi perdo nelle sue parole mentre annoiata scarabocchio sul quaderno l'esterno della scuola bagnato dalla pioggia.
"Perfetto ragazzi,
allora completate gli esercizi per la prossima volta."dice il professor.Richard quando la campanella suona.
Prendo lo zaino da terra e mi dirigo verso la mensa anche se non ne ho la minima voglia di andarci.
Dico un 'arrivederci'a bassa voce e vado via dalla classe.
"Heyyy amica."mi dice Camila affiancandomi.
"Hey."dico rivolgendogli un mezzo sorriso.
"Come va?"rispondo che va tutto bene e lei incomincia a parlarmi di quanto detesti il suo professore di fisica.
"E quindi ha incominciato a urlare senza un apparente motivo e ti giuro volevo ridere,ma allo stesso tempo volevo piangere.
Capisci?"mi dice mentre ci sediamo ad un tavolo.
Faccio una mezza risata quando anche gli altri arrivano al tavolo.
"...quindi non posso crederci che ha ridotto l'orario.Insomma venerdì abbiamo una partita cavolo!"dice Logan agli altri ragazzi mentre si siedono.
"Ciao ragazze." "Hey" dicono all'unisono mentre Logan si limita ad un'alzata di capo.
"He-he-hey."dice Ashley quando arriva pimpante al tavolo.
"Cos'è quest'entusiasmo?"
le chiede Camila sorridente.
Ma come fanno a sorridere così tanto.non si stanca la mascella?
"Niente oggi mi sono svegliata bene."
"Al contrario di un'altra persona che sembra che l'abbia investita un autobus."continua guardandomi.
"Meglio essere investite da un autobus.
Per la fortuna che ho se mi metto al centro della piazza di Tokyo non passa nemmeno una macchina."
Gabriel mi guarda male e si mette a ridere.
Continuano tutti con i loro discorsi e ogni tanto intervengo anch'io anche se ho la testa tra le nuvole.
Logan non doveva cacciare fuori quell'argomento,non ora.

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