"Raggiungimi, è importante." •65•

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Emily's pov
Siamo finalmente a Barcellona e io sono stanca morta.
Arriviamo nel hotel dove dovrebbe avvenire l'evento e manco a farlo apposta è uno della catena di mio padre.
"Salve, sono la signorina Evans." dico alla receptionist.
"Oh salve,prego mi dia un documento."dice digitando qualcosa sul suo computer,glielo passo e lei lo scannerizza.
"Il ragazzo è con lei?"chiede e io annuisco.
"Bene allora mi dia il suo di documento."dice riferita a Markus e lui glielo passa.
"Perfetto signorina,dia pure le valigie ad Andres che vi accompagnerà alla suite."dice.
"Si, mi scusi una domanda.
Ho saputo di un evento che si terra qui domani sera."
"Si,suo padre aveva declinato l'invito, ma può prendere lei il suo posto."dice.
"Si,io e il mio ragazzo saremmo felici di partecipare."dico prendendo la mano di Markus che sorride falsamente.
"Va bene,allora comunico che ci sarete."dice.
"No vorrei fosse una sorpresa se possibile."
"Certo."risponde cordiale.
Mi da la chiave elettronica e mentre io e Markus andiamo verso l'ascensore Andres carica le valigie.
"Come ci si veste a questi eventi?" chiede Markus e io ridacchio.
"Ci sono dei vestiti nell'armadio di Austin,dovrebbero starti."dico.
"Va bene signorina."dice.
"Dai, non prendermi in giro."dico dandogli un pugnetto sulla spalla.
Le porte dell'ascensore si aprono sulla suite e Markus spalanca la bocca.
"Questo è tutto tuo?"dice girovagando nella stanza.
"Di mio padre."preciso.
"Uau,sapevo fossi ricca ma non così tanto."dice e io rido.
"Dopo che mia madre se ne andò mio padre si concentrò sul lavoro."spiego andando verso il terrazzo.
"Perchè tua madre se ne andò?"chiede.
"Non lo so, non gliel'ho mai chiesto."
"Perché?"chiede.
"Perché non si è più fatta viva da allora, o almeno era così fino a un mese fa."dico e Markus non indaga oltre.
"Sei sicura che non dobbiamo pagare niente?"mi domanda dopo qualche attimo di silenzio.
"Markus è l'hotel di mio padre.
È praticamente la mia seconda casa."
Mio padre possiede varie catene di alberghi.
'The Evans Hotel' e in ogni albergo ha sempre un piano riservato a noi.
"Non pensi che gli diranno che sei qui?"mi chiede mentre si guarda intorno.
"No,perché dovrebbero?
Dovrebbero fare un enorme passa parola per fare in modo che lo sappia,anche se il rischio c'è,
ma al momento non mi preoccupa e poi non sono affari loro,quindi non penso che direbbero qualcosa."

***

Il giorno dopo

Ieri io e Markus siamo rimasti a parlare ancora un po' prima che io mi addormentassi sul divano.
"Buongiorno signorina."dice Andres entrando nella suite e spalancando le tende.
"Buongiorno."biascico.
"La mia collega si è presa la briga di ordinarle un appuntamento dal parrucchiere,truccatrice e estetista.
Arriveranno tutti qui alle cinque,
le ho portato il pranzo.
Il ragazzo che era con lei è uscito ma le ha lasciato questo biglietto." dice passandomelo.
Ho recepito metà delle informazioni che mi ha dato.
"Grazie."dico mettendomi a sedere, lui mi sorride e torna all'ascensore.

Sono uscito a comprare le sigarette e per vedermi con un amico di qui.
Ha delle informazioni, torno per le 17.
-M

Guardo l'orologio e sono le 14, per detta si Andres tra tre ore arriveranno varie persone quindi mi conviene mangiare qualcosa e andarmi a fare una doccia.
Quando vado negli hotel di mio padre mi sento una principessa e ammetto che a volte non è male.

Qualche ora dopo...
Dopo delle ore eterne per decidere cosa mettere insieme allo stylist abbiamo optato per un vestito rivestito di piallette e come scarpe dei tacchi color argento.
Siccome il tema della festa è l'argento ed è un raccolta fondi dove vendono gioielli.

Siccome il tema della festa è l'argento ed è un raccolta fondi dove vendono gioielli

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