"Noi siamo i migliori amici...del tuo fantastico Josh River."•28•

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Non vedendo nessuna reazione da parte mia,Logan prende l'iniziativa e mi bacia,ma
decido di non ricambiare.
Se lo baciassi finirei per fare solamente una cazzata.
C'è questa strana situazione con Noah e ci sto ancora male.
Per Logan non credo di provare ancora qualcosa,in più mi è stato sul cazzo da quando ho iniziato a parlare.
Non si può spegnere l'odio e accendersi l'amore come se nulla fosse,o si può?
Visto?Sono tremendamente confusa quindi penso sia meglio lasciar perdere per questa volta.

"Logan,stiamo facendo una cazzata e lo sai anche tu."dico staccandomi da lui.
"Hai ragione Emily.
Facciamo una cosa,da quando uscirai da questa stanza tutto sarà come prima.Va bene?Piccola rompicazzo?"dice Logan scompigliandomi i capelli con un piccolo sorriso.
"Va bene.Logan Bastardo Smith."cantileno io a mia volta.
Logan si avvicina a me e mi abbraccia e io ricambio.
"Stavamo facendo una cazzata con le nostre stesse mani."dice Logan ridendo sulla mia spalla.
"Concordo."dico a mia volta ridendo.
"Ora...se non ti dispiace.Vado in camera."dico staccandomi dal suo abbraccio e in risposta,Logan,annuisce.

Esco dalla stanza e chiudo la porta alle mie spalle per poi appoggiarmi ad essa.
Stavamo facendo una cazzata.

Mi reco nella stanza di Josh in cerca di un consiglio,in assenza di Ashley.
Cammino per il lungo corridoio dai colori rossastri in cerca della camera trecentoventicinque.
Arrivo alla fine del corridoio e finalmente-quando stavo per pensare di aver sbagliato piano-trovo la camera di quello che è diventato uno dei miei migliore amici.
Ci siamo conosciuti per puro caso ed è stato un caso fantastico.

Ma allora è proprio vero che le cose più belle arrivano quando meno te l'aspetti?

Busso alla porta e aspetto che vengano ad aprirmi.
Sento dall'altra parte della porta un ragazzo che chiede:"Chi è?"
improvvisamente penso di aver sbagliato stanza e mi sento un po' in imbarazzo.
"Emily Evans.Per caso Josh è in camera?"dico con un pizzico d'incertezza nella voce.
Sento dei passi avvicinarsi e percepisco che il ragazzo sta venendo ad aprirmi.
"Ciao."
"Ciao."ricambio il saluto a mia volta.

Il ragazzo è alto un dieci centimetri in più a me,ha i capelli lisci di un castano che va nel rosso,gli occhi marroni.
Indossa una tuta grigia e una
t-shirt nera.

"Accomodati pure,Josh sta per arrivare."
Mi fa cenno di sedermi sul letto e io mi siedo con un po' d'imbarazzo.
Il tipo si siede su una sedia difronte a me e improvvisamente-dopo neanche due secondi che si era seduto-si alza.
"Che maleducato,scusami.
Mi chiamo Cole."dice allungando la mano verso di me,l'afferro e la stringo a mia volta.
In quel momento sentiamo bussare alla porta.
"Scusami,vado un attimo ad aprire.Penso sia Josh."e quando dice quel nome ricordo il motivo per cui sono qui,l'avevo quasi dimenticato in preda all'imbarazzo.

"Si esatto sono proprio io." risponde Josh dalla porta.
Cole apre la porta,ma ad entrare non è Josh.Eh?!
Ad entrare è un tipo con i capelli e gli occhi marroni come Josh solo che non è lui.

"Ehm ciao?"mi saluta più come se fosse una domanda questo tipo che a quanto pare si chiama Josh.
"Ma tu non sei Josh."esclamo confusa.
"Si che sono Josh."
"Si che è Josh."
Esclamano all'unisono i due ragazzi.
"Tu sei Josh River?A quanto pare no."dico ovvia.
I due ragazzi si guardano e sibilano in coro un:
"Ahhh"
"Ma tu cercavi Josh River?"
mi chiede Josh a quanto pare non River e io annuisco.
"Come non ho fatto a capirlo prima.
Tu sei Emily Evans,
l'amica di Josh.
La mitica Emi-ly Evvi."dice dandosi un colpetto alla testa ridendo per il modo in cui si era confuso.

"Piacere sono Josh Enderson.
Noi siamo i migliori amici del mondo mondiale del tuo fantastico Josh River."
dice porgendomi la mano.
"Piacere Emily Evans."
dico ricambiando la stretta di mano.
"Beh si l'avevo intuito."
"Non ti preoccupare Emily,
Josh sta arrivando.
Nel frattempo accomodati, possiamo raccontarti dei momenti imbarazzanti del piccolo Joshy." mi dice Cole entusiasto e io accetto ridendo per il modo in cui lo ha chiamato e che gli soprannomino avvolte.

