"Siamo più vicini del previsto." •64•

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Logan's pov
La suoneria del mio cellulare mi sveglia e ancora assonnato rispondo.
"Pronto?"
"Fra sono io,ho bisogno di te."
mi posiziono meglio.
"Dimmi."
"Emily è andata a New York."
Dice e io rimango con il fiato sospeso.
Mi spiega del biglietto e del viaggio.
"Non posso crederci."
"Già,nemmeno io e la cosa divertente e che Ashley non me ne ha parlato.
Come possiamo continuare questa relazione a distanza se non mi dice più niente e non si fa mai sentire?"
"Forse Emily le ha detto di non dire niente,che hai intenzione di fare?"
"Di prendere il primo aereo e trascinarla a casa."dice deciso.
"Sei pazzo?Se farai così sarà solo peggio.
Se la vai a recuperare Emily se ne andrà di nuovo e non tornerà più.
Aspetta che lei torni."dico.
"Forse hai ragione."

Emily's pov
Metto un vestito per la serata,
ma finisco per cambiarmi almeno dieci volte.
Come ci si veste quando devi rivedere il tuo ex che forse era morto?
Alla fine opto per un pantalone di pelle con un top nero e gli anfibi.
Fisso il mio riflesso allo specchio e vedo la collana che mi regalò Isaac.
Una collanina semplice con una piccola stella che detto sinceramente brilla più del mio futuro.
Me la regalò quando mi fece d'accompagnatore ad un evento che diede l'azienda di mio padre.
Fece non so quanti turni extra per comprarmela,lo venni a sapere solo dopo.
Se l'avessi saputo prima l'avrei fermato.
Continuo a guardarmi e non faccio che pensare che passo così poco tempo davanti allo specchio per paura di guardare me stessa e vedere tutti i miei difetti.
"Emily sei pronta?"mi chiede Markus dietro la porta.
"Si,arrivo."
Prendiamo un taxi e ci dirigiamo al bar.
"Okay,siamo qui.
Ora che facciamo?"sussurro a Markus.
"Adesso andiamo al bancone,
prendiamo qualcosa da bere,
ci guardiamo un po' attorno e se non vediamo niente chiediamo a qualche cameriere."
"E se non ci dicono niente?"
"Flirterai con uno di loro per ricavare informazioni."
In altre situazioni mi sarei battuta per non farlo,ma ora come ora farò l'impossibile per trovare Isaac.
Annuisco e ci dirigiamo al bancone.
Mentre mi guardo intorno non faccio che guardare tutti quelli che mi circondano.
Sembrano tutti dei motociclisti o comunque ragazzi poco per bene almeno all'apparenza.
Alcuni mi hanno fissato come se fossi una preda da acchiappare.
Non so come abbia fatto Isaac a stare in un posto del genere,ma poi ricordo che il Night-club non è molto diverso da questo bar.

Flashback

"Come mi sta?"chiedo ad Isaac mostrando il mio nuovo vestito.
"Stai benissimo"dice venendo verso lo specchio posizionandosi dietro di me.
"Mette in risalto le tue forme."
dice dandomi un bacio sulla guancia.
"Tutti avranno gli occhi puntati su di te e penseranno che sei bellissima."continua dandomi un bacio sulla mascella.
"Ma poi vedranno una braccio che ti circonda le spalle e penseranno tutti 'che ragazzo fortunato' " aggiunge dandomi un bacio sul collo e io mi giro sorridendogli.
"Sono io quella fortunata ad avere te."dico dandogli un bacio a stampo.
"Secondo te mi prenderanno per una poco di buono con questo vestito?"domando.
"Puoi vestirti come vuoi,non devi dare il permesso a nessuno di decidere come vestirti e poi al Night è tanto se le persone si vestono."
Arriviamo al bar dopo quasi mezz'ora e passiamo a prendere anche Ashley,gli altri ci aspetteranno qui.
"Amore vado a salutare degli amici,voi se volete andate al bar."
Annuisco e trascino Ashley vicino al bancone per prendere da bere.
"Uno shot di vodka alla pesca."
ordina Ashley.
"Per te tesoro?"chiede il barista dopo aver dato l'ordine ad Ash.
"Un cosmopolitan."dico con un sorriso.
"Un che?"
"Un cosmopolitan."
"Allora avevo capito bene.
Piccola qui non siamo a New York,adeguati con dei semplici drink come ha fatto la tua amica."
"Ci penso io qui,tu vai pure."
dice un altro barista.
"Un cosmopolitan?"mi chiede e io annuisco.
"Ottima scelta."
"Scusalo,è che alcuni camerieri gli unici drink che sanno fare sono quelli dove devi mischiare la vodka al gin."dice quando mi porta il drink.
"Tranquillo,non fa niente."
"Piacere,sono Dylan e la prossima volta che vedi quel cameriere ordina un cuba libre."
mi dice sorridendo e io gli rivolgo un sorriso gentile di rimando.
"Hey Dylan,fammi un Malibu."
dice Isaac avvicinandosi al bancone.
"Oh,vedo che hai conosciuto Emily."
"È la tua ragazza vero?"chiede e lui annuisce.
"Ecco perché sei stato gentile."
dico io.
"Si ti ho riconosciuto dalle foto,
ma no.Sono sempre gentile e mi piace che i clienti sappiano il mio nome."mi spiega.
"Beh Dylan,piacere Emily.
Anche a me piace essere chiamata con il mio nome."
gli rispondo.

