Totally Mess

"Credo che non potrei star peggio." •56•

Vi consigliamo di leggere il capitolo con questa canzone in sottofondo, un bacio🥰

Logan's pov
Dopo che io e Emily ci siamo chiariti abbiamo parlato ancora un po'.
Non so se sia finita davvero.
Tra me e lei è un continuo susseguirsi di cose che ci riportano sempre allo stesso identico punto.
La verità è che sono deluso.
Ma non so di cosa in particolare,in questo momento vorrei solo che mia madre fosse qui.
Bussano alla porta di camera mia e io distolgo lo sguardo da soffitto per rivolgerlo verso la persona in questione che si rivela mio padre.
Fantastico,quello che mi mancava in questa giornata di merda era solo lui.

"Cosa vuoi?"chiedo tornato a guardare il soffitto.
"Sapere come stai,è da un po' che non parliamo."
"C'è un motivo per cui non lo facciamo,io direi di continuare così."dico freddo.
Si siede ai piedi del letto.
"Perché mi tratti così?"
"Perché non dovrei?Ti sei fatto una nuova vita,una nuova donna,una nuova attività e una nuova casa per poter vivere insieme a lei.
O vuoi negare l'evidenza?"dico facendo riferimento al trasferimento che dovrò sopportare.
Sospira.
"Logan non c'è nessuna donna nella mia vita,ho sempre avuto occhi solo per tua madre e da quando ci ha lasciati non ho avuto occhi che per te.
Volevo che vivessi una vita tranquilla,voglio che tu viva una vita tranquilla.
Non sai quanto io sia orgoglioso di te,del tuo locale e del ristorante.
So che mi dai la colpa dell'incidente,e forse è così,ma penso che perdere lei sia già stata una punizione."dice alzandosi andando verso la porta.
"Papà."dico e lui si gira.
"Non ti do la colpa della sua morte,però mi manca.
Vorrei fosse qui."continuo.
"Manca anche a me,non sai quanto."
"Papà cercati una donna,hai sofferto fin troppo.
Permettiti di essere felice."dico e lui annuisce lasciandomi solo.
Il mio telefono squilla.
"Pronto?"

Emily's pov
Perché i periodi di merda durano sempre così tanto?
Credo che non potrei star peggio.
Metto la chiave nella serratura e apro la porta di casa con la grazia di un elefante.
Faccio per andare di sopra,ma mio padre mi chiama.
"Papà dovrei studiare,quindi puoi fare..."dico ma mi fermo non appena la vedo.
"Che ci fai lei qui?"chiedo irritata.
"Emily!Non essere scortese lei è..."inizia mio padre.
"Non dire tua madre perché lo sappiamo entrambi che non lo è."dico,mi volto verso Austin e lo trovo seduto sul divano con la testa bassa.
"L'hai cercata tu,vero?E immagino anche sia tu ad averla invitata qui?
Ma tanto a te che importa?Non sei costretto a vederla ogni volta che ti guardi allo specchio.
Ovvio la cosa non ti tocca minimamente,ti importa solo di te,di quanto ti mancasse."dico.
"Emily perché non ti siedi,così non risolveremo nulla."dice mio padre.
"Cosa c'è da risolvere?Per me la situazione è chiara,anzi lo è sempre stata.
Ci hai abbandonati,non hai mai scritto,né chiamato e ora pretendi che io ti accetti nuovamente nella mia vita come se tutto questo non fosse mai successo?Beh,ti sbagli di grosso."dico rivolgendomi a lei.
E per la prima volta dopo dodici anni guardo la donna che mi ha messo al mondo negli occhi.
Azzurro contro verde.
"So di aver sbagliato,ma ora sono qui."parla finalmente mia madre.
"Ora sei qui?E sentiamo dove sei stata per tutti questi anni?Dove sei stata quando io avevo bisogno di una figura materna?Dove sei stata quando papà faceva i doppi turni per coprire tutte le spese?Anzi sai cosa,non voglio saperlo.
Tieniti le tue giustificazioni per te,io me ne vado e quando torno non voglio trovarti in casa mia."dico sottolineando la parola mia e voltando le spalle per poi uscire sbattendo la porta.
Prendo il cellulare e d'istinto compongo il numero di Logan.

"Hey...posso venire da te?...okay,okay 10 minuti e sono da te."

Che cosa strana la vita,un ora fa ho detto a Logan che tra noi è finita e ora sto andando da lui.
Hai detto anche che non potevi stare peggio,invece.
Grazie coscienza,menomale che tu ci sei sempre quando dico una stronzata.
Ovvio altrimenti nessuno ti rinfaccerebbe le cose.
Giusto.