***

Abbiamo passato gli ultimi venti minuti a ridere.
Cole e Josh mi hanno raccontato un sacco di storie divertenti e alcune storie imbarazzanti e io ho ricambiato a mia volte raccontando avvenimenti accaduti nel corso degli anni.

Mentre ridiamo per una barzelletta raccontata da Cole,sentiamo la porta aprirsi.

"Porca puttana sono distrutto!"dice Josh facendo capolino nella stanza e accovacciandosi sul letto tanto da non notare la nostra presenza.
"Ma buonasera Mr.Finesse"
dice Josh Enderson ridendo.

"Eh se ciao."dice Josh chiudendo gli occhi.
"Non hai visto chi c'è in camera scusami?"dice Cole.
Josh alza di scatto la testa e quando mi vede sorride involontariamente.
"La mitica Emi-ly Evvi."dice avvicinandosi a me ridendo.
"Sono passata per parlarti,ma tu non c'eri.Ma non preoccuparti ho passato un po' di tempo con loro sono molto simpatici."
"Oh condoglianze sei dovuta stare con due coglioni come loro.
Scherzo,scherzo sono divertenti...quando vogliono,molto raramente."dice con un sorriso.
"Cosa mi dovevi dire?"
"Ragazzi vi lasciamo da soli?"dice Cole.
"Coglione si che vogliono stare da soli."rimprovera Josh il suo amico mentre il mio non sa che dire.
"Non vi preoccupate andiamo al bar.Seguimi Josh."dico prendendo l'iniziativa.
"Si signora capitano."dice con il saluto militare Josh,solo che a seguirmi è Josh Enderson.
"Ehm intendevo l'altro Josh."dico con un filo d'imbarazzo abbozzando un piccolo sorriso sul volto.
"Oh si giusto."dice ritornando al posto in cui era prima indietreggiando grattandosi la nuca imbarazzato.
"Andiamo su!"dice Josh mettendomi una mano sulla schiena dirigendosi verso la porta.

"Scusa se hai dovuto aspettare un po'."dice mentre percorriamo il corridoio per andare all'ascensore.
"Oh non preoccuparti mi ha fatto piacere conoscerli.
Sono molto divertenti."lo liquido con un gesto della mano.
"Si ma mai quanto il sottoscritto."
"Ovvio"dico alzando le mani in forma di resa.
Josh preme il pulsante dell'ascensore.
"Ma dove stavi?Eri in giro?"dico curiosa.
"Ehi cos'è tutto quest'interesse dopo posso pensare di piacerti."
"Vaffanculo."dico con un sorrisetto dandogli uno schiaffetto sulla spalla.
"Scherzo.Siamo amici e lo so che anche per te è lo stesso.
Sono molto felice che sei entrata a far parte della mia vita e che in così poco tempo sia nato questo legame."
"Si,anch'io.Ti voglio bene Josh." dico abbracciandolo.
"Anch'io ti voglio bene Em.
Mi fai emozionare hai detto una cosa dolce."
"Scemo."dico cercando di trattenere invano un sorriso sulla sua spalla.

Un campanellino ci riporta con i piedi per terra e ci fa capire che è arrivate l'ascensore.
Ci sciogliamo dall'abbraccio.
"Andiamo al bar."mi chiede e io annuisco.
In meno di due minuti arriviamo nella hall e andiamo al bar.

Josh inizia a raccontarmi di cosa stava facendo.
Era andato a prendere dei souvenir per la sua famiglia.
Non c'erano molte persone all'interno del negozio,ci aveva messo due minuti infatti era andato da solo solo che prima di andare alla cassa a pagare le persone si sono duplicate e ci ha messo più tempo.
Mi racconta mentre ci dirigiamo verso il divanetto con un piccolo tavolo infondo al piccolo bar.
Appena ci accomodiamo arriva un signore sulla sessantina a chiederci cosa prendevamo.
"Un te al limone e un caffè." ordina Josh per entrambi.
In cinque minuti il signore ci porta gli ordini e nel frattempo abbiamo parlato dei souvenir che aveva comprato.
"Allora Emily,cosa devi dirmi?"mi dice Josh mentre mette lo zucchero nel caffè.

Gli racconto tutta la situazione nei minimi particolari senza tralasciare nessun dettaglio e interrompendomi ogni tanto solo per bere un sorso di the.

"Cose c'è che non va allora?" chiede Josh confuso.
"In realtà non lo so,prima è geloso e mi dice che non guarda nessuna come me e poi mi bacia."dico.
"Non mi sembra tanto diverso quello che hai fatto tu."afferma.
"Perché cosa avrei fatto?"chiedo confusa.
"Prima lo cerchi,stai sempre con lui,poi appena litigate non fai passare nemmeno qualche ora che ci fai pace.
Vi baciate per un secondo e il secondo dopo dici che tutto quello che fate è un controsenso.
Ma qui il vero controsenso,cara Em,sei tu.Cosa vuoi da Logan?"chiede.

Già,cosa voglio da Logan?

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