Fine flashback

"Emily ci sei?"mi chiede Markus e io annuisco.
A volte succede di allontanarmi dalla realtà senza farlo apposta e finisco per pensare a chissà cosa.
"Un Long Island."chiede Markus al barman.
"Per te?"mi domanda.
"Mojito."
Ci porta i due drink e continuo a guardarmi attorno,ma non riesco a vedere nessun cameriere dato che ci sono troppe persone.
"Visto qualcuno?"chiedo a Markus,ma lui scuote la testa.
"Tu?"
"Nessuno,chiediamo al barman?
È l'unico che sembra lavorare qui dentro."
"Posso lasciarti qui?Vado a fare un giro,tu chiedi pure a lui.
Io vedo se trovo qualcun altro."
"Va bene."
"Sono le undici e venti,ci vediamo tra dieci minuti qui.
Non andartene via."
Annuisco e aspetto che il barman finisca di servire dei clienti per parlarci.
"Scusami posso chiederti un informazione?"
"Dimmi."dice scocciato mentre continua a servire.
"Per caso qui lavora un ragazzo alto,riccio,dagli occhi verdi?
È inglese."
Quando sente questa descrizione smette di pulire il bancone e mi fissa.
"Non parlarmi di quel tipo."
"Beh è un mio amico e lo sto cercando,so che lavora qui e che stasera era di turno."
"Beh cambia amicizie.
Quel ragazzo non lavora più qui."
"Ma stamattina era in questo bar.
Posso sapere perché è andato via?"
"Perché dopo nemmeno una settimana si è licenziato per andare a lavorare come cameriere alle feste dei figli di papà."
Sarà sicuramente Isaac.
Lui cercava sempre lavori in eventi prestigiosi,diceva che vedere l'eleganza di quei posti gli faceva dimenticare per un po' il suo vero mondo dove non c'erano gioielli e scarpe costose.
Quando venne alla festa con me rimase stupito dal prestigio di quelle persone e da alcune dalla loro cattiveria,Evans e il cameriere.
"Per caso sai in quale evento lavorerà?"
"Alla serata di beneficenza che ci sarà a Barcellona,dovrebbe essere domani sera se non sbaglio.
Su internet sicuramente troverai qualcosa."
"Va bene grazie."
Dopo pochi minuti arriva Markus e decidiamo di uscire dal bar.
"Ho parlato con un ragazzo che lavora qui.
Torniamo in hotel e prendiamo il primo treno per Barcellona."dico e Markus annuisce seguendomi.

Qualche ora dopo...
" No lei non ha capito io devo salire su quel treno adesso." dico.
"Signorina mi dispiace ma non è possibile, il prossimo treno arriverà fra un'ora la prego di accomodarsi."mi spiega una signora che lavora alla stazione.
Sbuffo e vado a sedermi.
"Siamo più vicini del previsto."mi consola Markus e io spero sia così.
Lo spero.

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