"...e per di più questo è un mestolo,non una spatola."•38•

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Emily's pov

Mi guardo  allo specchio e noto che ho una pessima cera.
Sciacquo la faccia ma la situazione è peggio di prima.
"Vaffanculo Ash" dico tra me e me appoggiando in modo brusco le mani sul lavandino e d'improvviso sento bussare alla porta.
"è occupato." rispondo,ma la porta si spalanca mostrando la figura di Logan.
Cosa vuole ora?

"Come stai?"chiede chiudendo la porta alle sue spalle e avvicinandosi a me.
Come se gliene fregasse.
"Perché me lo chiedi?"
"Perché voglio saperlo forse?"
"Preferisco non sprecare fiato."
"Emily,io..."comincia Logan mettendomi una mano sulla spalla,ma lo interrompo.
"No,Logan.Io non voglio essere consolata,nè da te,nè da nessun altro.Chiaro?"dico girandomi verso di lui per poi riportare lo sguardo verso la finestra.
"Non voglio consolarti,neanche ti sopporto.Voglio solo sapere come stai perché non mi piace vedere le persone in questo stato perché so cosa vuol dire stare male e sentirsi soli,ma tu non sei sola.
Quindi...te lo ripeterò per l'ultima volta.Come stai Emily?"
"Come sto,Logan?Beh...non lo so come sto,sento solo un enorme vuoto nel petto,da vuoto poi diventerà ferità,poi squarcio, e da squarcio cicatrice e le cicatrici non vanno mai via Logan e io ne sono piena.
Quando Ashley se ne andrà sentirò nel vuoto una mancanza..."
"Le mancanze possono essere colmate Emily."m'interrompe.
"Che stronzata Smith,le mancanze non possono essere riempite,o meglio possono ma non sarà mai come prima e possono essere riempite solo dalla persona che andata via."dico con un iniziale risata sadica.
"Possono essere colmate con il doppio,triplo se non di più...di amore."
"L'amore non esiste Logan e in questo caso la tua migliore amica non può essere sostituita, soprattutto se è la stessa dall'asilo."faccio una pausa e quando vedo che non controbatte continuo il mio monologo.
"Mi sento come se il mio cuore abbia chiuso definitivamente le porte alle immense opportunità che la vita ci offre.
Certo,sono felice per lei,ma cazzo Logan la conosco da una vita!
Con lei ho passato i miei momenti migliori e peggiori.
Devo tutto ad Ashley,abbiamo programmato una vita insieme e mi sembra impossibile poter passare un giorno senza sentirla,
senza vederla,senza farla ridere,
ma come sempre nella vita quando trovi tutte le risposte,ti cambia tutte le domande.
Mi hai chiesto come stavo,
ma come posso dirti come sto se neanche io lo so?Mi sento di nuovo immersa nella mia fossa,come sempre d'altronde. Non sono mai uscita dal mio stupido circolo vizioso.
Sono immersa nel mio dolore e odio farmi vedere piangere da qualcuno per fino da me stessa e odio te.Eppure mi guardo sempre allo specchio mentre piango per vedere che a volte ho anch'io dei sentimenti e inoltre passo il mio tempo con te,dire che in questo momento mi sento a mio agio è un eufemismo.
Scrivo sempre i miei sentimenti sul mio "diario" per vedere quanto a volte possano essere profonde le mie emozioni,odio rileggere ciò che scrivo e ovviamente lo faccio,sono l'incoerenza in persona.
Ma com'è possibile che in tutto questo circolo di emozioni io mi senta sempre così odiosamente vuota?
Mi sono stancata di combattere sempre per avere tutto,in questo caso però devo solo arrendermi all'idea che lei se ne vada.
Le farà bene cambiare aria e io ne sarò felice.Ma,nel frattempo,non posso evitare di struggermi nel mio dolore."dico con la voce spezzata facendomi spazio nelle sue calde braccia accolta dal battito del suo cuore ancora più spezzato del mio.

"So che fa male Em,ma tu sai che rivedrai Ashley.Lei non ti ha lasciata,ha scelto di non lasciare sua sorella,che è diverso.Io e te ci assomigliamo e sai perché?" chiede e poi continua "Perché siamo entrambi distrutti dal dolore.Non avere paura Emily,non posso dirti che passerà,perché tu sai meglio di me che non succederà,ma combatti come hai fatto finora.
Impara a gestire i tuoi demoni interiori,facci amicizia,magari non sono così orribili come credi.
Poi ricorda è dal dolore che nascono le cose migliori,se continui a creare tutto questo con il dolore,immagina cosa riuscirai a fare quando sarai felice."
conclude accarezzandomi i capelli.
"Ti fa ancora male la sua mancanza?"chiedo senza guardarlo negli occhi ancora accoccolata fra le sue braccia.
Non c'è bisogno di specificare,lui ha capito benissimo che parlo di sua madre.
Dopo la mia sfuriata entrambi sussurriamo,come se i nostri demoni avessero posato per un attimo le armi,sussurriamo come se stessimo a un millimetro dal cuore,non c'è bisogno di intenderci più di tanto,perché in questo momento entrambi sappiamo intenderci alla perfezione.
Succede così,tra due totali casini.
"La mancanza è relativa,Emily.
Mi fa male il fatto che non abbia apprezzato mai nulla di lei.
Mi fa male non averle mai detto ti voglio bene.
Mi fa male non averla stretta tra le mie braccia un ultima volta."dice e lo stringo di più a me.
"E a te,a te manca tua madre?"mi chiede lui a sua volta.
"Non lo so."rispondo sinceramente.

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